(Cittadino e Provincia) Perugia, 24 luglio ’13- La III Commissione consiliare permanente ha discusso, animatamente e in maniera approfondita, delle iniziative culturali nei territori e del ruolo della Provincia nel promuovere le stesse, in un periodo di evidente crisi economica. Il presidente della Commissione, Luca Baldelli, capogruppo di Rifondazione Comunista, dopo aver ricordato il valore indiscutibile, per qualsiasi territorio, della cultura non solo come valore in sé, ma anche per la capacità di essere volano di ripresa turistica e di valorizzazione del territorio, ha ribadito che, nonostante la crisi, la qualità dell’offerta culturale della nostra Provincia non è mai venuta meno, citando in proposito la valorizzazione complessiva di Villa Fidelia e l’opportunità di alcune scelte come quella di aver portato la collezione Strakacoppa a Perugia, nel Palazzo della Provincia, per darle valore pubblico. Di seguito, il dirigente del Servizio Attività Culturali e Sociali, Maurizio Terzetti, ha illustrato le difficili scelte, anche per l’estate in corso, legate al ridottissimo budget a disposizione, puntualizzando come, per questo, si cercherà soprattutto di appoggiare le iniziative di alcuni comuni e di ricorrere ad un sorta di nuovo virtuoso rapporto tra cultura e progetti sociali, soprattutto con finanziamenti europei. Contrario alla scelta di trasferire la collezione Straka-Coppa a Perugia, si è detto il consigliere della lista Franco Asciutti candidato presidente della coalizione Lega Nord –Pdl, Evian Morani, che l’ha ritenuta un autentico furto perpetrato contro il Comune di Spello, mentre, proprio a fronte della ridotta attività culturale, si è chiesto se non sarebbe congruo rimodulare la collocazione del personale. Anche Franco Asciutti, della medesima lista, ha riconosciuto le difficoltà legate ai tagli fatti al bilancio della Cultura, come, in fondo e purtroppo, è prassi di qualsiasi governo, chiedendosi però se non sia il caso di aprire un tavolo di discussione con i vari enti per cercare di costruire un centro unitario di controllo e di sintesi delle diverse e diversificate attività culturali, oggi perse in troppe direzioni talora contraddittorie. Più perentorie le richieste del consigliere dell’Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro, Maurizio Ronconi che, dopo aver ricordato la necessità per gli enti locali di offrire veri Servizi ai cittadini e non manifestazioni culturali, ha, infine, quasi intimato alla Provincia di restituire a Villa Fidelia ed al Comune di Spello il lascito della StraKa-Coppa come da indicazioni testamentarie. La consigliera Laura Zampa del PD ha, invece, difeso il ruolo anche di stimolo economico rivestito da un’attività culturale ben condotta, manifestando la speranza che si riveda in breve tempo il rapporto con le partecipate, definendo le priorità e, in altro versante, che si possa inserire, all’interno del progetto “Legalità”, voluto dalla Provincia, il riconoscimento dei sacrosanti Diritti delle persone con disabilità. Piero Sorcini, consigliere PDL, ha, da parte sua, inviato la Provincia a riconoscere il proprio fallimento nel pur volenteroso tentativo di valorizzare il patrimoni culturale, invitando a smontare la retorica e ad approcciare con più realismo il problema dell’offerta culturale che sta tutto nel cercare e trovare Brand appropriati per sostegno economico. Michele Martorelli, consigliere PDL, ha fatto notare, come altri, la totale mancanza di un centro di sintesi delle varie attività culturali, mentre Daniele Pinaglia, consigliere PD, è sceso nel particolare, facendo rilevare come,ad esempio, non si sia mai inserito nel programma di formazione professionale un corso per guide turistiche. Terzetti, nella replica finale, non ha mancato di mettere in evidenza la mancanza di un coordinamento efficace con la Regione Umbria sui temi della Cultura, ricordando però come, in ogni caso, il personale addetto alle Attività Culturali abbia dato un contributo notevole, spesso in condizioni di lavoro non facili. Il Presidente Baldelli ha tirato, da ultimo, le fila della discussione, affermando come sia emersa dal dibattito la necessità di centro direttivo delle Attività culturali e ricordando come la Cultura sia da considerare per l’Italia una sorta di prezioso ed immenso giacimento petrolifero ancora da sfruttare compiutamente.
