(Cittadino e Provincia) – Perugia 15 aprile 2013 . Nella prima parte del Consiglio provinciale di giovedì 11 aprile, si è discusso di tematiche inerenti il difficile rapporto tra ambiente, territorio e chi in qualche modo ci vive o ci opera. Il Capogruppo dei Socialisti Riformisti per l’Umbria, Enrico Bastioli ha, infatti, proposto una interrogazione sui “Distretti di caccia di selezione”, chiedendo all’assessore competente se fosse al corrente di una petizione presentata dal distretto di caccia di selezione di San Lorenzo di Foligno in cui si lamentava le scelte tese a ridimensionare il perimetro del distretto a favore dell’allargamento di altri e ed in cui, per questa ragione, si chiedeva di tornare al perimetro spaziale antecedente, richiedendo altresì incontri di approfondimento tra gli organi istituzionali e la stessa componente dei cacciatori. Il Consigliere Franco Granocchia consigliere delegato per la caccia, ha risposto di conoscere la petizione e di avere già attivato un incontro con i cacciatori del predetto distretto. Bastioli, dichiarandosi soddisfatto, ha però voluto puntualizzare come in questo periodo i consiglieri non siano spesso informati di ciò che accade nei territori da cui essi provengono. Di seguito, il consigliere del PDL, Giampiero Panfili, ha presentato una interrogazione urgente sui sequestri amministrativi di animali commestibili, chiedendo che, per gli animali pescati o cacciati in violazione dei regolamenti, invece che alla alienazione ed alla distruzione, si possa procedere a controlli sanitari e ad eventuale impiego dei medesimi sulle mense comunali o quelle della Caritas. Il presidente della Giunta Provinciale, Marco Vinicio Guasticchi, rispondendo, ha stigmatizzato la complessità e l’ottusità della legislazione inerente il problema, che ostacola oggettivamente la possibilità di intervenire, ma, ha anche affermato come, insieme all’ente regionale, si tenterà di fare in modo che la carne degli animali possa essere destinata a centri sociali e di assistenza. Al termine dell’intervento, il consigliere Panfili, ha chiesto al presidente della terza commissione di poter discutere l’argomento in commissione, trasformando l’interrogazione. Il presidente della Commissione ha dichiarato la propria disponibilità. Ancora più articolata l’interrogazione urgente del capogruppo di Rifondazione Comunista, Luca Baldelli, sui casi ripetuti di bracconaggio nella zona di Fratticiola Selvatica/Biani/Viscina. Il capogruppo di Rifondazione, in considerazione del ripetersi dei casi di bracconaggio, chiede se non sia possibile un controllo del territorio più specifico ed efficace con utilizzo anche di mezzi più sofisticati. Il Presidente Guasticchi, rispondendo, ha messo l’accento sulla evoluzione delle modalità con cui il reato si compie, sia perché ormai si può parlare di vere e proprie bande di più componenti, sia per la tecnologia sempre più sofisticata usata nel compimento del reato, tanto che non si capisce quale possa essere il ritorno economico per le bande, se la spesa per nuovi raffinati marchingegni è sempre più alta. In ogni caso, Guasticchi, si è detto, infine, sicuro che, a breve, si vedranno risultati postivi ed importanti, anche per la collaborazione istituita con altre polizie.
Gc13174.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 15 aprile 2013 . Nella prima parte del Consiglio provinciale di giovedì 11 aprile, si è discusso di tematiche inerenti il difficile rapporto tra ambiente, territorio e chi in qualche modo ci vive o ci opera. Il Capogruppo dei Socialisti Riformisti per l’Umbria, Enrico Bastioli ha, infatti, proposto una interrogazione sui “Distretti di caccia di selezione”, chiedendo all’assessore competente se fosse al corrente di una petizione presentata dal distretto di caccia di selezione di San Lorenzo di Foligno in cui si lamentava le scelte tese a ridimensionare il perimetro del distretto a favore dell’allargamento di altri e ed in cui, per questa ragione, si chiedeva di tornare al perimetro spaziale antecedente, richiedendo altresì incontri di approfondimento tra gli organi istituzionali e la stessa componente dei cacciatori. Il Consigliere Franco Granocchia consigliere delegato per la caccia, ha risposto di conoscere la petizione e di avere già attivato un incontro con i cacciatori del predetto distretto. Bastioli, dichiarandosi soddisfatto, ha però voluto puntualizzare come in questo periodo i consiglieri non siano spesso informati di ciò che accade nei territori da cui essi provengono. Di seguito, il consigliere del PDL, Giampiero Panfili, ha presentato una interrogazione urgente sui sequestri amministrativi di animali commestibili, chiedendo che, per gli animali pescati o cacciati in violazione dei regolamenti, invece che alla alienazione ed alla distruzione, si possa procedere a controlli sanitari e ad eventuale impiego dei medesimi sulle mense comunali o quelle della Caritas. Il presidente della Giunta Provinciale, Marco Vinicio Guasticchi, rispondendo, ha stigmatizzato la complessità e l’ottusità della legislazione inerente il problema, che ostacola oggettivamente la possibilità di intervenire, ma, ha anche affermato come, insieme all’ente regionale, si tenterà di fare in modo che la carne degli animali possa essere destinata a centri sociali e di assistenza. Al termine dell’intervento, il consigliere Panfili, ha chiesto al presidente della terza commissione di poter discutere l’argomento in commissione, trasformando l’interrogazione. Il presidente della Commissione ha dichiarato la propria disponibilità. Ancora più articolata l’interrogazione urgente del capogruppo di Rifondazione Comunista, Luca Baldelli, sui casi ripetuti di bracconaggio nella zona di Fratticiola Selvatica/Biani/Viscina. Il capogruppo di Rifondazione, in considerazione del ripetersi dei casi di bracconaggio, chiede se non sia possibile un controllo del territorio più specifico ed efficace con utilizzo anche di mezzi più sofisticati. Il Presidente Guasticchi, rispondendo, ha messo l’accento sulla evoluzione delle modalità con cui il reato si compie, sia perché ormai si può parlare di vere e proprie bande di più componenti, sia per la tecnologia sempre più sofisticata usata nel compimento del reato, tanto che non si capisce quale possa essere il ritorno economico per le bande, se la spesa per nuovi raffinati marchingegni è sempre più alta. In ogni caso, Guasticchi, si è detto, infine, sicuro che, a breve, si vedranno risultati postivi ed importanti, anche per la collaborazione istituita con altre polizie.
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