(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 maggio ’13 – Ampliamento dell’attuale sede di Via Ruggero D’Andreotto con la realizzazione di una nuova palazzina dove trasferire le classi attualmente dislocate presso la sede di Elce. Questa la proposta che l’assessore provinciale all’edilizia Piero Mignini ha formalizzato oggi al dirigente scolastico del Liceo scientifico Alessi Alberto Stella, nel corso dell’audizione di quest’ultimo in II e III Commissione riunite in forma congiunta. La riunione di questa mattina, convocata come ricordato dal presidente della II Commissione, Giampiero Fugnanesi, a seguito della richiesta da parte dello stesso Stella, è stata dunque l’occasione per presentare la proposta che l’Amministrazione provinciale ha elaborato per soddisfare le richieste di una della principali istituzioni scolastiche superiori perugine che da tempo lamenta la necessità di una sede unica adeguata alle proporzioni assunte. L’assessore Mignini, dopo aver spiegato le ragioni per cui nel corso del tempo ci si è trovati costretti a mettere da parte progetti quali la realizzazione di una sede unica a Pian di Massiano (operazione che sarebbe costata fino a 13 milioni di euro) e lo scambio con il Capitini reso vano dal recente provvedimento regionale di unificazione con il Geometri (che ha fatto assumere alle due scuole le stesse dimensioni), ha sostenuto che l’unica soluzione al momento attuabile è l’ampliamento della sede in Via Ruggero D’Andreotto, attraverso un project financing che comprenda anche la vendita dello stabile di Elce. Al contempo, secondo quanto riferito dall’assessore, si potrà procedere alla sistemazione dell’attuale edificio che ospita lo Scientifico con delle opere di miglioria del valore di 250-300.000 euro (di fatto già finanziate). I lavori di ampliamento, per un valore di 3 milioni di euro, dovrebbero avere una durata di due anni. “Questa soluzione – ha dichiarato Mignini – ci permetterebbe di dare una risposta alle giuste richieste del Liceo e di ottenere un risparmio sugli affitti degli immobili per circa 600.000 euro annui, chiudendo così l’intera partita degli affitti passivi per la Provincia”. “Riporterò tale proposta – ha replicato il preside Stella – alla Giunta e al Consiglio di Istituto che tuttavia si esprimeranno solo a fronte di documenti ufficiali e la definizione di tempi certi”. In apertura dei lavori il dirigente dell’Alessi, accompagnato dalla Giunta esecutiva dell’Istituto e da due studenti, aveva infatti lamentato il mancato rispetto, a suo avviso, delle promesse fatte dalla Provincia, a partire dal 2009 quando per la prima volta si è iniziato a parlare di realizzazione di una sede unica. “Con tale soluzione delineata da Mignini – ha affermato il presidente della III Commissione Luca Baldelli – abbiamo la quadratura del cerchio. Al momento appare la più razionale, altrimenti difficilmente si potrà risolvere i problemi sul tappeto”. Per il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli non si può far passare più tempo. A suo giudizio tre sono le priorità: giungere alla fase esecutiva del progetto prima della scadenza del mandato amministrativo, delineare gli interventi nella maniera più dettagliata e creare meno disagi possibili. Rasimelli ha quindi proposto che anche il Consiglio provinciale sulla questione deliberi un proprio documento. “La proposta di Mignini è condivisibile se la si inquadra in un contesto di stretta attualità – sono state le parole del capogruppo del Pdl Piero Sorcini – ma in realtà oggi si assiste ad una ‘guerra tra poveri’ frutto di scelte errate compiute dalla politica in passato”. Anche Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà - Socialisti e Riformisti per l’Umbria) si è detto d’accordo sulla linea tracciata da Mignini, “a patto però – ha detto – che si creino meno disagi possibili alla scuola”. “Si è sempre cercato di lavorare con coerenza e coscienza”, è stato l’intervento di Laura Zampa (Pd), secondo la quale le strutture dell’Ente hanno dimostrato grandi capacità. Comprensione per quanto vissuto in questi anni dal Liceo Alessi è infine stata espressa dal consigliere del Pdl Edoardo Alunni.
