(Cittadino e Provincia) Gubbio 3 ottobre ’13 - Si è tenuto all’ospedale di Branca l’incontro sul ruolo sociale degli animali d’affezione, organizzato da Provincia di Perugia ed Azienda USL n° 1 dell’Umbria. A discutere di specifici argomenti relativi al tema degli animali di affezione sono stati: Fausto Cambiotti (Definibilità etica dell’animale non umano), Nicola Donti (Filosofia e diritti degli animali), Micaela Pero (Gli animali pensano? Provano emozioni? La parola ai bambini), Sandro Bianchini (Gli animali da compagnia e le zoonosi), Massimo Floris (L’attività sensoriale del cane a disposizione delle terapie umane), Roberta Burzigotti (Benessere animale, tra cultura e legalità) e Aviano Rossi (Ruolo sociale degli animali d’affezione ed iniziative della provincia di Perugia). “Il ruolo sociale e terapeutico degli animali – ha spiegato Cambiotti - è ormai universalmente riconosciuto e la relazione tra esseri umani ed animali è stata fatta oggetto di sistematica analisi filosofica, sino a costituire una branca dell' etica applicata, oggi nota come "Etica animale". L'intuizione del valore terapeutico degli animali che risale all'antichità, nel tempo ha assunto sempre maggiore importanza, soprattutto dove le capacità di comunicazione e di relazione sono compromesse: il contatto con l'animale ha quelle caratteristiche di immediatezza, spontaneità, assenza di critica, che permettono di superare molti timori e sensi di inadeguatezza. Il nostro rapporto con gli animali si basa generalmente su principi che ci derivano dall’educazione e dai costumi sociali, e spesso accettiamo queste convinzioni senza contestarle o analizzarle, senza una piena coscienza di ciò che accade realmente. La maggior parte delle persone non si rende conto della sofferenza e del dolore che possono derivare da azioni considerate o comunque tollerate, come normali. Il nostro intento è semplicemente quello di meglio comprendere un mondo, quello animale, del quale facciamo parte, ma che spesso consideriamo lontano da noi, che usiamo per i nostri interessi senza manifestare il necessario e dovuto rispetto. Comprendere di più – ha concluso Cambiotti - la natura e gli animali non umani è un modo per meglio comprendere l'uomo, comunque figura paradigmatica del pensiero e della responsabilità”. “Con la comunità rurale il ruolo degli animali – ha detto Rossi - d’affezione era ben chiaro. Dalla guardiania del gregge a quello di una abitazione, era per esempio facile capire quale poteva essere l’impiego di un cane. L’errore di considerare superata la sua utilità con l’avvento della vita urbana, ha portato a sottoconsiderare le qualità dello stesso. Per questo a Branca come in tutti gli altri contesti, insieme allo sportello a 4 zampe, stiamo cercando di far conoscere gli effetti positivi che un animale d’affezione può avere nell’educazione dei bambini, nel sostegno agli anziani, alla disabilità ed ai percorsi clinico-terapeutici in tutte le età della vita”. L’incontro è stata l’occasione, per L’Istituto Scolastico Gattapone, di presentare un lavoro dal titolo “La letteratura, gli animali e la loro dignità”.
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(Cittadino e Provincia) Gubbio 3 ottobre ’13 - Si è tenuto all’ospedale di Branca l’incontro sul ruolo sociale degli animali d’affezione, organizzato da Provincia di Perugia ed Azienda USL n° 1 dell’Umbria. A discutere di specifici argomenti relativi al tema degli animali di affezione sono stati: Fausto Cambiotti (Definibilità etica dell’animale non umano), Nicola Donti (Filosofia e diritti degli animali), Micaela Pero (Gli animali pensano? Provano emozioni? La parola ai bambini), Sandro Bianchini (Gli animali da compagnia e le zoonosi), Massimo Floris (L’attività sensoriale del cane a disposizione delle terapie umane), Roberta Burzigotti (Benessere animale, tra cultura e legalità) e Aviano Rossi (Ruolo sociale degli animali d’affezione ed iniziative della provincia di Perugia). “Il ruolo sociale e terapeutico degli animali – ha spiegato Cambiotti - è ormai universalmente riconosciuto e la relazione tra esseri umani ed animali è stata fatta oggetto di sistematica analisi filosofica, sino a costituire una branca dell' etica applicata, oggi nota come "Etica animale". L'intuizione del valore terapeutico degli animali che risale all'antichità, nel tempo ha assunto sempre maggiore importanza, soprattutto dove le capacità di comunicazione e di relazione sono compromesse: il contatto con l'animale ha quelle caratteristiche di immediatezza, spontaneità, assenza di critica, che permettono di superare molti timori e sensi di inadeguatezza. Il nostro rapporto con gli animali si basa generalmente su principi che ci derivano dall’educazione e dai costumi sociali, e spesso accettiamo queste convinzioni senza contestarle o analizzarle, senza una piena coscienza di ciò che accade realmente. La maggior parte delle persone non si rende conto della sofferenza e del dolore che possono derivare da azioni considerate o comunque tollerate, come normali. Il nostro intento è semplicemente quello di meglio comprendere un mondo, quello animale, del quale facciamo parte, ma che spesso consideriamo lontano da noi, che usiamo per i nostri interessi senza manifestare il necessario e dovuto rispetto. Comprendere di più – ha concluso Cambiotti - la natura e gli animali non umani è un modo per meglio comprendere l'uomo, comunque figura paradigmatica del pensiero e della responsabilità”. “Con la comunità rurale il ruolo degli animali – ha detto Rossi - d’affezione era ben chiaro. Dalla guardiania del gregge a quello di una abitazione, era per esempio facile capire quale poteva essere l’impiego di un cane. L’errore di considerare superata la sua utilità con l’avvento della vita urbana, ha portato a sottoconsiderare le qualità dello stesso. Per questo a Branca come in tutti gli altri contesti, insieme allo sportello a 4 zampe, stiamo cercando di far conoscere gli effetti positivi che un animale d’affezione può avere nell’educazione dei bambini, nel sostegno agli anziani, alla disabilità ed ai percorsi clinico-terapeutici in tutte le età della vita”. L’incontro è stata l’occasione, per L’Istituto Scolastico Gattapone, di presentare un lavoro dal titolo “La letteratura, gli animali e la loro dignità”.
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