(Cittadino e Provincia) Perugia 12 giugno ’13 – “I fronti di lotta contro gli impianti a biomasse si estendono ormai a macchia d’olio su tutto il territorio provinciale e regionale. Un modo errato di affrontare la questione, anche da parte della politica, ha pesato e pesa non poco sull’atteggiamento di tanti cittadini, di tante comunità, che in ogni dove scendono in piazza contro impianti costruiti con soldi pubblici (ma il tanto decantato privato efficiente che “ rischia “ in proprio e “ investe “ dov’è??), grazie a leggi compiacenti, tarate a misura delle lobbies e, ancor più, rivedute e corrette cammin facendo per compiacere alle lobbies stesse! Se in ballo ci fossero impianti pubblici, con ricadute benefiche in termini economici e ambientali, ridotti nelle dimensioni, rispettosi del principio della filiera corta e complementari alle attività agricole, zootecniche e imprenditoriali diffuse sul territorio (quali sono quelli che il PRC ha sempre appoggiato e appoggerà) nulla ci sarebbe da ridire! Invece prendono piede progetti di mega impianti pagati da tutti noi, con le nostre tasse, attraverso il distorsivo sistema degli incentivi, senza beneficio alcuno per la collettività, senza alcun rispetto del principio della filiera corta visto che non si può, nel momento in cui si predica il risparmio energetico, produrre più spreco energetico e più inquinamento di quanto se ne vuole eliminare attraverso passaggi eccessivi di approvvigionamenti di materia prima. Ciò, prima che antieconomico, è semplicemente demenziale! Tanto peggio, poi, quando si crea l’“effetto cumulo“, ossia il concentrare impianti a biomasse e biogas in territori già ambientalmente compromessi, con produzioni e cicli industriali ad alto impatto ambientale! Per questo il Gruppo provinciale del PRC appoggia la lotta dei cittadini di Umbertide contro l’impianto previsto lungo la Pian d’Assino, loda l’atteggiamento del Sindaco e del Consiglio comunale di difesa delle esigenze e dei diritti della comunità cittadina, appoggia la lotta dei cittadini di Fossato di Vico e della Fascia appenninica contro l’analogo impianto previsto a Osteria del Gatto. Non solo: il Gruppo provinciale del PRC chiede con forza che la Regione ripristini il limite dei 500 metri dai centri abitati per gli impianti in questione, abrogando la revisioni apportata l’anno scorso“.
GC13266.red
(Cittadino e Provincia) Perugia 12 giugno ’13 – “I fronti di lotta contro gli impianti a biomasse si estendono ormai a macchia d’olio su tutto il territorio provinciale e regionale. Un modo errato di affrontare la questione, anche da parte della politica, ha pesato e pesa non poco sull’atteggiamento di tanti cittadini, di tante comunità, che in ogni dove scendono in piazza contro impianti costruiti con soldi pubblici (ma il tanto decantato privato efficiente che “ rischia “ in proprio e “ investe “ dov’è??), grazie a leggi compiacenti, tarate a misura delle lobbies e, ancor più, rivedute e corrette cammin facendo per compiacere alle lobbies stesse! Se in ballo ci fossero impianti pubblici, con ricadute benefiche in termini economici e ambientali, ridotti nelle dimensioni, rispettosi del principio della filiera corta e complementari alle attività agricole, zootecniche e imprenditoriali diffuse sul territorio (quali sono quelli che il PRC ha sempre appoggiato e appoggerà) nulla ci sarebbe da ridire! Invece prendono piede progetti di mega impianti pagati da tutti noi, con le nostre tasse, attraverso il distorsivo sistema degli incentivi, senza beneficio alcuno per la collettività, senza alcun rispetto del principio della filiera corta visto che non si può, nel momento in cui si predica il risparmio energetico, produrre più spreco energetico e più inquinamento di quanto se ne vuole eliminare attraverso passaggi eccessivi di approvvigionamenti di materia prima. Ciò, prima che antieconomico, è semplicemente demenziale! Tanto peggio, poi, quando si crea l’“effetto cumulo“, ossia il concentrare impianti a biomasse e biogas in territori già ambientalmente compromessi, con produzioni e cicli industriali ad alto impatto ambientale! Per questo il Gruppo provinciale del PRC appoggia la lotta dei cittadini di Umbertide contro l’impianto previsto lungo la Pian d’Assino, loda l’atteggiamento del Sindaco e del Consiglio comunale di difesa delle esigenze e dei diritti della comunità cittadina, appoggia la lotta dei cittadini di Fossato di Vico e della Fascia appenninica contro l’analogo impianto previsto a Osteria del Gatto. Non solo: il Gruppo provinciale del PRC chiede con forza che la Regione ripristini il limite dei 500 metri dai centri abitati per gli impianti in questione, abrogando la revisioni apportata l’anno scorso“.
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