Per contrastare la mancanza di fondi per manutenzione e messa in sicurezza. Guasticchi: "Ci interessa l'incolumità degli automobilisti e questo è l'unico mezzo a nostra disposizione". Cifre e dati della viabilità
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 luglio ’13 - Strade "lumaca" percorribili nei tratti più sconnessi a non più di trenta chilometri orari. Spending review, patti di stabilità, mancati trasferimenti statali di risorse hanno messo a dura prova il bilancio della Provincia di Perugia e il presidente Marco Vinicio Guasticchi ha deciso di correre ai ripari ed affidarsi ad eloquenti cartelli stradali con impresso il limite di trenta chilometri orari. "Non potendo intervenire sulla manutenzione ordinaria delle strade di nostra competenza, soprattutto in prossimità di particolari situazioni di rischio per l'incolumità degli automobilisti a causa della mancanza di fondi, saremo costretti ad istallare segnali stradali di limitazione di velocità". E’ quanto dichiarato dal Presidente Guasticchi e dall'assessore alla viabilità Domenico Caprini che snocciolano cifre e dati, a dir poco negativi, che li hanno indotti a mettere in atto questa inedita proposta. Ad oggi la Provincia di Perugia si trova a gestire circa duemila chilometri di strade del demanio provinciale e 670 di quello regionale. Una fitta rete stradale che si traduce complessivamente in 16 milioni di metri quadrati di pavimentazione bitumata e a cui afferiscono oltre 5.000 opere d’arte, tra ponti, muri di contenimento e barriere paramassi. Da un’analisi effettuata dal settore viabilità dell’Ente, resasi necessaria soprattutto a seguito degli eccezionali eventi atmosferici degli ultimi tempi che hanno aggravato le già compromesse condizioni viarie, secondo quanto riferisce il dirigente Andrea Rapicetta, si è stimato che, per ripristinare condizioni di sufficiente manutenzione, sarebbero necessari, solo per le pavimentazioni, 112 milioni di euro per le strade provinciali e 41 per quelle regionali. Per non parlare della manutenzione delle opere d’arte che necessiterebbe di altre centinaia di milioni di euro. “A fronte di tale fabbisogno – sono le parole di Caprini - il Bilancio ci consente di contare appena su 800.000 euro. Da due anni a questa parte infatti – prosegue l’assessore – si sono praticamente azzerati i trasferimenti, determinando così un rapido degrado di questo bene pubblico quale è la rete stradale regionale. Pertanto – aggiunge Caprini -, essendo un Ente obbligato a gestire e garantire il servizio, se non verranno destinate risorse adeguate per la manutenzione viaria da parte dello Stato centrale o della Regione, ci vedremo costretti ad abbassare la velocità”. Per l’assessore competente diventa insomma una scelta obbliga, se si vuole continuare a garantire livelli minimi di sicurezza sui tratti ammalorati. “Ci rendiamo conto – spiega Guasticchi – che si tratta di un provvedimento limite, ma da una parte non possiamo interrompere un servizio pubblico centrale quale è il collegamento viario, dall’altra non possiamo venir meno alle nostre responsabilità nei confronti dell’utenza che ha diritto di circolare su strade sicure”. “I problemi del sistema viario umbro vanno risolti – aggiunge Caprini -. Invochiamo la solidarietà degli Enti superiori che hanno maggiori capacità finanziarie e li invitiamo a comportarsi come l’Amministrazione Guasticchi sta facendo dal 2009: destinare l’intero complesso delle risorse presenti alla sola manutenzione, rinviando nuove opere a tempi migliori”.
VIA13023.PORT/GG.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 luglio ’13 - Strade "lumaca" percorribili nei tratti più sconnessi a non più di trenta chilometri orari. Spending review, patti di stabilità, mancati trasferimenti statali di risorse hanno messo a dura prova il bilancio della Provincia di Perugia e il presidente Marco Vinicio Guasticchi ha deciso di correre ai ripari ed affidarsi ad eloquenti cartelli stradali con impresso il limite di trenta chilometri orari. "Non potendo intervenire sulla manutenzione ordinaria delle strade di nostra competenza, soprattutto in prossimità di particolari situazioni di rischio per l'incolumità degli automobilisti a causa della mancanza di fondi, saremo costretti ad istallare segnali stradali di limitazione di velocità". E’ quanto dichiarato dal Presidente Guasticchi e dall'assessore alla viabilità Domenico Caprini che snocciolano cifre e dati, a dir poco negativi, che li hanno indotti a mettere in atto questa inedita proposta. Ad oggi la Provincia di Perugia si trova a gestire circa duemila chilometri di strade del demanio provinciale e 670 di quello regionale. Una fitta rete stradale che si traduce complessivamente in 16 milioni di metri quadrati di pavimentazione bitumata e a cui afferiscono oltre 5.000 opere d’arte, tra ponti, muri di contenimento e barriere paramassi. Da un’analisi effettuata dal settore viabilità dell’Ente, resasi necessaria soprattutto a seguito degli eccezionali eventi atmosferici degli ultimi tempi che hanno aggravato le già compromesse condizioni viarie, secondo quanto riferisce il dirigente Andrea Rapicetta, si è stimato che, per ripristinare condizioni di sufficiente manutenzione, sarebbero necessari, solo per le pavimentazioni, 112 milioni di euro per le strade provinciali e 41 per quelle regionali. Per non parlare della manutenzione delle opere d’arte che necessiterebbe di altre centinaia di milioni di euro. “A fronte di tale fabbisogno – sono le parole di Caprini - il Bilancio ci consente di contare appena su 800.000 euro. Da due anni a questa parte infatti – prosegue l’assessore – si sono praticamente azzerati i trasferimenti, determinando così un rapido degrado di questo bene pubblico quale è la rete stradale regionale. Pertanto – aggiunge Caprini -, essendo un Ente obbligato a gestire e garantire il servizio, se non verranno destinate risorse adeguate per la manutenzione viaria da parte dello Stato centrale o della Regione, ci vedremo costretti ad abbassare la velocità”. Per l’assessore competente diventa insomma una scelta obbliga, se si vuole continuare a garantire livelli minimi di sicurezza sui tratti ammalorati. “Ci rendiamo conto – spiega Guasticchi – che si tratta di un provvedimento limite, ma da una parte non possiamo interrompere un servizio pubblico centrale quale è il collegamento viario, dall’altra non possiamo venir meno alle nostre responsabilità nei confronti dell’utenza che ha diritto di circolare su strade sicure”. “I problemi del sistema viario umbro vanno risolti – aggiunge Caprini -. Invochiamo la solidarietà degli Enti superiori che hanno maggiori capacità finanziarie e li invitiamo a comportarsi come l’Amministrazione Guasticchi sta facendo dal 2009: destinare l’intero complesso delle risorse presenti alla sola manutenzione, rinviando nuove opere a tempi migliori”.
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