C'è tempo fino al 15 luglio per presentare le domande
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 luglio 2013 - “Il Patto di stabilità è un cappio intollerabile stretto al collo degli Enti locali – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - in particolare attorno a quello delle Province : prima si privano questi Enti delle risorse minime necessarie al loro funzionamento, poi, con la faccia tosta tipica di questi Governi nazionali tecnocratici , espressione dei poteri forti e delle lobbies, da Monti in avanti, li si accusa di “ inutilità” e di “inoperatività” ( 30 - 40 milioni di euro di tagli e gravami aggiuntivi per la Provincia di Perugia in un paio d’anni ! ). Un trucco sporco, vigliacco e contro i cittadini, che dopo la sentenza della Corte costituzionale va smascherato con ancora maggiore forza e rispedito al mittente ! In questi anni le comunità, nei nostri territori e anche altrove, se hanno visto 1 euro di investimenti significativi, lo hanno visto grazie alle Province, non certo grazie ad altri Enti , specie a quelli non elettivi e tutto ciò nonostante i bilanci delle Province abbiano subito i tagli più pesanti in assoluto : dall’edilizia scolastica ai trasporti all’assetto idrogeologico fino ai servizi al cittadino, con la creazione di sportelli polifunzionali in ogni comprensorio, le Province sono state all’avanguardia nella promozione del livello delle prestazioni dirette ai cittadini. A fronte di tutto ciò sono venuti non premi e riconoscimenti , ma bastonature dai Governi nazionali, mentre i responsabili dello sfascio italiano ( grandi evasori, speculatori ed Enti inutili ) si sono tenuti al riparo del pubblico ludibrio alimentato dalla stampa. La Provincia di Perugia è tra le 10 che, a livello nazionale, hanno onorato integralmente i pagamenti per forniture di beni e servizi, evitando il fallimento di numerose aziende e giocando un ruolo vitale per l’economia ed il lavoro. Se la crisi di “ Umbriamobilità “ non è degenerata è grazie all’infusione di liquidità immessa dalla Provincia; è grazie al prestito ponte del 2012 e al pagamento, a partire dal 2012 soprattutto, di due mensilità in una per i corrispettivi del servizio del trasporto pubblico . Il tutto, senza aumentare di un centesimo biglietti e abbonamenti rispetto al 2008 , come il PRC ha sempre chiesto, con una razionalizzazione che non ha depotenziato il servizio del trasporto pubblico stesso ma lo ha anzi rafforzato eliminando rami secchi e situazioni di spreco intollerabili ! La Regione Umbria, con atti pur importanti, e in una logica di sinergia istituzionale che nessuno vuole disconoscere, non ha certo saputo far di meglio, nonostante abbia un bilancio 15 volte circa superiore a quello della Provincia e non subisca il peso del Patto di stabilità . Diciamo questo per affermare con forza un concetto : dopo la sentenza della Corte costituzionale, non ci sono più scuse che tengano, né tattiche dilatorie che possano sperare di trovare comprensione. Va chiesto subito al Governo di rivedere il Patto di stabilità, in linea con numerosi documenti approvati da varie assisi provinciali ( tra le prime quella della Provincia di Perugia, sulla base di un documento a firma del sottoscritto e votato all’unanimità ). Va ripristinata quindi la piena dotazione economica delle Province, soprattutto per i fabbisogni relativi alle competenze nevralgiche su edilizia scolastica, trasporti, viabilità , ambiente . Basta con Governi al servizio dei potentati finanziari che sprecano denari in aerei da guerra e poi tagliano risorse agli Enti locali ! Basta con Enti non elettivi che non servono a nessuno se non ai trombati nelle competizioni elettorali ! Questi Enti vanno sciolti subito e le loro competenze messe in capo alle Province, in un’ottica reale e tangibile di area vasta”.
Gc13324.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 luglio 2013 - “Il Patto di stabilità è un cappio intollerabile stretto al collo degli Enti locali – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - in particolare attorno a quello delle Province : prima si privano questi Enti delle risorse minime necessarie al loro funzionamento, poi, con la faccia tosta tipica di questi Governi nazionali tecnocratici , espressione dei poteri forti e delle lobbies, da Monti in avanti, li si accusa di “ inutilità” e di “inoperatività” ( 30 - 40 milioni di euro di tagli e gravami aggiuntivi per la Provincia di Perugia in un paio d’anni ! ). Un trucco sporco, vigliacco e contro i cittadini, che dopo la sentenza della Corte costituzionale va smascherato con ancora maggiore forza e rispedito al mittente ! In questi anni le comunità, nei nostri territori e anche altrove, se hanno visto 1 euro di investimenti significativi, lo hanno visto grazie alle Province, non certo grazie ad altri Enti , specie a quelli non elettivi e tutto ciò nonostante i bilanci delle Province abbiano subito i tagli più pesanti in assoluto : dall’edilizia scolastica ai trasporti all’assetto idrogeologico fino ai servizi al cittadino, con la creazione di sportelli polifunzionali in ogni comprensorio, le Province sono state all’avanguardia nella promozione del livello delle prestazioni dirette ai cittadini. A fronte di tutto ciò sono venuti non premi e riconoscimenti , ma bastonature dai Governi nazionali, mentre i responsabili dello sfascio italiano ( grandi evasori, speculatori ed Enti inutili ) si sono tenuti al riparo del pubblico ludibrio alimentato dalla stampa. La Provincia di Perugia è tra le 10 che, a livello nazionale, hanno onorato integralmente i pagamenti per forniture di beni e servizi, evitando il fallimento di numerose aziende e giocando un ruolo vitale per l’economia ed il lavoro. Se la crisi di “ Umbriamobilità “ non è degenerata è grazie all’infusione di liquidità immessa dalla Provincia; è grazie al prestito ponte del 2012 e al pagamento, a partire dal 2012 soprattutto, di due mensilità in una per i corrispettivi del servizio del trasporto pubblico . Il tutto, senza aumentare di un centesimo biglietti e abbonamenti rispetto al 2008 , come il PRC ha sempre chiesto, con una razionalizzazione che non ha depotenziato il servizio del trasporto pubblico stesso ma lo ha anzi rafforzato eliminando rami secchi e situazioni di spreco intollerabili ! La Regione Umbria, con atti pur importanti, e in una logica di sinergia istituzionale che nessuno vuole disconoscere, non ha certo saputo far di meglio, nonostante abbia un bilancio 15 volte circa superiore a quello della Provincia e non subisca il peso del Patto di stabilità . Diciamo questo per affermare con forza un concetto : dopo la sentenza della Corte costituzionale, non ci sono più scuse che tengano, né tattiche dilatorie che possano sperare di trovare comprensione. Va chiesto subito al Governo di rivedere il Patto di stabilità, in linea con numerosi documenti approvati da varie assisi provinciali ( tra le prime quella della Provincia di Perugia, sulla base di un documento a firma del sottoscritto e votato all’unanimità ). Va ripristinata quindi la piena dotazione economica delle Province, soprattutto per i fabbisogni relativi alle competenze nevralgiche su edilizia scolastica, trasporti, viabilità , ambiente . Basta con Governi al servizio dei potentati finanziari che sprecano denari in aerei da guerra e poi tagliano risorse agli Enti locali ! Basta con Enti non elettivi che non servono a nessuno se non ai trombati nelle competizioni elettorali ! Questi Enti vanno sciolti subito e le loro competenze messe in capo alle Province, in un’ottica reale e tangibile di area vasta”.
Gc13324.red