De Marinis: "Servizio determinante per la sicurezza di dipendenti e cittadini"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 15 novembre 2013 – “Tolto un primo periodo di gradimento dovuto alla novità della struttura, il Minimetrò rappresenta una rimessa a causa dei costi di gestione troppo alti, a fronte di una utilità relativamente marginale”. A denunciarlo è il capogruppo in Consiglio provinciale del Pdl, Bruno Biagiotti che sull’argomento ha presentato una interrogazione urgente discussa nell’ultima seduta dell’assemblea. A rispondere ai quesiti contenuti nel documento l’assessore provinciale ai Trasporti Luciano Della Vecchia. In particolare due sono gli ordini di problemi rimarcati da Biagiotti: l’esiguo numero di passeggeri ed un prezzo del biglietto troppo elevato. “Dieci milioni di euro l’anno costa il mantenimento del Minimetrò al Comune di Perugia – ha detto Biagiotti – quanto sociale potrebbe essere fatto con questi denari – si domanda il consigliere di opposizione. C’è una responsabilità politica che bisogna avere il coraggio di riconoscere”. Della Vecchia in apertura del suo intervento ha tenuto a precisare che “la Provincia di Perugia nei confronti di Minimetrò è l’ente di controllo dei sistemi a fune. Minimetrò è cliente di Umbriamobilità e cioè eroga un servizio che va pagato. Io rispondo per quanto riguarda la parte trasportistica, perché non è una nostra partecipata, né in maniera diretta né indiretta”. Detto questo l’assessore esprime subito il suo pensiero che Minimetrò vada inserito soprattutto dentro il Tpl, “non può essere catalogato come impianto di risalita come una semplice funivia – ha detto -. Siccome eroga un servizio di Tpl va finanziato e cofinanziato esattamente al pari degli autobus extraurbani o urbani. In passato è stato commesso l’errore di averlo lasciato fuori dall’organizzazione del trasporto. Invece è un vettore fondamentale così come le scale mobili poiché la mobilità alternativa è un fattore fondamentale. Ora la nuova legge regionale riconosce finalmente una percentuale dentro il fondo regionale dei trasporti e quindi la mobilità alternativa deve essere inserita dentro il fondo regionale dei trasporti”. Della Vecchia è concorde sui dati della bigliettazione “che dovrebbero salire e pertanto occorrerebbe evitare che sulla tratta coperta dalla infrastruttura vi siano altri mezzi in concorrenza”. Per quanto riguarda la tariffa, è competenza esclusiva dell’ente concedente che è il Comune di Perugia. Biagiotti in sede di replica ha ribadito l’inutilità della infrastrutturaa, ma visto che orami esiste “deve essere fatta funzionare al meglio integrandola nel sistema dei trasporti”.
Oi13466.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 15 novembre 2013 – “Tolto un primo periodo di gradimento dovuto alla novità della struttura, il Minimetrò rappresenta una rimessa a causa dei costi di gestione troppo alti, a fronte di una utilità relativamente marginale”. A denunciarlo è il capogruppo in Consiglio provinciale del Pdl, Bruno Biagiotti che sull’argomento ha presentato una interrogazione urgente discussa nell’ultima seduta dell’assemblea. A rispondere ai quesiti contenuti nel documento l’assessore provinciale ai Trasporti Luciano Della Vecchia. In particolare due sono gli ordini di problemi rimarcati da Biagiotti: l’esiguo numero di passeggeri ed un prezzo del biglietto troppo elevato. “Dieci milioni di euro l’anno costa il mantenimento del Minimetrò al Comune di Perugia – ha detto Biagiotti – quanto sociale potrebbe essere fatto con questi denari – si domanda il consigliere di opposizione. C’è una responsabilità politica che bisogna avere il coraggio di riconoscere”. Della Vecchia in apertura del suo intervento ha tenuto a precisare che “la Provincia di Perugia nei confronti di Minimetrò è l’ente di controllo dei sistemi a fune. Minimetrò è cliente di Umbriamobilità e cioè eroga un servizio che va pagato. Io rispondo per quanto riguarda la parte trasportistica, perché non è una nostra partecipata, né in maniera diretta né indiretta”. Detto questo l’assessore esprime subito il suo pensiero che Minimetrò vada inserito soprattutto dentro il Tpl, “non può essere catalogato come impianto di risalita come una semplice funivia – ha detto -. Siccome eroga un servizio di Tpl va finanziato e cofinanziato esattamente al pari degli autobus extraurbani o urbani. In passato è stato commesso l’errore di averlo lasciato fuori dall’organizzazione del trasporto. Invece è un vettore fondamentale così come le scale mobili poiché la mobilità alternativa è un fattore fondamentale. Ora la nuova legge regionale riconosce finalmente una percentuale dentro il fondo regionale dei trasporti e quindi la mobilità alternativa deve essere inserita dentro il fondo regionale dei trasporti”. Della Vecchia è concorde sui dati della bigliettazione “che dovrebbero salire e pertanto occorrerebbe evitare che sulla tratta coperta dalla infrastruttura vi siano altri mezzi in concorrenza”. Per quanto riguarda la tariffa, è competenza esclusiva dell’ente concedente che è il Comune di Perugia. Biagiotti in sede di replica ha ribadito l’inutilità della infrastrutturaa, ma visto che orami esiste “deve essere fatta funzionare al meglio integrandola nel sistema dei trasporti”.
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