Aveva posizionato trappole nei boschi di Gualdo Cattaneo
(Cittadino e Provincia – Perugia, 2 agosto 2013) – “Due grandi aziende di Stato operanti nel settore dei trasporti, una francese ed una nazionale, hanno manifestato l’interesse a partecipare al bando pubblico relativo alla gestione dei servizi del trasporto pubblico locale umbro attualmente gestito da Umbria Mobilità”. A renderlo noto nel corso dell’ultima riunione della I Commissione consiliare provinciale permanente, presieduta da Massimiliano Capitani, l’assessore provinciale di Perugia ai Trasporti Luciano Della Vecchia il quale ha ribadito la bontà di aver scelto di percorrere la strada che non fosse di esclusiva operazione finanziaria piuttosto che alla ricerca di un partner industriale già con esperienza nel settore. L’assessore, inoltre, ha tenuto a sottolineare come in questa maniera “la privatizzazione del trasporto in Umbria non c’è stata, a garanzia dell’integrità dell’azienda, del servizio ai cittadini e del personale addetto”. Il presidente della commissione ha introdotto i lavori puntualizzando come il cda di Umbria Mobilità abbia intrapreso il percorso dello scorporo del ramo di azienda: Umbria Mobilità Patrimonio che resta interamente pubblica ed Umbra Mobilità Esercizi che andrà in gara al 70%, mentre il rimanente 30% rimarrà in mano agli enti pubblici umbri. Il consigliere Bruno Biagiotti (Pdl) ha sottolineato come “dal punto di vista tecnico lo scorporo della società è ineccepibile, ma è nella parte pubblica che rimane la maggior parte dei debiti. Così operando – ha proseguito – cediamo i trasporti senza debiti né crediti. Da un punto di vista politico – ha concluso – sarebbe opportuno chiedere l’inserimento nel cda un a rappresentanza pubblica a garanzia del patrimonio umano e del servizio”. “In merito a questa situazione siamo molto preoccupati – ha aggiunto Enrico Bastioli (Socialisti e riformisti) – perché si vede con chiarezza questa sofferenza economica da parte di UM ma dobbiamo con forza trovare un punto di equilibrio. Da qui la necessità di chiedere un cronoprogramma da qui al 31 dicembre 2013per capire lo scenario di come verrà affrontata l’intera partita”. Laura Zampa (Pd) ha invitato a “non abbassare la guardia e porre la massima attenzione affinché il piano di bacino sia strutturato con criteri di rete a salvaguardi dei territori, anche quelli più svantaggiati, e dei lavoratori”. Caludio Fallarino (Pd) ha chiesto di rivedere le strategie del piano d’ambito”.
Tra13016.red
(Cittadino e Provincia – Perugia, 2 agosto 2013) – “Due grandi aziende di Stato operanti nel settore dei trasporti, una francese ed una nazionale, hanno manifestato l’interesse a partecipare al bando pubblico relativo alla gestione dei servizi del trasporto pubblico locale umbro attualmente gestito da Umbria Mobilità”. A renderlo noto nel corso dell’ultima riunione della I Commissione consiliare provinciale permanente, presieduta da Massimiliano Capitani, l’assessore provinciale di Perugia ai Trasporti Luciano Della Vecchia il quale ha ribadito la bontà di aver scelto di percorrere la strada che non fosse di esclusiva operazione finanziaria piuttosto che alla ricerca di un partner industriale già con esperienza nel settore. L’assessore, inoltre, ha tenuto a sottolineare come in questa maniera “la privatizzazione del trasporto in Umbria non c’è stata, a garanzia dell’integrità dell’azienda, del servizio ai cittadini e del personale addetto”. Il presidente della commissione ha introdotto i lavori puntualizzando come il cda di Umbria Mobilità abbia intrapreso il percorso dello scorporo del ramo di azienda: Umbria Mobilità Patrimonio che resta interamente pubblica ed Umbra Mobilità Esercizi che andrà in gara al 70%, mentre il rimanente 30% rimarrà in mano agli enti pubblici umbri. Il consigliere Bruno Biagiotti (Pdl) ha sottolineato come “dal punto di vista tecnico lo scorporo della società è ineccepibile, ma è nella parte pubblica che rimane la maggior parte dei debiti. Così operando – ha proseguito – cediamo i trasporti senza debiti né crediti. Da un punto di vista politico – ha concluso – sarebbe opportuno chiedere l’inserimento nel cda un a rappresentanza pubblica a garanzia del patrimonio umano e del servizio”. “In merito a questa situazione siamo molto preoccupati – ha aggiunto Enrico Bastioli (Socialisti e riformisti) – perché si vede con chiarezza questa sofferenza economica da parte di UM ma dobbiamo con forza trovare un punto di equilibrio. Da qui la necessità di chiedere un cronoprogramma da qui al 31 dicembre 2013per capire lo scenario di come verrà affrontata l’intera partita”. Laura Zampa (Pd) ha invitato a “non abbassare la guardia e porre la massima attenzione affinché il piano di bacino sia strutturato con criteri di rete a salvaguardi dei territori, anche quelli più svantaggiati, e dei lavoratori”. Caludio Fallarino (Pd) ha chiesto di rivedere le strategie del piano d’ambito”.
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