Rossi: "A fianco di Sindacati e lavoratori per chiedere subito interventi governativi"
(Cittadino e Provincia) Perugia, 23 settembre ’13 - “Come Vice Presidente della Provincia di Perugia ed Assessore alle politiche del lavoro, anche a nome del Presidente Marco Vinicio Guasticchi e dei colleghi della Giunta provinciale, non posso che esprimere profondo rammarico per la pubblicazione dell’ordinanza esecutiva a opera della seconda sezione civile del Tribunale di Ancona, che di fatto ha annullato la cessione del complesso aziendale dell’Antonio Merloni alla J. P. Industries spa - Qs Group, accogliendo il ricorso presentato da un gruppo di banche creditrici”. Sono queste le considerazioni di Aviano Rossi, appresa la notizia della sentenza di cui sopra. “Nel rispetto del lavoro dei Giudici – continua il Vice Presidente – riscontriamo che ancora una volta per tutelare gli interessi di una cordata di banche, a pagare il prezzo più alto siano i lavoratori. Confidiamo nella presentazione di un ricorso al provvedimento e prendiamo atto delle prime dichiarazioni dello stesso titolare della J.P. Industries Giovanni Porcarelli di non voler fermare gli impianti e di continuare la produzione, perché una messa in libertà dei dipendenti ex Merloni riassunti determinerebbe una situazione di incertezza ed instabilità per i lavoratori e per le loro famiglie”. “Non comprendiamo invece sino in fondo il pugno duro di quelle delle banche che, negli anni passati, hanno continuato a offrire credito a una realtà che manifestava segni di precarietà e oggi, davanti a una pur se labile prospettiva economica ed occupazionale, fanno il pugno duro, mortificando una realtà territoriale già martoriata dalle note vicende imprenditoriali. Peraltro così facendo, non solo si rischiano di vanificare gli sforzi compiuti per garantire un futuro lavorativo a centinaia di persone ed una prospettiva alle loro famiglie, ma si rischia di affossare una prospettiva economica per il nostro territorio, demandando a un Tribunale decisioni di tutela dei più forti, per evidenziare in maniera inequivocabile l’incapacità del Governo del paese di assumere seri provvedimenti di rilancio dell’economia e dell’occupazione”. “Come Provincia di Perugia – conclude Rossi – ci dichiariamo disponibili a non far mancare il nostro impegno istituzionale, a fianco dei Sindacati e dei lavoratori, perché ai diversi livelli governativi ci sia consapevolezza della gravità di questa vicenda, nonché un tempestivo intervento che possa ridare certezze ad un territorio che ne ha urgente bisogno”.
(Cittadino e Provincia) Perugia, 23 settembre ’13 - “Come Vice Presidente della Provincia di Perugia ed Assessore alle politiche del lavoro, anche a nome del Presidente Marco Vinicio Guasticchi e dei colleghi della Giunta provinciale, non posso che esprimere profondo rammarico per la pubblicazione dell’ordinanza esecutiva a opera della seconda sezione civile del Tribunale di Ancona, che di fatto ha annullato la cessione del complesso aziendale dell’Antonio Merloni alla J. P. Industries spa - Qs Group, accogliendo il ricorso presentato da un gruppo di banche creditrici”. Sono queste le considerazioni di Aviano Rossi, appresa la notizia della sentenza di cui sopra. “Nel rispetto del lavoro dei Giudici – continua il Vice Presidente – riscontriamo che ancora una volta per tutelare gli interessi di una cordata di banche, a pagare il prezzo più alto siano i lavoratori. Confidiamo nella presentazione di un ricorso al provvedimento e prendiamo atto delle prime dichiarazioni dello stesso titolare della J.P. Industries Giovanni Porcarelli di non voler fermare gli impianti e di continuare la produzione, perché una messa in libertà dei dipendenti ex Merloni riassunti determinerebbe una situazione di incertezza ed instabilità per i lavoratori e per le loro famiglie”. “Non comprendiamo invece sino in fondo il pugno duro di quelle delle banche che, negli anni passati, hanno continuato a offrire credito a una realtà che manifestava segni di precarietà e oggi, davanti a una pur se labile prospettiva economica ed occupazionale, fanno il pugno duro, mortificando una realtà territoriale già martoriata dalle note vicende imprenditoriali. Peraltro così facendo, non solo si rischiano di vanificare gli sforzi compiuti per garantire un futuro lavorativo a centinaia di persone ed una prospettiva alle loro famiglie, ma si rischia di affossare una prospettiva economica per il nostro territorio, demandando a un Tribunale decisioni di tutela dei più forti, per evidenziare in maniera inequivocabile l’incapacità del Governo del paese di assumere seri provvedimenti di rilancio dell’economia e dell’occupazione”. “Come Provincia di Perugia – conclude Rossi – ci dichiariamo disponibili a non far mancare il nostro impegno istituzionale, a fianco dei Sindacati e dei lavoratori, perché ai diversi livelli governativi ci sia consapevolezza della gravità di questa vicenda, nonché un tempestivo intervento che possa ridare certezze ad un territorio che ne ha urgente bisogno”.