(Cittadino e Provincia) – Perugia, 12 novembre 2013 - “La bocciatura della “ riforma Delrio “ sulle Province, da parte della Corte dei Conti, è un atto di giustizia e di salvaguarda dell’ordinamento istituzionale italiano e , insieme, rappresenta lo smascheramento della demagogia e del pressapochismo messi in campo dai nostri governanti, i quali, come sempre, nel tentativo disperato di nascondere le greppie e le prebende alle quali si abbeverano ancora tanti e tanti professionisti della politica ( enti inutili, vitalizi vari ecc…), se la prendono con le Province, cioè con gli Enti meno costosi e più efficienti del sistema italiano – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - In questo modo, pensano i nostri governanti, si devia l’attenzione dei cittadini dai 15.000 euro mensili dei parlamentari, dagli stipendi da nababbo degli alti dirigenti statali e dei grand commis , da tutti quegli enti inutili, pletorici, nei quali trovano collocazione i trombati alle tornate elettorali . Si vuole occultare tutto ciò e prendersela con le Province e lo si fa con trasversalità assoluta, visto che anche il guru Grillo le ha additate come responsabili di tutte le nefandezze . Ora, le Province esistono da 150 anni , costano 11 miliardi di euro l’anno contro i quasi 200 delle Regioni e dell’apparato statale , quindi chi propone di toglierle per risparmiare denaro compie lo stesso atto assurdo di un dietologo che tra tre persone, due del peso di 120 kg e una del peso di 50, consigliasse all’ultima di mettersi a regime dietetico . In secondo luogo, abolite le Province ( per ipotesi ) chi erediterebbe le loro funzioni ? Le Regioni, col risultato che il personale inquadrato all’interno delle Province costerebbe il 20 % in più di oggi , vista la diversità dei profili contrattuali ?? O le Unioni dei Comuni, con la paralisi amministrativa totale, visto che le risorse dei Comuni sono al lumicino e che tante debolezze unite non fanno una forza e che la sommatoria dei campanili non fa quella volontà generale indispensabile per governare un’area vasta ? O forse qualcuno pensa di far tornare tutto sotto il mantello dello Stato e dei Prefetti, con tempi biblici anche per decidere se un lampione deve stare acceso oppure no ?? Ieri la Corte dei Conti ha difeso, con la sua decisione, non i privilegi di qualcuno , ma la Costituzione , come già a suo tempo la Corte costituzionale ! E’ ora di pensare ad altre riforme : una Camera dei Deputati, un Senato delle autonomie locali, drastica decurtazione dei privilegi dei parlamentari , dei ministri e dei sottosegretari, abolizione degli enti inutili con le loro competenze rimesse in capo agli Enti elettivi” .
Gc13539.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 12 novembre 2013 - “La bocciatura della “ riforma Delrio “ sulle Province, da parte della Corte dei Conti, è un atto di giustizia e di salvaguarda dell’ordinamento istituzionale italiano e , insieme, rappresenta lo smascheramento della demagogia e del pressapochismo messi in campo dai nostri governanti, i quali, come sempre, nel tentativo disperato di nascondere le greppie e le prebende alle quali si abbeverano ancora tanti e tanti professionisti della politica ( enti inutili, vitalizi vari ecc…), se la prendono con le Province, cioè con gli Enti meno costosi e più efficienti del sistema italiano – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - In questo modo, pensano i nostri governanti, si devia l’attenzione dei cittadini dai 15.000 euro mensili dei parlamentari, dagli stipendi da nababbo degli alti dirigenti statali e dei grand commis , da tutti quegli enti inutili, pletorici, nei quali trovano collocazione i trombati alle tornate elettorali . Si vuole occultare tutto ciò e prendersela con le Province e lo si fa con trasversalità assoluta, visto che anche il guru Grillo le ha additate come responsabili di tutte le nefandezze . Ora, le Province esistono da 150 anni , costano 11 miliardi di euro l’anno contro i quasi 200 delle Regioni e dell’apparato statale , quindi chi propone di toglierle per risparmiare denaro compie lo stesso atto assurdo di un dietologo che tra tre persone, due del peso di 120 kg e una del peso di 50, consigliasse all’ultima di mettersi a regime dietetico . In secondo luogo, abolite le Province ( per ipotesi ) chi erediterebbe le loro funzioni ? Le Regioni, col risultato che il personale inquadrato all’interno delle Province costerebbe il 20 % in più di oggi , vista la diversità dei profili contrattuali ?? O le Unioni dei Comuni, con la paralisi amministrativa totale, visto che le risorse dei Comuni sono al lumicino e che tante debolezze unite non fanno una forza e che la sommatoria dei campanili non fa quella volontà generale indispensabile per governare un’area vasta ? O forse qualcuno pensa di far tornare tutto sotto il mantello dello Stato e dei Prefetti, con tempi biblici anche per decidere se un lampione deve stare acceso oppure no ?? Ieri la Corte dei Conti ha difeso, con la sua decisione, non i privilegi di qualcuno , ma la Costituzione , come già a suo tempo la Corte costituzionale ! E’ ora di pensare ad altre riforme : una Camera dei Deputati, un Senato delle autonomie locali, drastica decurtazione dei privilegi dei parlamentari , dei ministri e dei sottosegretari, abolizione degli enti inutili con le loro competenze rimesse in capo agli Enti elettivi” .
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