(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 ottobre ’13 – “Scelta inopportuna dal punto di vista pratico e politico”: così la Rsu dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) e le organizzazioni sindacali regionali del Comparto Scuola definiscono, unanimemente, l’ipotesi della Provincia di Perugia di trasferire gli uffici dell’Usr di Via Palermo in Via Carlo Manuali, nell’ex sede dell’Itcg, presso il Parco di Santa Margherita. L’occasione per definire la propria posizione è stata offerta dalla II Commissione consiliare, presieduta da Giampiero Fugnanesi, che nella seduta di ieri si è occupata appunto dell’argomento, invitando ad intervenire i rappresentanti sindacali e il vicedirettore generale Domenico Petruzzo. Per Rsu e Comparto Scuola si tratta di una “decisione folle”, che genera “forte preoccupazione e profondo dissenso”. Una soluzione “impraticabile” per una serie di motivi, già enucleati in una missiva di Petruzzo e messi in luce questa mattina dai sindacalisti. Tra questi, le difficoltà che a loro avviso ne deriverebbero per l’accesso all’archivio, che sarebbe posto a oltre 700 metri di distanza; i costi che sarebbero più alti rispetto ad un “più auspicabile” trasferimento al Santa Margherita degli uffici dell’Area Ambiente della Provincia (al momento ubicata nella sede di Madonna Alta e che secondo l’attuale progetto della Provincia dovrebbe prendere il posto dell’Usr in Via Palermo); la funzione di supporto alle scuole della regione e il ruolo di rappresentanza che secondo il mondo sindacale l’Usr si vedrebbe mortificare. Per Rsu e Cgil, Cisl e Uil - Comparto Scuola la nuova destinazione comporterebbe notevoli disagi all’utenza che in maniera cospicua ogni giorno, specie in certi periodi dell’anno, affolla l’Ufficio scolastico regionale. In sostanza, le intenzioni della Provincia di Perugia vengono interpretate come un nuovo “schiaffo in faccia”, dopo l’accorpamento con le Marche, ancor più grave perché proveniente da un’Istituzione del territorio. “Il trasferimento al Parco Santa Margherita – ha spiegato l’assessore provinciale all’edilizia Piero Mignini – è la tappa conclusiva del progetto di razionalizzazione delle sedi provinciali che questa Amministrazione ha scelto di attuare all’inizio del mandato. Francamente – sono state le sue parole – non comprendo le osservazioni sull’inaccessibilità e l’isolamento del luogo. Dietro questa vicenda c’è un’esagerazione di fondo, in quanto si parla di uno spazio a pochi passi dal centro storico, dotato di ampi parcheggi. In ogni caso – ha aggiunto Mignini – i nostri uffici stanno attentamente valutando le 27 criticità evidenziate nella lettera di Petruzzo e cercando di dare a tutte delle risposte adeguate, compreso il punto relativo all’archivio, al fine di giungere alla definizione di un progetto ottimale”. Rispediti al mittente i termini con cui si è proposto di trasferirvi gli uffici dell’Area Ambiente, “poiché – è stato detto – non ci sono lavoratori di serie A e di serie B”. Per Enrico Bastioli (Socialisti e Riformisti per l’Umbria) quelle della scuola sono legittime preoccupazioni, “ma il percorso individuato dall’Ente, che in 3 anni ha perso 23 milioni di euro, è convincente, anche se necessita delle opportune verifiche”. Anche Franco Granocchia (Idv) ha parlato di momento drammatico per la Provincia: “Questa razionalizzazione – ha sostenuto – è stata fatta con intelligenza e buon senso. E’ comunque doveroso semplificare al massimo le operazioni di trasferimento”. “Non è mai mancata la vicinanza della Provincia alla scuola - ha dichiarato Luca Baldelli (Prc) – né all’Usr. E’ dal 2010 che l’Ente con lungimiranza sta affrontando il problema degli affitti passivi, attraverso un Piano che va perseguito”. Per Edoardo Alunni (Pdl) l’ipotesi della Provincia rischia di mettere a rischio la funzione dell’Usr, intorno al quale gravita un grande movimento di addetti. “L’Amministrazione – ha detto – deve analizzare bene il problema a tutela dello stesso servizio”. Laura Zampa (Pd), dopo aver fatto notare l’importanza dei processi di partecipazione messi in campo dalla Provincia, ha parlato di “inevitabili disagi visto il momento che si sta attraversando” e della necessità di dare la massima attenzione all’utenza. “Il punto centrale – sono state le parole di Bruno Biagiotti (Pdl) – è stabilire cosa sia più razionale fare: invito la Giunta a valutare, sulla base delle osservazioni emerse oggi, quale sia l’ubicazione più idonea per l’Usr e non lasciare nulla di intentato”. All’incontro ha preso parte anche la Rsu della Provincia che ha chiesto di poter essere coinvolta nel processo partecipativo legato a questa vicenda. Fugnanesi ha concluso la seduta assicurando da parte della Commissione da lui presieduta il massimo interesse.
