(Cittadino e Provincia) - Perugia, 23 marzo 2013 – Un contenitore dove tutte le associazioni operanti in ambito socio-sanitario possano trovare sia uno spazio per valorizzare le rispettive attività che un interlocutore stabile per istituzionalizzare il loro operato. E’ la proposta avanzata dal vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi all’apertura dell’incontro “Tromboembolismo venoso: il progetto TEVere” svoltosi questa mattina presso la sala consigliare dell’Ente. L’iniziativa organizzata dall’AMEC Umbria - Associazione per la terapia delle malattie metaboliche e cardiovascolari su iniziativa del vice presidente Rossi, è stata l’occasione per sottoscrivere un protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione di azioni congiunte per la prevenzione e la cura delle malattie cardiovascolari; la collaborazione è stata formalizzata dal vice presidente Rossi e dal presidente nazionale AMEC Claudio Di Veroli. “Dall’inizio del mandato istituzionale abbiamo collaborato con tante associazioni che per la prima volta affermavano di aver trovato un’istituzione aperta e disponibile – ha affermato Rossi – questo è un motivo di riflessione soprattutto in considerazione del fatto che il mondo dell’associazionismo è rimasto l’unico vero spazio di partecipazione sociale autentico e generosi, quindi patrimonio della comunità. Proprio per cercare di dare continuità al lavoro di queste persone e alla sinergia instaurata con le istituzioni, ho pensato di costituire un’associazione di promozione sociale per mettere insieme tutte le realtà che non riescono a trovare un interlocutore”. Soddisfazione per la firma del protocollo d’intesa è stata espressa dal presidente nazionale AMEC Claudio Di Veroli il quale ha parlato dell’attività dell’associazione nata nel 2005 dalla volontà di 16 colleghi di fondare una società scientifica aperta sia ai medici che ai cittadini. Nel ringraziare la Provincia di Perugia per la disponibilità dimostrata con la firma del protocollo d’intesa, il coordinatore AMEC Umbria Manul Monti, ha parlato di un’iniziativa importante perché vede l’unione tra la società scientifica e un ente istituzionale per la promozione della ricerca a favore della popolazione. Durante l’incontro sono stati inoltre presentati i risultati del Progetto TEVere; come spiegato da Giovanni Maria Vincentelli, l’analisi partita dal Lazio e poi estesa all’Umbria per riuscire ad individuare fattori di rischio della malattia tromboembolica (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare), attraverso lo studio è riuscito ad identificare il calcolo del rischio considerato migliore di quelli indicati nella letteratura classica. All’iniziativa sono inoltre intervenuti Silvano Lolli dell’Ospedale di Foligno, Giancarlo Agnelli dell’Università degli Studi di Perugia e il consigliere AMEC Nazionale Enrico Bologna.
Ast13003.MD
(Cittadino e Provincia) - Perugia, 23 marzo 2013 – Un contenitore dove tutte le associazioni operanti in ambito socio-sanitario possano trovare sia uno spazio per valorizzare le rispettive attività che un interlocutore stabile per istituzionalizzare il loro operato. E’ la proposta avanzata dal vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi all’apertura dell’incontro “Tromboembolismo venoso: il progetto TEVere” svoltosi questa mattina presso la sala consigliare dell’Ente. L’iniziativa organizzata dall’AMEC Umbria - Associazione per la terapia delle malattie metaboliche e cardiovascolari su iniziativa del vice presidente Rossi, è stata l’occasione per sottoscrivere un protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione di azioni congiunte per la prevenzione e la cura delle malattie cardiovascolari; la collaborazione è stata formalizzata dal vice presidente Rossi e dal presidente nazionale AMEC Claudio Di Veroli. “Dall’inizio del mandato istituzionale abbiamo collaborato con tante associazioni che per la prima volta affermavano di aver trovato un’istituzione aperta e disponibile – ha affermato Rossi – questo è un motivo di riflessione soprattutto in considerazione del fatto che il mondo dell’associazionismo è rimasto l’unico vero spazio di partecipazione sociale autentico e generosi, quindi patrimonio della comunità. Proprio per cercare di dare continuità al lavoro di queste persone e alla sinergia instaurata con le istituzioni, ho pensato di costituire un’associazione di promozione sociale per mettere insieme tutte le realtà che non riescono a trovare un interlocutore”. Soddisfazione per la firma del protocollo d’intesa è stata espressa dal presidente nazionale AMEC Claudio Di Veroli il quale ha parlato dell’attività dell’associazione nata nel 2005 dalla volontà di 16 colleghi di fondare una società scientifica aperta sia ai medici che ai cittadini. Nel ringraziare la Provincia di Perugia per la disponibilità dimostrata con la firma del protocollo d’intesa, il coordinatore AMEC Umbria Manul Monti, ha parlato di un’iniziativa importante perché vede l’unione tra la società scientifica e un ente istituzionale per la promozione della ricerca a favore della popolazione. Durante l’incontro sono stati inoltre presentati i risultati del Progetto TEVere; come spiegato da Giovanni Maria Vincentelli, l’analisi partita dal Lazio e poi estesa all’Umbria per riuscire ad individuare fattori di rischio della malattia tromboembolica (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare), attraverso lo studio è riuscito ad identificare il calcolo del rischio considerato migliore di quelli indicati nella letteratura classica. All’iniziativa sono inoltre intervenuti Silvano Lolli dell’Ospedale di Foligno, Giancarlo Agnelli dell’Università degli Studi di Perugia e il consigliere AMEC Nazionale Enrico Bologna.
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