Caprini: "Spostamenti più brevi e veloci"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 aprile – La polemica che leggo sulla stampa non sembra interessata al problema e alla proposta da me sollevati per aiutare nella soluzione della questione della manutenzione stradale. Chi la fa è più interessato ai problemi della vecchia nomenklautura che a quelli dei servizi ai cittadini. Ricordo che le priorità della Provincia sono la viabilità e le scuole e per rendere efficienti tali servizi necessitano di adeguate risorse che negli ultimi anni sono state azzerate dai governi nazionali. Mi sarei aspettato sì delle critiche, ma anche delle proposte per venire incontro ai reali disagi sollevati. Invece l’unica idea suggerita, semplicistica e populista, è di abolire le Province che sono enti elettivi, magari per favorire la costituzione di nuovi organismi a nomina diretta della casta escludendo, in questo modo i cittadini da qualsiasi scelta. Ribadisco il mio appello a fare fronte comune tra gli enti che gestiscono le strade (Comuni e Province) nei confronti degli enti di programmazione (Stato e Regioni) al fine di ottenere i necessari fondi per riuscire a garantire i servizi che siamo chiamati ad erogare. Solo uno sforzo comune ci consentirà di uscire da questa difficile congiuntura economica.
Via13014.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 aprile – La polemica che leggo sulla stampa non sembra interessata al problema e alla proposta da me sollevati per aiutare nella soluzione della questione della manutenzione stradale. Chi la fa è più interessato ai problemi della vecchia nomenklautura che a quelli dei servizi ai cittadini. Ricordo che le priorità della Provincia sono la viabilità e le scuole e per rendere efficienti tali servizi necessitano di adeguate risorse che negli ultimi anni sono state azzerate dai governi nazionali. Mi sarei aspettato sì delle critiche, ma anche delle proposte per venire incontro ai reali disagi sollevati. Invece l’unica idea suggerita, semplicistica e populista, è di abolire le Province che sono enti elettivi, magari per favorire la costituzione di nuovi organismi a nomina diretta della casta escludendo, in questo modo i cittadini da qualsiasi scelta. Ribadisco il mio appello a fare fronte comune tra gli enti che gestiscono le strade (Comuni e Province) nei confronti degli enti di programmazione (Stato e Regioni) al fine di ottenere i necessari fondi per riuscire a garantire i servizi che siamo chiamati ad erogare. Solo uno sforzo comune ci consentirà di uscire da questa difficile congiuntura economica.
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