(Cittadino e Provincia) Perugia, 30 novembre ’13- Il Consiglio provinciale, riunito in sessione straordinaria, ha approvato l’assestamento generale di bilancio 2013, presentato dall’assessore Domenico De Marinis, che, prima dell’esposizione tecnica del documento, ha ribadito come la Provincia concluda l’iter finanziario dell’esercizio 2013 confermandosi in equilibrio di bilancio, nonostante i tagli, per l’anno corrente, della spendine rewieu pesino per circa 13 milioni di Euro, che vanno ad aggiungersi alle conseguenze del Patto di Stabilità che toglie alle comunità locali risorse fondamentali. In apertura di dibattito, il Capogruppo PD, Giampiero Rasimelli, ha definito straordinario i lavoro fatto dalla Giunta e dall’apparato tecnico in condizioni difficilissime per le precarie condizioni economiche e per l’impasse istituzionale in cui il paese vive. In ogni caso, l’Amministrazione, conta di superare tutte le problematiche che si presenteranno, grazie, sia al lavoro fatto, che alla sostanziale tenuta politica complessiva delle nostre istituzioni locali. Una tenuta istituzionale che è un vero patrimonio da offrire agli umbri. Franco Granocchia, Capogruppo IDV, dopo avere ricordato i limiti addirittura folli che il Patto di Stabilità contiene e annoverato tra i successi maggiori dell’Ente, quello di avere pagato le aziende creditrici, ha annunciato il suo voto favorevole, convinto che le critiche fatte dal suo gruppo, siano servite ad aprire un fronte dialettico favorevole alla risoluzione dei problemi. Enrico Bastioli, Capogruppo di Sinistra e Libertà-Socialisti Riformisti, ha, poi, da parte sua, messo in evidenza gli importanti risultati raggiunti, come quello di avere eliminato qualsiasi affitto da pagare, quello ottenuto nella vicenda di Umbria- Mobilità e i vari interventi sui disastri idrogeologici e sulla viabilità. Franco Asciutti, Capogruppo del neonato Nuovo Centrodestra, ha detto di non capire l’entusiasmo che viene mostrato quando, ad oggi, la Provincia è fuori dal patto per 15 milioni di Euro e, comunque, notevoli sono gli insuccessi che pesano sulla Giunta stessa, su tutti la mancata alienazione del patrimonio, mai affrontata seriamente, così come, per inciso, non si vuole affrontare il problema strutturale dell’eccesso di personale, cresciuto per ragioni squisitamente clientelari. Una Giunta che ora deve ricorrere all’aiuto di un ente che è, invece, da sempre, debitore nei confronti della stessa Provincia. Il capogruppo ha poi ricordato come la vera ragione del rinvio della seduta consiliare sia stato il mancato accordo all’interno della maggioranza, che oggi si è ricompattata grazie al ravvedimento del capogruppo IDV che, in un intervento confuso, non ha spiegato le ragioni vere della sua giravolta. Il Capogruppo di Rifondazione Comunista, Luca Baldelli, ha invece ribadito l’opposizione morale e culturale ad un Patto di Stabilità che va progressivamente peggiorando nei suoi termini e che è voluto dalle oligarchie finanziarie per metter in ginocchio gli Enti locali. Baldelli, annunciando voto favorevole, ha comunque detto che si dovrà d’ora in poi procedere con prudenza e ragionevolezza senza, ad esempio, alimentare false speranze. Giampiero Fugnanesi, Capogruppo dei Comunisti Italiani, prendendo la parola, ha, anch’egli, criticato il Patto di Stabilità, lodando la Giunta per i successi ottenuti, soprattutto quello degli avvenuti pagamenti alle aziende. Notevolmente polemico l’intervento che è seguito da parte di Maurizio Ronconi, Capogruppo UDC- Democratici di Centro- il quale ha fatto notare la mancanza di coraggio di alcuni esponenti della maggioranza che in aula non sono andati oltre il mugugno. Il Capogruppo ha continuato affermando che per un anno la Giunta si è baloccata senza convinzione sul problema della vendita degli immobili, non capendo la profondità della crisi. Una Giunta che niente ha saputo fare, se non implementare la consistenza della Polizia provinciale e mettere in campo una politica dei “lustrini”. Bruno Biagiotti, Vice Presidente Consiglio Provinciale, definendo surreale il dibattito e i fatti che lo avevano preceduto, ha ribadito la mancanza di coraggio di quei consiglieri che, sino a ieri, non erano d’accordo sul documento e che, poi, si sono misteriosamente ricreduti, non potendo però occultare come, all’interno del Pd, ci sia una vera e propria lotta fratricida. IL consigliere ha ricordato, da ultimo, come non si sia voluto tenere conto del suo consiglio di pensare ad un piano alternativo alla vendita del patrimonio. Giampiero Panfili, PDL, pronunciandosi per il voto contrario, ha dato la colpa di ciò che sta accadendo alle