(Cittadino e Provincia) – Perugia, 11 maggio 2013 – La cura della persona, i corretti stili di vita, la prevenzione, le ragioni e le caratteristiche della professionalità medica al femminile: di questo si è parlato stamattina durante il seminario svoltosi presso la Sala del Consiglio della Provincia di Perugia. Il dibattito, promosso dalla Fondazione ANT e dalla Provincia di Perugia con la collaborazione di Aboca, azienda leader in Italia nella produzione di prodotti naturali per la salute, è stato affrontato da un'angolazione particolare: il contributo che le donne hanno dato in ambito medico, partendo dalla pubblicazione di Erika Maderna "Medichesse, la vocazione femminile alla cura", edito da Aboca. Dopo la relazione introduttiva del vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi ed il saluto dell’assessore alle pari opportunità del Comune di Perugia Lorena Pesaresi, sono intervenute Elisabetta Torzuoli, delegata della Fondazione ANT in Umbria, l’autrice del libro Maderna, la psicoterapeuta Maria Pia Minotti e il medico dell’Ospedale domiciliare Oncologico Ant della Toscana Silvia Leoni. I lavori sono stati coordinati dalla giornalista Serena Zullo. “Oggi è una giornata importante – ha sottolineato il vice presidente Rossi - siamo orgogliosi di collaborare con l’ANT, un’associazione che si sta caratterizzando sempre di più per un approccio concreto nella prevenzione, nell’assistenza e nel sostegno alle famiglie delle persone affette da tumore, distinguendosi in tal senso dal resto dell’associazionismo per il pragmatismo che caratterizza il loro impegno. La presentazione di questo libro – ha continuato - rende merito alle donne che, forse per istinto materno o forse per sensibilità e vocazione, hanno caratterizzato positivamente la storia della medicina e dell’assistenza. Un racconto che parte dalle suggestioni della mitologie per ricollegarsi al l’approccio clinico moderno”. “Andare alle radici storiche e culturali della cura alla persona e del contributo che le donne hanno apportato in questo campo – ha continuato la Torzuoli - ci sembra possa offrire interessanti spunti di riflessione, un'altra angolazione da cui guardare nel campo vastissimo della cura”. La Fondazione infatti ha un approccio che affronta ogni genere di problema, diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale, nell’ottica del benessere globale e secondo il principio dell’Eubiosia (dal greco antico “la buona vita”) intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo all’ultimo respiro. L’autrice del libro, partendo dagli archetipi della donna curatrice nelle mitologie e nelle religioni antiche, ha messo a fuoco le ragioni e le caratteristiche della professionalità medica al femminile nel mondo classico e medievale, mentre gli interventi della psicoterapeuta Minotti e della dottoressa Leoni, hanno invece trattato gli aspetti più concreti del ruolo della donna nella medicina contemporanea. L’incontro di Aboca con ANT è stato invece evidenziato da Davide Mercati che, sottolineando la filosofia aziendale, ha parlato della scelta di instaurare una collaborazione volta a divulgare la cultura del benessere e della prevenzione anche attraverso iniziative culturali congiunte nel territorio umbro.
Form13048.MD
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 11 maggio 2013 – La cura della persona, i corretti stili di vita, la prevenzione, le ragioni e le caratteristiche della professionalità medica al femminile: di questo si è parlato stamattina durante il seminario svoltosi presso la Sala del Consiglio della Provincia di Perugia. Il dibattito, promosso dalla Fondazione ANT e dalla Provincia di Perugia con la collaborazione di Aboca, azienda leader in Italia nella produzione di prodotti naturali per la salute, è stato affrontato da un'angolazione particolare: il contributo che le donne hanno dato in ambito medico, partendo dalla pubblicazione di Erika Maderna "Medichesse, la vocazione femminile alla cura", edito da Aboca. Dopo la relazione introduttiva del vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi ed il saluto dell’assessore alle pari opportunità del Comune di Perugia Lorena Pesaresi, sono intervenute Elisabetta Torzuoli, delegata della Fondazione ANT in Umbria, l’autrice del libro Maderna, la psicoterapeuta Maria Pia Minotti e il medico dell’Ospedale domiciliare Oncologico Ant della Toscana Silvia Leoni. I lavori sono stati coordinati dalla giornalista Serena Zullo. “Oggi è una giornata importante – ha sottolineato il vice presidente Rossi - siamo orgogliosi di collaborare con l’ANT, un’associazione che si sta caratterizzando sempre di più per un approccio concreto nella prevenzione, nell’assistenza e nel sostegno alle famiglie delle persone affette da tumore, distinguendosi in tal senso dal resto dell’associazionismo per il pragmatismo che caratterizza il loro impegno. La presentazione di questo libro – ha continuato - rende merito alle donne che, forse per istinto materno o forse per sensibilità e vocazione, hanno caratterizzato positivamente la storia della medicina e dell’assistenza. Un racconto che parte dalle suggestioni della mitologie per ricollegarsi al l’approccio clinico moderno”. “Andare alle radici storiche e culturali della cura alla persona e del contributo che le donne hanno apportato in questo campo – ha continuato la Torzuoli - ci sembra possa offrire interessanti spunti di riflessione, un'altra angolazione da cui guardare nel campo vastissimo della cura”. La Fondazione infatti ha un approccio che affronta ogni genere di problema, diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale, nell’ottica del benessere globale e secondo il principio dell’Eubiosia (dal greco antico “la buona vita”) intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo all’ultimo respiro. L’autrice del libro, partendo dagli archetipi della donna curatrice nelle mitologie e nelle religioni antiche, ha messo a fuoco le ragioni e le caratteristiche della professionalità medica al femminile nel mondo classico e medievale, mentre gli interventi della psicoterapeuta Minotti e della dottoressa Leoni, hanno invece trattato gli aspetti più concreti del ruolo della donna nella medicina contemporanea. L’incontro di Aboca con ANT è stato invece evidenziato da Davide Mercati che, sottolineando la filosofia aziendale, ha parlato della scelta di instaurare una collaborazione volta a divulgare la cultura del benessere e della prevenzione anche attraverso iniziative culturali congiunte nel territorio umbro.
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