(Cittadino e Provincia) – Perugia 20 marzo 2013 – “i provvedimenti contenuti nel DPCM relativo alla struttura organizzativa del MIUR –afferma in una mozione il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - predisposto in attuazione dell’art. 2 del D.L. 06 / 07 / 2012 n. 95, convertito nella Legge 135 / 12, hanno previsto, tra le altre misure, anche lo smantellamento dell’Ufficio scolastico regionale umbro, con successivo assorbimento in un organismo di nuova creazione denominato “ Direzione scolastica interregionale “, con sede in Ancona . Tale mutamento dello stato di cose presenti, qualora intervenisse, segnerebbe in profondità l’assetto scolastico regionale, fondendo in maniera troppo brusca e non adeguatamente ponderata due contesti per molteplici aspetti differenti, ciascuno con le proprie peculiarità, come il tessuto scolastico umbro e quello marchigiano, i quali hanno esigenze di programmazione , formazione e definizione di indirizzi in molti casi diverse , legate anche a contesti economici con caratteristiche tra loro non comparabili. La soppressione dell’Ufficio scolastico regionale appare pertanto non solo ingiustificata, ma anche foriera di negative ripercussioni sull’attività scolastica del nostro territorio, nel momento in cui la pone in mano, con approccio tipicamente burocratico, a un organismo sovraordinato il cui centro direttivo sarebbe situato fuori dai confini regionali, con declassamento netto anche per il ruolo ed il peso della Regione Umbria. La Provincia, in quanto Ente di area vasta, al di là e al di sopra dei destini ai quali andrà incontro in futuro per volontà del Parlamento e del Governo, non può esimersi nell’immediato dal prendere una posizione chiara e netta rispetto a questa vicenda, cruciale per l’avvenire del sistema scolastico territoriale. I provvedimenti nazionali, all’oggetto della presente Mozione, interessano pure altre Regioni, quali il Molise, la Basilicata, il Friuli e la Liguria, i cui Uffici scolastici regionali, senza l’intervento di modifiche ai deliberati, verranno inevitabilmente soppressi”. Baldelli ( PRC ) chiede quindi un impegno alla Giunta Provinciale per : “Intraprendere da subito un percorso di confronto con il nuovo Parlamento e il nuovo Governo del Paese, assieme alla Regione Umbria e alle altre Regioni interessate dalle decisioni di cui sopra, al fine di tutelare, attraverso opportune modifiche ai testi legislativi sopra richiamati, la presenza dell’Ufficio scolastico regionale sul territorio , in quanto presidio dell’attività di pianificazione, coordinamento e indirizzo del sistema scolastico del territorio, pur senza negare la necessità di riforme volte a razionalizzare e snellire la struttura burocratica afferente al MIUR, a partire dalla drastica riduzione dei Dipartimenti e delle Direzioni centrali” .
Gc13116.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 20 marzo 2013 – “i provvedimenti contenuti nel DPCM relativo alla struttura organizzativa del MIUR –afferma in una mozione il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - predisposto in attuazione dell’art. 2 del D.L. 06 / 07 / 2012 n. 95, convertito nella Legge 135 / 12, hanno previsto, tra le altre misure, anche lo smantellamento dell’Ufficio scolastico regionale umbro, con successivo assorbimento in un organismo di nuova creazione denominato “ Direzione scolastica interregionale “, con sede in Ancona . Tale mutamento dello stato di cose presenti, qualora intervenisse, segnerebbe in profondità l’assetto scolastico regionale, fondendo in maniera troppo brusca e non adeguatamente ponderata due contesti per molteplici aspetti differenti, ciascuno con le proprie peculiarità, come il tessuto scolastico umbro e quello marchigiano, i quali hanno esigenze di programmazione , formazione e definizione di indirizzi in molti casi diverse , legate anche a contesti economici con caratteristiche tra loro non comparabili. La soppressione dell’Ufficio scolastico regionale appare pertanto non solo ingiustificata, ma anche foriera di negative ripercussioni sull’attività scolastica del nostro territorio, nel momento in cui la pone in mano, con approccio tipicamente burocratico, a un organismo sovraordinato il cui centro direttivo sarebbe situato fuori dai confini regionali, con declassamento netto anche per il ruolo ed il peso della Regione Umbria. La Provincia, in quanto Ente di area vasta, al di là e al di sopra dei destini ai quali andrà incontro in futuro per volontà del Parlamento e del Governo, non può esimersi nell’immediato dal prendere una posizione chiara e netta rispetto a questa vicenda, cruciale per l’avvenire del sistema scolastico territoriale. I provvedimenti nazionali, all’oggetto della presente Mozione, interessano pure altre Regioni, quali il Molise, la Basilicata, il Friuli e la Liguria, i cui Uffici scolastici regionali, senza l’intervento di modifiche ai deliberati, verranno inevitabilmente soppressi”. Baldelli ( PRC ) chiede quindi un impegno alla Giunta Provinciale per : “Intraprendere da subito un percorso di confronto con il nuovo Parlamento e il nuovo Governo del Paese, assieme alla Regione Umbria e alle altre Regioni interessate dalle decisioni di cui sopra, al fine di tutelare, attraverso opportune modifiche ai testi legislativi sopra richiamati, la presenza dell’Ufficio scolastico regionale sul territorio , in quanto presidio dell’attività di pianificazione, coordinamento e indirizzo del sistema scolastico del territorio, pur senza negare la necessità di riforme volte a razionalizzare e snellire la struttura burocratica afferente al MIUR, a partire dalla drastica riduzione dei Dipartimenti e delle Direzioni centrali” .
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