fibrillazioni nella maggioranza, negando che si debba parlare di miracolo per i risultati ottenuti, visto che, ad esempio, i pagamenti alle imprese erano inevitabili e che l’aiuto della Regione non esiste come tale, considerando gli obblighi che, quest’ultima, ha nei confronti della Provincia. Michele Martorelli del Pdl, ha rincarato la dose delle critiche, parlando di comportamento patetico da parte della maggioranza, così come patetica è stata la gestione dell’Ente e patetico l’atteggiamento della Regione nella sua presunta benevolenza. Sorcini, Capogruppo PDL, ha parlato di vera e proprio fiction, con continui colpi di scena, dichiarando come, da tempo, il ruolo dei consiglieri venga umiliato, con la Giunta sempre lontana e superba, mentre invece sarebbe l’ora di scendere dal piedistallo e dialogare. Il Presidente Guasticchi, nel suo intervento, ha voluto ribadire come certamente si sia compiuto un vero miracolo amministrativo nel chiudere un bilancio che altre province non hanno saputo fare. Ha poi stigmatizzato come non si voglia riconoscere da parte di tutti che il patto di Stabilità si configuri come una sorta di capestro intorno al collo delle amministrazioni, se è vero che, l’anno passato i 23 milioni di Euro di avanzo di amministrazione non sono stati utilizzati, proprio a causa di questo. Ha infine concluso ribadendo che con la Regione non c’è competizione, in quanto lui e la Governatrice sanno distinguere i ruoli istituzionali da quelli politici. Infine, per quanto attiene il ritardo nell’approvazione, ha detto che comunque essa avviene ne giusti termini temporali e come il superamento del problema che si è presentato sia sintomo di aperta discussione e di giusta dialettica. Ronconi, a questo punto, ha deciso di abbandonare la seduta per protesta nei confronti dei toni usati dal Presidente Guasticchi, mentre Asciutti, per la stessa ragione, ha protestato con durezza. Sorcini ha detto che tutto ciò che stava accadendo, anche di spiacevole, andava ,messo in conto al comportamento della maggioranza. Mentre Rasimelli, ha ritenuto eccessivo il tono del dibattito, perché in tutte le maggioranze possono esserci problemi e che ricomporli è segno di vitalità democratica. Al termine della seduta il Consiglio ha approvato con 18 voti favorevoli e 5 contrari.
ECO13020.CC
(Cittadino e Provincia) Perugia, 30 novembre ’13- Il Consiglio provinciale, riunito in sessione straordinaria, ha approvato l’assestamento generale di bilancio 2013, presentato dall’assessore Domenico De Marinis, che, prima dell’esposizione tecnica del documento, ha ribadito come la Provincia concluda l’iter finanziario dell’esercizio 2013 confermandosi in equilibrio di bilancio, nonostante i tagli, per l’anno corrente, della spendine rewieu pesino per circa 13 milioni di Euro, che vanno ad aggiungersi alle conseguenze del Patto di Stabilità che toglie alle comunità locali risorse fondamentali. In apertura di dibattito, il Capogruppo PD, Giampiero Rasimelli, ha definito straordinario i lavoro fatto dalla Giunta e dall’apparato tecnico in condizioni difficilissime per le precarie condizioni economiche e per l’impasse istituzionale in cui il paese vive. In ogni caso, l’Amministrazione, conta di superare tutte le problematiche che si presenteranno, grazie, sia al lavoro fatto, che alla sostanziale tenuta politica complessiva delle nostre istituzioni locali. Una tenuta istituzionale che è un vero patrimonio da offrire agli umbri. Franco Granocchia, Capogruppo IDV, dopo avere ricordato i limiti addirittura folli che il Patto di Stabilità contiene e annoverato tra i successi maggiori dell’Ente, quello di avere pagato le aziende creditrici, ha annunciato il suo voto favorevole, convinto che le critiche fatte dal suo gruppo, siano servite ad aprire un fronte dialettico favorevole alla risoluzione dei problemi. Enrico Bastioli, Capogruppo di Sinistra e Libertà-Socialisti Riformisti, ha, poi, da parte sua, messo in evidenza gli importanti risultati raggiunti, come quello di avere eliminato qualsiasi affitto da pagare, quello ottenuto nella vicenda di Umbria- Mobilità e i vari interventi sui disastri idrogeologici e sulla viabilità. Franco Asciutti, Capogruppo del neonato Nuovo Centrodestra, ha detto di non capire l’entusiasmo che viene mostrato quando, ad oggi, la Provincia è fuori dal patto per 15 milioni di Euro e, comunque, notevoli sono gli insuccessi che pesano sulla Giunta stessa, su tutti la mancata alienazione del patrimonio, mai affrontata seriamente, così come, per inciso, non si vuole affrontare il problema strutturale dell’eccesso di personale, cresciuto per ragioni squisitamente clientelari. Una Giunta