(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 luglio 2013 - “Il sequestro, di fatto, del Presidente boliviano Evo Morales all’aeroporto di Vienna – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - , con la chiusura dello spazio aereo di Italia, Spagna e Portogallo al volo che lo trasportava, rappresenta una violazione gravissima del diritto internazionale . Gli Enti Locali per la Pace, di cui la Provincia di Perugia è promotrice e componente fondamentale, levino in alto la loro voce di protesta, intervengano su Governo, Parlamento e Unione Europea contro questa prepotenza e pretendano che l’aereo del Presidente boliviano sia lasciato libero di attraversare i cieli europei e di giungere a destinazione , secondo quanto previsto dalla Convenzione di Vienna sui voli presidenziali . Ci troviamo dinanzi ad un’evidente manovra per mettere a tacere il più grande scandalo spionistico che coinvolge gli Stati Uniti d’America, soffocando col sensazionalismo di una notizia eclatante l’ondata di sdegno che monta nel Vecchio Continente davanti alle prepotenze coloniali degli Usa. Il Gruppo provinciale del PRC manifesta solidarietà totale e incondizionata verso il Presidente boliviano compagno Evo Morales, coraggioso militante antimperialista e progressista, verso il Governo boliviano in carica, il primo Governo nella storia del Paese espressione degli interessi degli operai, dei contadini, dei lavoratori, degli ultimi ed esprime ferma condanna verso un ‘Unione europea codarda e arrendevole che , nei suoi vertici politici, non è capace di esprimere se non sudditanza al padrone americano e ad ogni suo sbatter di tacchi . Fatti del genere dimostrano una volta di più che è ora, per l’Europa, di rompere le catene della schiavitù coloniale imperialista e di intraprendere la via della vera indipendenza, della costruzione di un blocco continentale libero e sovrano politicamente, economicamente e militarmente, una compagine aperta al Medio Oriente, alla Russia e ai Paesi emergenti, con l’uscita dalla NATO e la ridiscussione di accordi economici e politici inaccettabili e penalizzanti lo sviluppo dei nostri Paesi” .
Gc13322.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 luglio 2013 - “Il sequestro, di fatto, del Presidente boliviano Evo Morales all’aeroporto di Vienna – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - , con la chiusura dello spazio aereo di Italia, Spagna e Portogallo al volo che lo trasportava, rappresenta una violazione gravissima del diritto internazionale . Gli Enti Locali per la Pace, di cui la Provincia di Perugia è promotrice e componente fondamentale, levino in alto la loro voce di protesta, intervengano su Governo, Parlamento e Unione Europea contro questa prepotenza e pretendano che l’aereo del Presidente boliviano sia lasciato libero di attraversare i cieli europei e di giungere a destinazione , secondo quanto previsto dalla Convenzione di Vienna sui voli presidenziali . Ci troviamo dinanzi ad un’evidente manovra per mettere a tacere il più grande scandalo spionistico che coinvolge gli Stati Uniti d’America, soffocando col sensazionalismo di una notizia eclatante l’ondata di sdegno che monta nel Vecchio Continente davanti alle prepotenze coloniali degli Usa. Il Gruppo provinciale del PRC manifesta solidarietà totale e incondizionata verso il Presidente boliviano compagno Evo Morales, coraggioso militante antimperialista e progressista, verso il Governo boliviano in carica, il primo Governo nella storia del Paese espressione degli interessi degli operai, dei contadini, dei lavoratori, degli ultimi ed esprime ferma condanna verso un ‘Unione europea codarda e arrendevole che , nei suoi vertici politici, non è capace di esprimere se non sudditanza al padrone americano e ad ogni suo sbatter di tacchi . Fatti del genere dimostrano una volta di più che è ora, per l’Europa, di rompere le catene della schiavitù coloniale imperialista e di intraprendere la via della vera indipendenza, della costruzione di un blocco continentale libero e sovrano politicamente, economicamente e militarmente, una compagine aperta al Medio Oriente, alla Russia e ai Paesi emergenti, con l’uscita dalla NATO e la ridiscussione di accordi economici e politici inaccettabili e penalizzanti lo sviluppo dei nostri Paesi” .
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