ESP13037.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 ottobre ’13 – “Scelta inopportuna dal punto di vista pratico e politico”: così la Rsu dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) e le organizzazioni sindacali regionali del Comparto Scuola definiscono, unanimemente, l’ipotesi della Provincia di Perugia di trasferire gli uffici dell’Usr di Via Palermo in Via Carlo Manuali, nell’ex sede dell’Itcg, presso il Parco di Santa Margherita. L’occasione per definire la propria posizione è stata offerta dalla II Commissione consiliare, presieduta da Giampiero Fugnanesi, che nella seduta di ieri si è occupata appunto dell’argomento, invitando ad intervenire i rappresentanti sindacali e il vicedirettore generale Domenico Petruzzo. Per Rsu e Comparto Scuola si tratta di una “decisione folle”, che genera “forte preoccupazione e profondo dissenso”. Una soluzione “impraticabile” per una serie di motivi, già enucleati in una missiva di Petruzzo e messi in luce questa mattina dai sindacalisti. Tra questi, le difficoltà che a loro avviso ne deriverebbero per l’accesso all’archivio, che sarebbe posto a oltre 700 metri di distanza; i costi che sarebbero più alti rispetto ad un “più auspicabile” trasferimento al Santa Margherita degli uffici dell’Area Ambiente della Provincia (al momento ubicata nella sede di Madonna Alta e che secondo l’attuale progetto della Provincia dovrebbe prendere il posto dell’Usr in Via Palermo); la funzione di supporto alle scuole della regione e il ruolo di rappresentanza che secondo il mondo sindacale l’Usr si vedrebbe mortificare. Per Rsu e Cgil, Cisl e Uil - Comparto Scuola la nuova destinazione comporterebbe notevoli disagi all’utenza che in maniera cospicua ogni giorno, specie in certi periodi dell’anno, affolla l’Ufficio scolastico regionale. In sostanza, le intenzioni della Provincia di Perugia vengono interpretate come un nuovo “schiaffo in faccia”, dopo l’accorpamento con le Marche, ancor più grave perché proveniente da un’Istituzione del territorio. “Il trasferimento al Parco Santa Margherita – ha spiegato l’assessore provinciale all’edilizia Piero Mignini – è la tappa conclusiva del progetto di razionalizzazione delle sedi provinciali che questa Amministrazione ha scelto di attuare all’inizio del mandato. Francamente – sono state le sue parole – non comprendo le osservazioni sull’inaccessibilità e l’isolamento del luogo. Dietro questa vicenda c’è un’esagerazione di fondo, in quanto si parla di uno spazio a pochi passi dal centro storico, dotato di ampi parcheggi. In ogni caso – ha aggiunto Mignini – i nostri uffici stanno attentamente valutando le 27 criticità evidenziate nella lettera di Petruzzo e cercando di dare a tutte delle risposte adeguate, compreso il punto relativo all’archivio, al fine di giungere alla definizione di un progetto ottimale”. Rispediti al mittente i termini con cui si è proposto di trasferirvi gli uffici dell’Area Ambiente, “poiché – è stato detto – non ci sono lavoratori di serie A e di serie B”. Per Enrico Bastioli (Socialisti e Riformisti per l’Umbria) quelle della scuola sono legittime preoccupazioni, “ma il percorso individuato dall’Ente, che in 3 anni ha perso 23 milioni di euro, è convincente, anche se necessita delle opportune verifiche”. Anche Franco Granocchia (Idv) ha parlato di momento drammatico per la Provincia: “Questa razionalizzazione – ha sostenuto – è stata fatta con intelligenza e buon senso. E’ comunque doveroso semplificare al massimo le operazioni di trasferimento”. “Non è mai mancata la vicinanza della Provincia alla scuola - ha dichiarato Luca Baldelli (Prc) – né all’Usr. E’ dal 2010 che l’Ente con lungimiranza sta affrontando il problema degli affitti passivi, attraverso un Piano che va perseguito”. Per Edoardo Alunni (Pdl) l’ipotesi della Provincia rischia di mettere a rischio la funzione dell’Usr, intorno al quale gravita un grande movimento di addetti. “L’Amministrazione – ha detto – deve analizzare bene il problema a tutela dello stesso servizio”. Laura Zampa (Pd), dopo aver fatto notare l’importanza dei processi di partecipazione messi in campo dalla Provincia, ha parlato di “inevitabili disagi visto il momento che si sta attraversando” e della necessità di dare la massima attenzione all’utenza. “Il punto centrale – sono state le parole di Bruno Biagiotti (Pdl) – è stabilire cosa sia più razionale fare: invito la Giunta a valutare, sulla base delle osservazioni emerse oggi, quale sia l’ubicazione più idonea per l’Usr e non lasciare nulla di intentato”. All’incontro ha preso parte anche la Rsu della Provincia che ha chiesto di poter essere coinvolta nel processo partecipativo legato a questa vicenda. Fugnanesi ha concluso la seduta assicurando da parte della Commissione da lui presieduta il massimo interesse.
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