che ora deve ricorrere all’aiuto di un ente che è, invece, da sempre, debitore nei confronti della stessa Provincia. Il capogruppo ha poi ricordato come la vera ragione del rinvio della seduta consiliare sia stato il mancato accordo all’interno della maggioranza, che oggi si è ricompattata grazie al ravvedimento del capogruppo IDV che, in un intervento confuso, non ha spiegato le ragioni vere della sua giravolta. Il Capogruppo di Rifondazione Comunista, Luca Baldelli, ha invece ribadito l’opposizione morale e culturale ad un Patto di Stabilità che va progressivamente peggiorando nei suoi termini e che è voluto dalle oligarchie finanziarie per metter in ginocchio gli Enti locali. Baldelli, annunciando voto favorevole, ha comunque detto che si dovrà d’ora in poi procedere con prudenza e ragionevolezza senza, ad esempio, alimentare false speranze. Giampiero Fugnanesi, Capogruppo dei Comunisti Italiani, prendendo la parola, ha, anch’egli, criticato il Patto di Stabilità, lodando la Giunta per i successi ottenuti, soprattutto quello degli avvenuti pagamenti alle aziende. Notevolmente polemico l’intervento che è seguito da parte di Maurizio Ronconi, Capogruppo UDC- Democratici di Centro- il quale ha fatto notare la mancanza di coraggio di alcuni esponenti della maggioranza che in aula non sono andati oltre il mugugno. Il Capogruppo ha continuato affermando che per un anno la Giunta si è baloccata senza convinzione sul problema della vendita degli immobili, non capendo la profondità della crisi. Una Giunta che niente ha saputo fare, se non implementare la consistenza della Polizia provinciale e mettere in campo una politica dei “lustrini”. Bruno Biagiotti, Vice Presidente Consiglio Provinciale, definendo surreale il dibattito e i fatti che lo avevano preceduto, ha ribadito la mancanza di coraggio di quei consiglieri che, sino a ieri, non erano d’accordo sul documento e che, poi, si sono misteriosamente ricreduti, non potendo però occultare come, all’interno del Pd, ci sia una vera e propria lotta fratricida. IL consigliere ha ricordato, da ultimo, come non si sia voluto tenere conto del suo consiglio di pensare ad un piano alternativo alla vendita del patrimonio. Giampiero Panfili, PDL, pronunciandosi per il voto contrario, ha dato la colpa di ciò che sta accadendo alle fibrillazioni nella maggioranza, negando che si debba parlare di miracolo per i risultati ottenuti, visto che, ad esempio, i pagamenti alle imprese erano inevitabili e che l’aiuto della Regione non esiste come tale, considerando gli obblighi che, quest’ultima, ha nei confronti della Provincia. Michele Martorelli del Pdl, ha rincarato la dose delle critiche, parlando di comportamento patetico da parte della maggioranza, così come patetica è stata la gestione dell’Ente e patetico l’atteggiamento della Regione nella sua presunta benevolenza. Sorcini, Capogruppo PDL, ha parlato di vera e proprio fiction, con continui colpi di scena, dichiarando come, da tempo, il ruolo dei consiglieri venga umiliato, con la Giunta sempre lontana e superba, mentre invece sarebbe l’ora di scendere dal piedistallo e dialogare. Il Presidente Guasticchi, nel suo intervento, ha voluto ribadire come certamente si sia compiuto un vero miracolo amministrativo nel chiudere un bilancio che altre province non hanno saputo fare. Ha poi stigmatizzato come non si voglia riconoscere da parte di tutti che il patto di Stabilità si configuri come una sorta di capestro intorno al collo delle amministrazioni, se è vero che, l’anno passato i 23 milioni di Euro di avanzo di amministrazione non sono stati utilizzati, proprio a causa di questo. Ha infine concluso ribadendo che con la Regione non c’è competizione, in quanto lui e la Governatrice sanno distinguere i ruoli istituzionali da quelli politici. Infine, per quanto attiene il ritardo nell’approvazione, ha detto che comunque essa avviene ne giusti termini temporali e come il superamento del problema che si è presentato sia sintomo di aperta discussione e di giusta dialettica. Ronconi, a questo punto, ha deciso di abbandonare la seduta per protesta nei confronti dei toni usati dal Presidente Guasticchi, mentre Asciutti, per la stessa ragione, ha protestato con durezza. Sorcini ha detto che tutto ciò che stava accadendo, anche di spiacevole, andava ,messo in conto al comportamento della maggioranza. Mentre Rasimelli, ha ritenuto eccessivo il tono del dibattito, perché in tutte le maggioranze possono esserci problemi e che ricomporli è segno di vitalità democratica. Al termine della seduta il Consiglio ha approvato con 18 voti favorevoli e 5 contrari.
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