Sul tavolo il tema della valorizzazione della Polizia provinciale
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 21 giugno 2013 – afferma in un comunicato il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli:Il convegno di Confindustria Umbria, che si tiene oggi, venerdì 21 giugno, dal titolo “Rifiuti , problema o opportunità?“, rappresenta un tornare alla carica, da parte dei poteri forti, per ottenere il via libera all’incenerimento dei Combustibili solidi secondari nei cementifici. La lobby cementiera cerca in ogni modo di abbreviare i tempi per mandare in porto l’operazione. A questo battage occorre rispondere col massimo di mobilitazione, serrando le fila contro ogni ipotesi di incenerimento dei CSS, anche perché, i poteri forti economici, cercheranno, in ogni modo, di far passare l’incenerimento come soluzione alla crisi delle attività estrattive e cementiere, mettendo i lavoratori contro coloro i quali si battono per abrogare il Decreto Clini e fermarne intanto gli effetti. Questi squallidi tentativi, già in atto, verranno intensificati e andranno combattuti con la massima forza: ai lavoratori va ricordato, in primo luogo, che proprio le lobbie cementiere e quelle legate alle attività estrattive hanno rifiutato, in questi anni, quella necessaria opera di riconversione e diversificazione dell’apparato produttivo che sola avrebbe potuto mitigare gli effetti della crisi e invertire la tendenza, generando posti di lavoro e creando linfa per l’economia locale e nazionale. Perché non si è investito nel recupero ecologicamente compatibile degli pneumatici? Perché non si è creata una filiera della componentistica per le energie alternative, al punto da importare dalla Cina i pannelli solari? In secondo luogo va ricordato ai mistificatori e a tutti quelli in malafede che, se è vero che il convento (leggi : le aziende) è più povero, i frati (leggi: i grandi imprenditori) non per questo si sono impoveriti. Infine, il baratto salute contro posto di lavoro è barbaro, incivile, inaccettabile eticamente: il diritto al lavoro non può calpestare e oscurare il diritto alla salute. Entrambi debbono marciare di pari passo e c’è più di un argomento scientifico per dimostrare che, incenerendo i rifiuti, sia nei cementifici che negli impianti più specificamente preposti all’uopo, si generano potenziali gravissimi problemi per la salute, non si creano posti di lavoro, si finanzia con le tasse di tutti il profitto di pochi. No all’incenerimento dei CSS nei cementifici! No agli inceneritori! Rifiuti zero!
GC13294.CC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 21 giugno 2013 – afferma in un comunicato il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli:Il convegno di Confindustria Umbria, che si tiene oggi, venerdì 21 giugno, dal titolo “Rifiuti , problema o opportunità?“, rappresenta un tornare alla carica, da parte dei poteri forti, per ottenere il via libera all’incenerimento dei Combustibili solidi secondari nei cementifici. La lobby cementiera cerca in ogni modo di abbreviare i tempi per mandare in porto l’operazione. A questo battage occorre rispondere col massimo di mobilitazione, serrando le fila contro ogni ipotesi di incenerimento dei CSS, anche perché, i poteri forti economici, cercheranno, in ogni modo, di far passare l’incenerimento come soluzione alla crisi delle attività estrattive e cementiere, mettendo i lavoratori contro coloro i quali si battono per abrogare il Decreto Clini e fermarne intanto gli effetti. Questi squallidi tentativi, già in atto, verranno intensificati e andranno combattuti con la massima forza: ai lavoratori va ricordato, in primo luogo, che proprio le lobbie cementiere e quelle legate alle attività estrattive hanno rifiutato, in questi anni, quella necessaria opera di riconversione e diversificazione dell’apparato produttivo che sola avrebbe potuto mitigare gli effetti della crisi e invertire la tendenza, generando posti di lavoro e creando linfa per l’economia locale e nazionale. Perché non si è investito nel recupero ecologicamente compatibile degli pneumatici? Perché non si è creata una filiera della componentistica per le energie alternative, al punto da importare dalla Cina i pannelli solari? In secondo luogo va ricordato ai mistificatori e a tutti quelli in malafede che, se è vero che il convento (leggi : le aziende) è più povero, i frati (leggi: i grandi imprenditori) non per questo si sono impoveriti. Infine, il baratto salute contro posto di lavoro è barbaro, incivile, inaccettabile eticamente: il diritto al lavoro non può calpestare e oscurare il diritto alla salute. Entrambi debbono marciare di pari passo e c’è più di un argomento scientifico per dimostrare che, incenerendo i rifiuti, sia nei cementifici che negli impianti più specificamente preposti all’uopo, si generano potenziali gravissimi problemi per la salute, non si creano posti di lavoro, si finanzia con le tasse di tutti il profitto di pochi. No all’incenerimento dei CSS nei cementifici! No agli inceneritori! Rifiuti zero!
GC13294.CC