ESP13019.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 maggio ’13 – Ampliamento dell’attuale sede di Via Ruggero D’Andreotto con la realizzazione di una nuova palazzina dove trasferire le classi attualmente dislocate presso la sede di Elce. Questa la proposta che l’assessore provinciale all’edilizia Piero Mignini ha formalizzato oggi al dirigente scolastico del Liceo scientifico Alessi Alberto Stella, nel corso dell’audizione di quest’ultimo in II e III Commissione riunite in forma congiunta. La riunione di questa mattina, convocata come ricordato dal presidente della II Commissione, Giampiero Fugnanesi, a seguito della richiesta da parte dello stesso Stella, è stata dunque l’occasione per presentare la proposta che l’Amministrazione provinciale ha elaborato per soddisfare le richieste di una della principali istituzioni scolastiche superiori perugine che da tempo lamenta la necessità di una sede unica adeguata alle proporzioni assunte. L’assessore Mignini, dopo aver spiegato le ragioni per cui nel corso del tempo ci si è trovati costretti a mettere da parte progetti quali la realizzazione di una sede unica a Pian di Massiano (operazione che sarebbe costata fino a 13 milioni di euro) e lo scambio con il Capitini reso vano dal recente provvedimento regionale di unificazione con il Geometri (che ha fatto assumere alle due scuole le stesse dimensioni), ha sostenuto che l’unica soluzione al momento attuabile è l’ampliamento della sede in Via Ruggero D’Andreotto, attraverso un project financing che comprenda anche la vendita dello stabile di Elce. Al contempo, secondo quanto riferito dall’assessore, si potrà procedere alla sistemazione dell’attuale edificio che ospita lo Scientifico con delle opere di miglioria del valore di 250-300.000 euro (di fatto già finanziate). I lavori di ampliamento, per un valore di 3 milioni di euro, dovrebbero avere una durata di due anni. “Questa soluzione – ha dichiarato Mignini – ci permetterebbe di dare una risposta alle giuste richieste del Liceo e di ottenere un risparmio sugli affitti degli immobili per circa 600.000 euro annui, chiudendo così l’intera partita degli affitti passivi per la Provincia”. “Riporterò tale proposta – ha replicato il preside Stella – alla Giunta e al Consiglio di Istituto che tuttavia si esprimeranno solo a fronte di documenti ufficiali e la definizione di tempi certi”. In apertura dei lavori il dirigente dell’Alessi, accompagnato dalla Giunta esecutiva dell’Istituto e da due studenti, aveva infatti lamentato il mancato rispetto, a suo avviso, delle promesse fatte dalla Provincia, a partire dal 2009 quando per la prima volta si è iniziato a parlare di realizzazione di una sede unica. “Con tale soluzione delineata da Mignini – ha affermato il presidente della III Commissione Luca Baldelli – abbiamo la quadratura del cerchio. Al momento appare la più razionale, altrimenti difficilmente si potrà risolvere i problemi sul tappeto”. Per il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli non si può far passare più tempo. A suo giudizio tre sono le priorità: giungere alla fase esecutiva del progetto prima della scadenza del mandato amministrativo, delineare gli interventi nella maniera più dettagliata e creare meno disagi possibili. Rasimelli ha quindi proposto che anche il Consiglio provinciale sulla questione deliberi un proprio documento. “La proposta di Mignini è condivisibile se la si inquadra in un contesto di stretta attualità – sono state le parole del capogruppo del Pdl Piero Sorcini – ma in realtà oggi si assiste ad una ‘guerra tra poveri’ frutto di scelte errate compiute dalla politica in passato”. Anche Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà - Socialisti e Riformisti per l’Umbria) si è detto d’accordo sulla linea tracciata da Mignini, “a patto però – ha detto – che si creino meno disagi possibili alla scuola”. “Si è sempre cercato di lavorare con coerenza e coscienza”, è stato l’intervento di Laura Zampa (Pd), secondo la quale le strutture dell’Ente hanno dimostrato grandi capacità. Comprensione per quanto vissuto in questi anni dal Liceo Alessi è infine stata espressa dal consigliere del Pdl Edoardo Alunni.
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