Da Perugia un messaggio di speranza, in ricordo delle vittime del Broletto"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 30 aprile ’13 - Sarà Aviano Rossi a rappresentare la Provincia di Perugia alla manifestazione nazionale dedicata alla festa dei lavoratori che vedrà Perugia capitale del diritto al lavoro e dei diritti dei lavoratori. “I padri della nostra costituzione ci hanno regalato una carta che dedica la sua apertura al lavoro, al diritto al lavoro. Una carta costituzionale che, dal dopoguerra, ha visto interprete una classe dirigente in grado di portare il paese ad essere uno dei più ricchi ed industrializzati del mondo”. È questo il pensiero del vice presidente che aggiunge: “non avrei mai pensato di dover rileggere quella carta per tornare a parlare di diritto al lavoro piuttosto che di diritti dei lavoratori, peraltro oggetto di attacchi proprio nel momento in cui il lavoro si sta facendo sempre più precario, da tutti i punti di vista, a cominciare dalla sicurezza”. Pensando alla tragedia del broletto, Rossi si chiede “a cosa serve essere uno dei paesi più industrializzati del mondo, a cosa serve produrre ricchezza se poi non si è in grado di garantire un modello di welfare coerente con la stessa? Per fare questo c’è però bisogno di pubblico impiego, di un pubblico impiego serio e responsabile quale quello che Margherita e Daniela hanno saputo interpretare, diventando vittime innocenti di una cultura del disprezzo che dobbiamo democraticamente combattere e contrastare, per loro e per tutti coloro che come loro stanno garantendo sulle proprie spalle i servizi essenziali per la comunità”. Un ultimo riferimento Aviano Rossi, anche in qualità di assessore al lavoro ed ai servizi alle imprese, lo dedica agli imprenditori, che dichiara: “nella nostra Regione sono spesso titolari di piccole e piccolissime attività nate dal lavoro e dal sacrificio, ma in grado di dare stabilità economica, nonché opportunità di lavoro e di sviluppo alla comunità. Non volerli sul palco significherebbe rinnegare la nostra nobile storia lavorativa e produttiva. Spero che potrò trovarli sul palco della manifestazione – conclude Rossi – ma se non sarà così, figlio di un artigiano, mi sentirò sul palco anche per loro”.
Oi13176.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 30 aprile ’13 - Sarà Aviano Rossi a rappresentare la Provincia di Perugia alla manifestazione nazionale dedicata alla festa dei lavoratori che vedrà Perugia capitale del diritto al lavoro e dei diritti dei lavoratori. “I padri della nostra costituzione ci hanno regalato una carta che dedica la sua apertura al lavoro, al diritto al lavoro. Una carta costituzionale che, dal dopoguerra, ha visto interprete una classe dirigente in grado di portare il paese ad essere uno dei più ricchi ed industrializzati del mondo”. È questo il pensiero del vice presidente che aggiunge: “non avrei mai pensato di dover rileggere quella carta per tornare a parlare di diritto al lavoro piuttosto che di diritti dei lavoratori, peraltro oggetto di attacchi proprio nel momento in cui il lavoro si sta facendo sempre più precario, da tutti i punti di vista, a cominciare dalla sicurezza”. Pensando alla tragedia del broletto, Rossi si chiede “a cosa serve essere uno dei paesi più industrializzati del mondo, a cosa serve produrre ricchezza se poi non si è in grado di garantire un modello di welfare coerente con la stessa? Per fare questo c’è però bisogno di pubblico impiego, di un pubblico impiego serio e responsabile quale quello che Margherita e Daniela hanno saputo interpretare, diventando vittime innocenti di una cultura del disprezzo che dobbiamo democraticamente combattere e contrastare, per loro e per tutti coloro che come loro stanno garantendo sulle proprie spalle i servizi essenziali per la comunità”. Un ultimo riferimento Aviano Rossi, anche in qualità di assessore al lavoro ed ai servizi alle imprese, lo dedica agli imprenditori, che dichiara: “nella nostra Regione sono spesso titolari di piccole e piccolissime attività nate dal lavoro e dal sacrificio, ma in grado di dare stabilità economica, nonché opportunità di lavoro e di sviluppo alla comunità. Non volerli sul palco significherebbe rinnegare la nostra nobile storia lavorativa e produttiva. Spero che potrò trovarli sul palco della manifestazione – conclude Rossi – ma se non sarà così, figlio di un artigiano, mi sentirò sul palco anche per loro”.
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