Oi13316.CC
(Cittadino e Provincia) Perugia, 24 luglio ’13- La III Commissione consiliare permanente ha discusso, animatamente e in maniera approfondita, delle iniziative culturali nei territori e del ruolo della Provincia nel promuovere le stesse, in un periodo di evidente crisi economica. Il presidente della Commissione, Luca Baldelli, capogruppo di Rifondazione Comunista, dopo aver ricordato il valore indiscutibile, per qualsiasi territorio, della cultura non solo come valore in sé, ma anche per la capacità di essere volano di ripresa turistica e di valorizzazione del territorio, ha ribadito che, nonostante la crisi, la qualità dell’offerta culturale della nostra Provincia non è mai venuta meno, citando in proposito la valorizzazione complessiva di Villa Fidelia e l’opportunità di alcune scelte come quella di aver portato la collezione Strakacoppa a Perugia, nel Palazzo della Provincia, per darle valore pubblico. Di seguito, il dirigente del Servizio Attività Culturali e Sociali, Maurizio Terzetti, ha illustrato le difficili scelte, anche per l’estate in corso, legate al ridottissimo budget a disposizione, puntualizzando come, per questo, si cercherà soprattutto di appoggiare le iniziative di alcuni comuni e di ricorrere ad un sorta di nuovo virtuoso rapporto tra cultura e progetti sociali, soprattutto con finanziamenti europei. Contrario alla scelta di trasferire la collezione Straka-Coppa a Perugia, si è detto il consigliere della lista Franco Asciutti candidato presidente della coalizione Lega Nord –Pdl, Evian Morani, che l’ha ritenuta un autentico furto perpetrato contro il Comune di Spello, mentre, proprio a fronte della ridotta attività culturale, si è chiesto se non sarebbe congruo rimodulare la collocazione del personale. Anche Franco Asciutti, della medesima lista, ha riconosciuto le difficoltà legate ai tagli fatti al bilancio della Cultura, come, in fondo e purtroppo, è prassi di qualsiasi governo, chiedendosi però se non sia il caso di aprire un tavolo di discussione con i vari enti per cercare di costruire un centro unitario di controllo e di sintesi delle diverse e diversificate attività culturali, oggi perse in troppe direzioni talora contraddittorie. Più perentorie le richieste del consigliere dell’Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro, Maurizio Ronconi che, dopo aver ricordato la necessità per gli enti locali di offrire veri Servizi ai cittadini e non manifestazioni culturali, ha, infine, quasi intimato alla Provincia di restituire a Villa Fidelia ed al Comune di Spello il lascito della StraKa-Coppa come da indicazioni testamentarie. La consigliera Laura Zampa del PD ha, invece, difeso il ruolo anche di stimolo economico rivestito da un’attività culturale ben condotta, manifestando la speranza che si riveda in breve tempo il rapporto con le partecipate, definendo le priorità e, in altro versante, che si possa inserire, all’interno del progetto “Legalità”, voluto dalla Provincia, il riconoscimento dei sacrosanti Diritti delle persone con disabilità. Piero Sorcini, consigliere PDL, ha, da parte sua, inviato la Provincia a riconoscere il proprio fallimento nel pur volenteroso tentativo di valorizzare il patrimoni culturale, invitando a smontare la retorica e ad approcciare con più realismo il problema dell’offerta culturale che sta tutto nel cercare e trovare Brand appropriati per sostegno economico. Michele Martorelli, consigliere PDL, ha fatto notare, come altri, la totale mancanza di un centro di sintesi delle varie attività culturali, mentre Daniele Pinaglia, consigliere PD, è sceso nel particolare, facendo rilevare come,ad esempio, non si sia mai inserito nel programma di formazione professionale un corso per guide turistiche. Terzetti, nella replica finale, non ha mancato di mettere in evidenza la mancanza di un coordinamento efficace con la Regione Umbria sui temi della Cultura, ricordando però come, in ogni caso, il personale addetto alle Attività Culturali abbia dato un contributo notevole, spesso in condizioni di lavoro non facili. Il Presidente Baldelli ha tirato, da ultimo, le fila della discussione, affermando come sia emersa dal dibattito la necessità di centro direttivo delle Attività culturali e ricordando come la Cultura sia da considerare per l’Italia una sorta di prezioso ed immenso giacimento petrolifero ancora da sfruttare compiutamente.
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