(Cittadino e Provincia) – Perugia 22 maggio 2013 – “Nella primavera – afferma in una mozione il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - del corrente anno in sede di Consiglio regionale il mancato accordo tra le forze politiche ha impedito di giungere ad una rinnovata definizione della disciplina per l’installazione degli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse, gas derivanti da processi di depurazione e biogas esterni agli edifici, in particolar modo per quanto concerne la questione delle distanze dai centri abitati. In presenza di tale impasse, la distanza limite degli impianti in questione è rimasta quella definita dal DGR 494 / 2012, ossia 300 metri, contro i 500 metri del precedente dettato regionale. Cittadini e comitati hanno posto l’esigenza di ritornare al limite dei 500 metri , più garantista per le esigenze di tutela della salute pubblica. Per evitare di compromettere indiscriminatamente, agli occhi dell’opinione pubblica, il valore della scelta delle energie alternative , di per sé positiva in presenza di impianti di piccole dimensioni, con processi di filiera corta e carattere complementare rispetto all’attività economica generale , diventa ormai necessario porre alcuni paletti e istituire dei percorsi virtuosi e costruttivi di collaborazione e partecipazione delle decisioni”. Baldelli chiede quindi alla Giunta Provinciale un impegno a : “porre alla Regione l’esigenza di riportare la distanza degli impianti in questione dai centri abitati a 500 metri, revocando il DGR 494 / 2012 , almeno per quanto riguarda gli impianti di maggiori dimensioni ; recepire, nel Regolamento regionale n. 7 / 2011, relativo all’installazione degli impianti di energia rinnovabile, nonché nelle linee guida regionali che disciplinano la produzione di energia da fonti rinnovabili, la Convenzione di Aarhus sulla partecipazione preventiva dei cittadini al procedimento di approvazione degli impianti , nonché la Convenzione europea sul paesaggio, la Convenzione sulla diversità biologica, la Strategia nazionale sulla biodiversità e la disciplina comunitaria sulla Valutazione di Impatto Ambientale; organizzare un Consiglio provinciale aperto sul tema delle biomasse, come momento necessario ad un bilancio complessivo rispetto alla materia e ad una riflessione per l’avvenire, alla luce delle molteplici evoluzioni legislative e normative intervenute nel corso del tempo”.
Gc13230.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 22 maggio 2013 – “Nella primavera – afferma in una mozione il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - del corrente anno in sede di Consiglio regionale il mancato accordo tra le forze politiche ha impedito di giungere ad una rinnovata definizione della disciplina per l’installazione degli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse, gas derivanti da processi di depurazione e biogas esterni agli edifici, in particolar modo per quanto concerne la questione delle distanze dai centri abitati. In presenza di tale impasse, la distanza limite degli impianti in questione è rimasta quella definita dal DGR 494 / 2012, ossia 300 metri, contro i 500 metri del precedente dettato regionale. Cittadini e comitati hanno posto l’esigenza di ritornare al limite dei 500 metri , più garantista per le esigenze di tutela della salute pubblica. Per evitare di compromettere indiscriminatamente, agli occhi dell’opinione pubblica, il valore della scelta delle energie alternative , di per sé positiva in presenza di impianti di piccole dimensioni, con processi di filiera corta e carattere complementare rispetto all’attività economica generale , diventa ormai necessario porre alcuni paletti e istituire dei percorsi virtuosi e costruttivi di collaborazione e partecipazione delle decisioni”. Baldelli chiede quindi alla Giunta Provinciale un impegno a : “porre alla Regione l’esigenza di riportare la distanza degli impianti in questione dai centri abitati a 500 metri, revocando il DGR 494 / 2012 , almeno per quanto riguarda gli impianti di maggiori dimensioni ; recepire, nel Regolamento regionale n. 7 / 2011, relativo all’installazione degli impianti di energia rinnovabile, nonché nelle linee guida regionali che disciplinano la produzione di energia da fonti rinnovabili, la Convenzione di Aarhus sulla partecipazione preventiva dei cittadini al procedimento di approvazione degli impianti , nonché la Convenzione europea sul paesaggio, la Convenzione sulla diversità biologica, la Strategia nazionale sulla biodiversità e la disciplina comunitaria sulla Valutazione di Impatto Ambientale; organizzare un Consiglio provinciale aperto sul tema delle biomasse, come momento necessario ad un bilancio complessivo rispetto alla materia e ad una riflessione per l’avvenire, alla luce delle molteplici evoluzioni legislative e normative intervenute nel corso del tempo”.
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