La Commissione europea ha deciso di intervenire per aggiornare la direttiva sui viaggi “tutto compreso”, risalente al 1990, che risulta insufficiente a proteggere adeguatamente i consumatori.
I consumatori hanno un ruolo sempre più attivo nell’organizzarsi le vacanze, ad esempio, si rivolgono a Internet per cercare luoghi e servizi migliori e a un costo inferiore ma non sanno se, in caso di disagi, sono tutelati dalle norme. Anche i professionisti non conoscono a fondo gli obblighi attuali che vedono una radicale trasformazione del mercato del turismo.
Il turismo è un settore assai importante per l’economia UE, coinvolge circa 1,8 milioni di imprese in cui lavorano circa 9,7 milioni di persone. Con questa riforma, sottolineano alla Commissione, la protezione di milioni di consumatori garantirà sicurezza e tranquillità ai vacanzieri dalle quali trarranno vantaggio anche le aziende del settore turistico.
Tra gli interventi previsti: controlli più severi sui supplementi di prezzo, obbligo di trasferire le riduzioni di prezzo in circostanze equivalenti, benefici per una maggiore flessibilità, rescissione del contratto pagando un indennizzo ragionevole, risoluzione del contratto gratuita prima della partenza in caso di catastrofi naturali, disordini civili o altre situazioni gravi simili nel paese di destinazione. E inoltre, l’obbligo di informazione in un linguaggio semplice e chiaro, sulla responsabilità dell’organizzatore, della corretta esecuzione di tutti i servizi inclusi nel pacchetto. I consumatori potranno quindi chiedere, oltre alla riduzione del prezzo, il risarcimento dei danni morali subiti, in particolare per “vacanza rovinata”. Reclami o denunce potranno essere presentate direttamente al venditore, agente di viaggio, presso il quale hanno acquistato la vacanza.
Direttiva sui viaggi “tutto compreso”
Pubblicato il 17 luglio 2013
La Commissione europea ha deciso di intervenire per aggiornare la direttiva sui viaggi “tutto compreso”, risalente al 1990, che risulta insufficiente a proteggere adeguatamente i consumatori.
I consumatori hanno un ruolo sempre più attivo nell’organizzarsi le vacanze, ad esempio, si rivolgono a Internet per cercare luoghi e servizi migliori e a un costo inferiore ma non sanno se, in caso di disagi, sono tutelati dalle norme. Anche i professionisti non conoscono a fondo gli obblighi attuali che vedono una radicale trasformazione del mercato del turismo.
Il turismo è un settore assai importante per l’economia UE, coinvolge circa 1,8 milioni di imprese in cui lavorano circa 9,7 milioni di persone. Con questa riforma, sottolineano alla Commissione, la protezione di milioni di consumatori garantirà sicurezza e tranquillità ai vacanzieri dalle quali trarranno vantaggio anche le aziende del settore turistico.
Tra gli interventi previsti: controlli più severi sui supplementi di prezzo, obbligo di trasferire le riduzioni di prezzo in circostanze equivalenti, benefici per una maggiore flessibilità, rescissione del contratto pagando un indennizzo ragionevole, risoluzione del contratto gratuita prima della partenza in caso di catastrofi naturali, disordini civili o altre situazioni gravi simili nel paese di destinazione. E inoltre, l’obbligo di informazione in un linguaggio semplice e chiaro, sulla responsabilità dell’organizzatore, della corretta esecuzione di tutti i servizi inclusi nel pacchetto. I consumatori potranno quindi chiedere, oltre alla riduzione del prezzo, il risarcimento dei danni morali subiti, in particolare per “vacanza rovinata”. Reclami o denunce potranno essere presentate direttamente al venditore, agente di viaggio, presso il quale hanno acquistato la vacanza.
Direttiva sui viaggi “tutto compreso”
Pubblicato il 17 luglio 2013