Guasticchi: "Guardare oltre la crisi per aiutare lavoratori, imprese e famiglie"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 12 ottobre ’13 – Riportare al centro la persona, mobilitando le sue risorse cercando di riportarla a vivere nel “qui ora”. Nella sala del Consiglio Provinciale a parlare sono esperti, ma anche persone hanno intrapreso una lotta quotidiana che, comincia con lo smettere di bere e prosegue per tutta la vita. “L’importante non è l’alcol…ma l’uomo” è questo il titolo del seminario tenuto da Valeria Metteucci Presidente Regionale Arcat Umbria, Mirena Angeli del gruppo formazione Arcat Umbria, Mario Fagiolari dell’Acat Terni e Paolo Moriconi dell’Acat Città di Castello. Aviano Rossi nella duplice veste di Vicepresidente della Provincia di Perugia e Presidente dell’Associazione SWI per l’Umbria, ha portato un saluto ai presenti riconoscendo il tema dell’alcolismo come uno dei più delicati, “perché da una lato è conseguenza dell’attuale situazione di crisi – continua Rossi -, non solo economica ma anche di valori. Spesso in questa ‘droga legalizzata’ le persone trovano rifugio con conseguenze devastanti. Come istituzione ci mettiamo a disposizione dell’Arcat per far conoscere i propri servizi che spesso gli interessati non riescono ad individuare quando trovano la forza per chiedere aiuto. L’auspicio è che l’attività dei club alcologici possa sempre di più integrarsi con il Servizio Sanitario”. “L’alcol è spesso passe-partout per altre dipendenze – ha affermato Matteucci - come il gioco d’azzardo, la violenza e le droghe. Molti comportamenti a rischio si assumono dopo aver bevuto. In genere in queste persone che abusano dell’alcol, c’è un crollo dell’autostima un distaccamento da amici e familiari. L’Arcat (Associazione Regionale Club Alcolisti Territoriali) lavora proprio sul ripristino dell’autostima. Il video che abbiamo appena visto si intitola “Riparto da me”, realizzato con maestria da Federica e Jacopo, fa vedere con chiarezza come lavoriamo nei 40 club della regione che diventano delle vere e proprie famiglie per queste persone, accolte qui senza alcun giudizio”.
AST13059.DB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 12 ottobre ’13 – Riportare al centro la persona, mobilitando le sue risorse cercando di riportarla a vivere nel “qui ora”. Nella sala del Consiglio Provinciale a parlare sono esperti, ma anche persone hanno intrapreso una lotta quotidiana che, comincia con lo smettere di bere e prosegue per tutta la vita. “L’importante non è l’alcol…ma l’uomo” è questo il titolo del seminario tenuto da Valeria Metteucci Presidente Regionale Arcat Umbria, Mirena Angeli del gruppo formazione Arcat Umbria, Mario Fagiolari dell’Acat Terni e Paolo Moriconi dell’Acat Città di Castello. Aviano Rossi nella duplice veste di Vicepresidente della Provincia di Perugia e Presidente dell’Associazione SWI per l’Umbria, ha portato un saluto ai presenti riconoscendo il tema dell’alcolismo come uno dei più delicati, “perché da una lato è conseguenza dell’attuale situazione di crisi – continua Rossi -, non solo economica ma anche di valori. Spesso in questa ‘droga legalizzata’ le persone trovano rifugio con conseguenze devastanti. Come istituzione ci mettiamo a disposizione dell’Arcat per far conoscere i propri servizi che spesso gli interessati non riescono ad individuare quando trovano la forza per chiedere aiuto. L’auspicio è che l’attività dei club alcologici possa sempre di più integrarsi con il Servizio Sanitario”. “L’alcol è spesso passe-partout per altre dipendenze – ha affermato Matteucci - come il gioco d’azzardo, la violenza e le droghe. Molti comportamenti a rischio si assumono dopo aver bevuto. In genere in queste persone che abusano dell’alcol, c’è un crollo dell’autostima un distaccamento da amici e familiari. L’Arcat (Associazione Regionale Club Alcolisti Territoriali) lavora proprio sul ripristino dell’autostima. Il video che abbiamo appena visto si intitola “Riparto da me”, realizzato con maestria da Federica e Jacopo, fa vedere con chiarezza come lavoriamo nei 40 club della regione che diventano delle vere e proprie famiglie per queste persone, accolte qui senza alcun giudizio”.
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