(Cittadino e Provincia) – Perugia, 1 luglio 2013 - “E’ iniziato in Prima Commissione l’iter di approfondimento della mia Mozione sulla concessione mineraria per marna da cemento “ Il Cavaliere – Piazza “, in capo alla Società “ Colacem SPA “– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Da tempo manifesto la necessità di approfondire ogni aspetto legato all’attivazione di questa concessione, dalla tutela del paesaggio alla viabilità . Ritengo che certe attività economiche, di per sé legittime, debbano essere assolutamente vincolate al rispetto dei principi di vivibilità dei contesti interessati da parte delle popolazioni presenti, al massimo rispetto per paesaggi e ambienti naturali che rappresentano ricchezze da preservare senza se e senza ma, pena danni generalizzati a tutta la collettività e anche al turismo e all’agricoltura che rappresentano ancora, nonostante la congiuntura, tanta parte del nostro tessuto economico . La Provincia è già riuscita ad incidere positivamente sulla questione viabilità, ridimensionando progetti iniziali assolutamente incompatibili con i livelli di vivibilità dei centri abitati ( in primo luogo la frazione di Mocaiana ), come da me segnalato nell’Interrogazione urgente poi trasformata in Mozione, anche con attenzione precipua ai volumi del traffico pesante . Nei passaggi istituzionali compiuti nei mesi scorsi, si è poi data tutta una serie di prescrizioni e vincoli fondamentali per l’avvenire della zona interessata, ma a mio giudizio vi sono nodi ancora non sciolti, che diventano assolutamente insuperabili per l’avvio dell’attività economica in questione ; occorre chiarire con la massima decisione come si intende proteggere i crinali interessati ed evitare un vero scempio, rappresentato dall’abbassamento del Monte di Loreto di più di 10 metri , evitabile con tecniche di estrazione moderne e avanzate . L’approfondimento in Commissione proseguirà con sopralluoghi della competente Commissione sul posto e con audizioni di Comitati, Istituzioni, Azienda interessata . C’è poi un interrogativo , a mio giudizio ineludibile, che riguarda la crisi del nostro modello di sviluppo : dinanzi alla crisi delle attività estrattive ( il che non vuol dire che cavatori e cementieri siano diventati poveri ….), non sarebbe bene cominciare a pensare alla diversificazione del nostro apparato produttivo, con investimenti in ambiti ad alto valore aggiunto capaci di creare posti di lavoro e ricchezza reale ? Ho chiesto questo da anni, incontrando l’inerzia assoluta del mondo imprenditoriale e la passività delle Istituzioni . Vogliamo proseguire ancora su questa strada, fino alla chiusura per asfissia economica di tutte le attività ? Vogliamo abbattere l’ultimo albero e spianare l’ultimo monte, o non invece cominciare a costruire un’alternativa solida, reale, attraverso l’impegno di una cabina di regia istituzionale – imprenditoriale, snella ed efficace, capace di agire con concretezza evitando la Caporetto di una parte consistente della nostra economia e la istruzione di migliaia di posti di lavoro ? Il conto alla rovescia è cominciato”.
Gc13309.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 1 luglio 2013 - “E’ iniziato in Prima Commissione l’iter di approfondimento della mia Mozione sulla concessione mineraria per marna da cemento “ Il Cavaliere – Piazza “, in capo alla Società “ Colacem SPA “– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Da tempo manifesto la necessità di approfondire ogni aspetto legato all’attivazione di questa concessione, dalla tutela del paesaggio alla viabilità . Ritengo che certe attività economiche, di per sé legittime, debbano essere assolutamente vincolate al rispetto dei principi di vivibilità dei contesti interessati da parte delle popolazioni presenti, al massimo rispetto per paesaggi e ambienti naturali che rappresentano ricchezze da preservare senza se e senza ma, pena danni generalizzati a tutta la collettività e anche al turismo e all’agricoltura che rappresentano ancora, nonostante la congiuntura, tanta parte del nostro tessuto economico . La Provincia è già riuscita ad incidere positivamente sulla questione viabilità, ridimensionando progetti iniziali assolutamente incompatibili con i livelli di vivibilità dei centri abitati ( in primo luogo la frazione di Mocaiana ), come da me segnalato nell’Interrogazione urgente poi trasformata in Mozione, anche con attenzione precipua ai volumi del traffico pesante . Nei passaggi istituzionali compiuti nei mesi scorsi, si è poi data tutta una serie di prescrizioni e vincoli fondamentali per l’avvenire della zona interessata, ma a mio giudizio vi sono nodi ancora non sciolti, che diventano assolutamente insuperabili per l’avvio dell’attività economica in questione ; occorre chiarire con la massima decisione come si intende proteggere i crinali interessati ed evitare un vero scempio, rappresentato dall’abbassamento del Monte di Loreto di più di 10 metri , evitabile con tecniche di estrazione moderne e avanzate . L’approfondimento in Commissione proseguirà con sopralluoghi della competente Commissione sul posto e con audizioni di Comitati, Istituzioni, Azienda interessata . C’è poi un interrogativo , a mio giudizio ineludibile, che riguarda la crisi del nostro modello di sviluppo : dinanzi alla crisi delle attività estrattive ( il che non vuol dire che cavatori e cementieri siano diventati poveri ….), non sarebbe bene cominciare a pensare alla diversificazione del nostro apparato produttivo, con investimenti in ambiti ad alto valore aggiunto capaci di creare posti di lavoro e ricchezza reale ? Ho chiesto questo da anni, incontrando l’inerzia assoluta del mondo imprenditoriale e la passività delle Istituzioni . Vogliamo proseguire ancora su questa strada, fino alla chiusura per asfissia economica di tutte le attività ? Vogliamo abbattere l’ultimo albero e spianare l’ultimo monte, o non invece cominciare a costruire un’alternativa solida, reale, attraverso l’impegno di una cabina di regia istituzionale – imprenditoriale, snella ed efficace, capace di agire con concretezza evitando la Caporetto di una parte consistente della nostra economia e la istruzione di migliaia di posti di lavoro ? Il conto alla rovescia è cominciato”.
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