(Cittadino e Provincia) – Perugia 19 marzo 2013 – “La Provincia di Perugia –afferma in una interrogazione il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - è stato uno dei primi Enti locali a prendere posizione nell’estate del 2012 contro il Decreto Clini, che autorizza l’impiego dei Combustibili Solidi Secondari ( CSS ) nei cementifici. Tale Decreto ha visto , oltre alla mobilitazione dei cittadini riuniti in comitati e assemblee per esprimere contrarietà al dettato, oltre a pronunciamenti inequivocabili da parte di assisi locali (Consigli regionali, provinciali e comunali ), anche il parere negativo , sia pure non vincolante, da parte della Camera dei Deputati, poco prima della tornata elettorale. Calpestando completamente queste corali e forti espressioni della sovranità popolare, il Ministro Clini ha comunque provveduto, nelle ultime ore, a firmare il suo Decreto, che a giorni sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il nuovo Parlamento vede la presenza massiccia di forze che, senza ombra di dubbio, sono da sempre schierate, almeno a parole, contro gli inceneritori e contro l’ipotesi di utilizzare gli impianti cementieri come luoghi di “termovalorizzazione “ di ogni tipo di rifiuto. La Regione Umbria, come tutte le Regioni d’Italia, sarà chiamata su questo tema a scelte nette, non sottoponibili a mediazione né affrontabili con ambiguità e silenzi nei riguardi dei cittadini”. Baldelli interroga quindi la Giunta Provinciale per sapere : “Se non sia il caso 1) di mettere in atto, a partire dalla nostra realtà, ma cercando anche l’appoggio di altre Province , della Regione Umbria e delle altre Regioni d’Italia, un’immediata iniziativa di mobilitazione per ottenere , nei tempi più brevi e nelle modalità più rapide consentite dalla Legge, l’abrogazione di tale Decreto, coinvolgendo da subito i nuovi parlamentari, a partire da quelli eletti nel territorio ; 2) di prendere immediatamente posizione, con una dichiarazione netta e senza giri di parole, dichiarando l’indisponibilità dell’Ente locale Provincia, per quanto di sua competenza, a ospitare sul proprio territorio attività di utilizzo di rifiuti da parte dei cementifici per i processi di termovalorizzazione contemplati dal Decreto Clini; 3) di condividere tale dichiarazione anche con la Regione Umbria, chiamando anche il suo esecutivo ad un pronunciamento in tal senso; 4) di organizzare quanto prima un Consiglio provinciale aperto sul tema della gestione del problema dei rifiuti nel nostro territorio e a livello nazionale”.
Gc13115.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 19 marzo 2013 – “La Provincia di Perugia –afferma in una interrogazione il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - è stato uno dei primi Enti locali a prendere posizione nell’estate del 2012 contro il Decreto Clini, che autorizza l’impiego dei Combustibili Solidi Secondari ( CSS ) nei cementifici. Tale Decreto ha visto , oltre alla mobilitazione dei cittadini riuniti in comitati e assemblee per esprimere contrarietà al dettato, oltre a pronunciamenti inequivocabili da parte di assisi locali (Consigli regionali, provinciali e comunali ), anche il parere negativo , sia pure non vincolante, da parte della Camera dei Deputati, poco prima della tornata elettorale. Calpestando completamente queste corali e forti espressioni della sovranità popolare, il Ministro Clini ha comunque provveduto, nelle ultime ore, a firmare il suo Decreto, che a giorni sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il nuovo Parlamento vede la presenza massiccia di forze che, senza ombra di dubbio, sono da sempre schierate, almeno a parole, contro gli inceneritori e contro l’ipotesi di utilizzare gli impianti cementieri come luoghi di “termovalorizzazione “ di ogni tipo di rifiuto. La Regione Umbria, come tutte le Regioni d’Italia, sarà chiamata su questo tema a scelte nette, non sottoponibili a mediazione né affrontabili con ambiguità e silenzi nei riguardi dei cittadini”. Baldelli interroga quindi la Giunta Provinciale per sapere : “Se non sia il caso 1) di mettere in atto, a partire dalla nostra realtà, ma cercando anche l’appoggio di altre Province , della Regione Umbria e delle altre Regioni d’Italia, un’immediata iniziativa di mobilitazione per ottenere , nei tempi più brevi e nelle modalità più rapide consentite dalla Legge, l’abrogazione di tale Decreto, coinvolgendo da subito i nuovi parlamentari, a partire da quelli eletti nel territorio ; 2) di prendere immediatamente posizione, con una dichiarazione netta e senza giri di parole, dichiarando l’indisponibilità dell’Ente locale Provincia, per quanto di sua competenza, a ospitare sul proprio territorio attività di utilizzo di rifiuti da parte dei cementifici per i processi di termovalorizzazione contemplati dal Decreto Clini; 3) di condividere tale dichiarazione anche con la Regione Umbria, chiamando anche il suo esecutivo ad un pronunciamento in tal senso; 4) di organizzare quanto prima un Consiglio provinciale aperto sul tema della gestione del problema dei rifiuti nel nostro territorio e a livello nazionale”.
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