Alla Provincia e alle altre istituzioni democratiche, il compito di onorare il patto con gli italiani"
(Cittadino e Provincia) Perugia Mercoledì 24 aprile – Comunicare tramite immagini di fenomeni naturali e culturali che avvengono nel mondo in particolare, dall’altra parte del mondo: Australia. È Giulio Fratticcioli il geniale fotografo autore del progetto IMG_in New Beginnings, Immaginare Nuovi Inizi. Immaginare: “produrre immagini” e “pensare nuove possibilità”, che oggi in Provincia ha proposto suggestivi video e foto di eventi celesti avvenuti nel cuore dell’Australia aborigena. “Con un gruppo di persone – ha affermato Fratticcioli - sono partito per fotografare l’eclissi solare totale del 14 novembre 2012. Sono entrato in un villaggio aborigeno consegnando ai bambini occhiali adatti alla visione dell’evento. È stata un’esperienza toccante capire quali sono i problemi di queste popolazioni, delle famiglie che si sono viste strappare dal grembo materno i loro bambini, perché non sarebbero state in grado di insegnargli la lingua inglese. Non parliamo di chissà quanti anni fa ma del 1973. I giovani che hanno subito questo distacco forzato si sono trovati a vivere senza radici, non capendo più la lingua dei propri genitori. La maggior parte è andato ad alimentare il fenomeno dell’alcolismo”. Sono intervenuti in conferenza stampa l’archeologa Barbara Venanti e la linguista Letizia Cerqueglini in rappresentanza del parterre scientifico del progetto, che include anche antropologi, come l’oceanista torinese Adriano Favole, e astronomi. Giulio Fratticioli, perugino, nasce in una famiglia di fotografi e “immagina” la realtà attraverso le foto e la fantasia. La foto è una caccia, un’instancabile ricerca della “visione”, quella che i nativi americani considerano come la comprensione del significato della propria vita, la rivelazione della missione personale e collettiva, della rete segreta di senso che unisce tutte le cose e i mondi e che spesso gli artisti intercettano. Giulio Fratticioli insegue i movimenti degli astri, i fenomeni celesti, le eclissi e nel 2012 inizia il suo reportage durante l’eclissi totale visibile dall’Australia. Così le parabole dei corpi celesti lo portano a contatto con la cultura aborigena di Yarrabah, che sopravvive al genocidio culturale dei bianchi nei territori del Queensland australiano. Giulio, insieme alla sua troupe, li intervista: parlano piangendo della stolen generation, la generazione rubata, dei bambini rapiti e portati nelle boarding schools per dimenticare il loro sapere, la loro cultura, la loro lingua e gli affetti. E’ lì che si è spezzato il cerchio del tempo. Giulio distribuisce migliaia di occhiali protettivi per permettere agli aborigeni di Yarrabah di guardare l’eclissi senza restare accecati. E gli aborigeni vedono il cerchio di luce come un abbraccio universale tra tutti gli uomini, come il cerchio del tempo che si ripristina: è il segno che un nuovo inizio è possibile per tutti noi. “New Beginnings” è la canzone che la cantautrice aborigena Elverina Johnson dedica all’evento, per cui è stata ideata anche la danza delle onde. I segni celesti si moltiplicano. Artisti internazionali mostrano interesse per il progetto, il team di Giulio conta nuove adesioni e gli Yarrabah partecipano attivamente e con entusiasmo. A maggio parte una seconda missione in Australia per filmare una nuova eclissi, continuare la collaborazione con la comunità di Yarrabah e proseguire la missione: anche i poveri hanno diritto a vedere, per questo occorre raccogliere e ridistribuire gli occhiali usati. www.img_in.it.
Cs13056.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia Mercoledì 24 aprile – Comunicare tramite immagini di fenomeni naturali e culturali che avvengono nel mondo in particolare, dall’altra parte del mondo: Australia. È Giulio Fratticcioli il geniale fotografo autore del progetto IMG_in New Beginnings, Immaginare Nuovi Inizi. Immaginare: “produrre immagini” e “pensare nuove possibilità”, che oggi in Provincia ha proposto suggestivi video e foto di eventi celesti avvenuti nel cuore dell’Australia aborigena. “Con un gruppo di persone – ha affermato Fratticcioli - sono partito per fotografare l’eclissi solare totale del 14 novembre 2012. Sono entrato in un villaggio aborigeno consegnando ai bambini occhiali adatti alla visione dell’evento. È stata un’esperienza toccante capire quali sono i problemi di queste popolazioni, delle famiglie che si sono viste strappare dal grembo materno i loro bambini, perché non sarebbero state in grado di insegnargli la lingua inglese. Non parliamo di chissà quanti anni fa ma del 1973. I giovani che hanno subito questo distacco forzato si sono trovati a vivere senza radici, non capendo più la lingua dei propri genitori. La maggior parte è andato ad alimentare il fenomeno dell’alcolismo”. Sono intervenuti in conferenza stampa l’archeologa Barbara Venanti e la linguista Letizia Cerqueglini in rappresentanza del parterre scientifico del progetto, che include anche antropologi, come l’oceanista torinese Adriano Favole, e astronomi. Giulio Fratticioli, perugino, nasce in una famiglia di fotografi e “immagina” la realtà attraverso le foto e la fantasia. La foto è una caccia, un’instancabile ricerca della “visione”, quella che i nativi americani considerano come la comprensione del significato della propria vita, la rivelazione della missione personale e collettiva, della rete segreta di senso che unisce tutte le cose e i mondi e che spesso gli artisti intercettano. Giulio Fratticioli insegue i movimenti degli astri, i fenomeni celesti, le eclissi e nel 2012 inizia il suo reportage durante l’eclissi totale visibile dall’Australia. Così le parabole dei corpi celesti lo portano a contatto con la cultura aborigena di Yarrabah, che sopravvive al genocidio culturale dei bianchi nei territori del Queensland australiano. Giulio, insieme alla sua troupe, li intervista: parlano piangendo della stolen generation, la generazione rubata, dei bambini rapiti e portati nelle boarding schools per dimenticare il loro sapere, la loro cultura, la loro lingua e gli affetti. E’ lì che si è spezzato il cerchio del tempo. Giulio distribuisce migliaia di occhiali protettivi per permettere agli aborigeni di Yarrabah di guardare l’eclissi senza restare accecati. E gli aborigeni vedono il cerchio di luce come un abbraccio universale tra tutti gli uomini, come il cerchio del tempo che si ripristina: è il segno che un nuovo inizio è possibile per tutti noi. “New Beginnings” è la canzone che la cantautrice aborigena Elverina Johnson dedica all’evento, per cui è stata ideata anche la danza delle onde. I segni celesti si moltiplicano. Artisti internazionali mostrano interesse per il progetto, il team di Giulio conta nuove adesioni e gli Yarrabah partecipano attivamente e con entusiasmo. A maggio parte una seconda missione in Australia per filmare una nuova eclissi, continuare la collaborazione con la comunità di Yarrabah e proseguire la missione: anche i poveri hanno diritto a vedere, per questo occorre raccogliere e ridistribuire gli occhiali usati. www.img_in.it.
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