78 le denunce nel 2012. Garofalo: "Serve legge regionale" - Rossi: "Mettiamo a disposizione i nostri Sportelli"
(Cittadino e Provincia) – Perugia 15 marzo 2013 – I Consiglieri Provinciali Laura Zampa e Massimiliano Capitani del Pd e Giampiero Panfili del Pdl hanno presentato una interrogazione che partendo dall’approvazione di uno specifico o.d.g da parte del Consiglio Comunale di Spoleto (con un solo voto contrario) e dalle “azioni intraprese dal Sindaco di Spoleto, dalla fine dello scorso anno ad oggi, per ottenere un confronto con i vertici regionali della sanità umbra e della ASL2 sulle proposte di riorganizzazione in ordine al ruolo futuro ed alle prospettive dei servizi e delle attività dell’Ospedale di Spoleto “San Matteo degli Infermi, della preoccupazione relativa alle prospettive riguardanti l’ospedale di Spoleto espressa in più circostanze da diversi gruppi politici, da Consiglieri comunali e provinciali, nonché da diverse associazioni del territorio” mette sul tappeto le problematiche relative all’ospedale della città dei due mondi. “E’ in fase di elaborazione continua il documento - il Piano Attuativo Locale (PAL), così come previsto dalle normative vigenti, documento fondamentale la riorganizzazione dei Servizi Sanitari. In tutti i territori dovrebbe avviarsi un processo di partecipazione che conduca a scelte condivise riguardo la riorganizzazione, che garantiscano equità e rispetto della dignità nel mantenimento delle strutture di eccellenze nonché garanzia per quanto riguarda i servizi essenziali ai cittadini. Ad oggi non si ha alcuna conoscenza circa le ipotesi della su richiamata riorganizzazione, in particolare per ciò che concerne i servizi e le attività dell’ospedale di Spoleto. L’esigenza di sostituzione del primariato di chirurgia, che grazie alla esperienza conquistata sotto la guida del Dott. Luciano Casciola, si colloca tra le eccellenze regionali soprattutto per la laparoscopia robotica”. Consiglieri ricordano inoltre “come negli ultimi Ianni si sia molto investito, grazie ad interventi pubblici e privati (in particolar modo Fondazione CARISPO), sul rinnovamento delle tecnologie sanitarie e sull’ammodernamento delle strutture, fattore questo che consente a Spoleto di vantare servizi di qualità ed eccellenza assolute, da mettere a disposizione dell’intero sistema sanitario regionale, che la città di Spoleto ha una posizione centrale strategica rispetto a tutto il territorio della neo costituita Azienda Sanitaria Locale n°2 dell’Umbria, e che questo costituisce elemento privilegiato per il mantenimento di servizi a Spoleto ai quali comodamente i cittadini possano accedere da tutto il territorio della suddetta azienda e che quale Ente di Area Vasta la Provincia ha il dovere di vigilare ed operare al fine di garantire equità e pari dignità ai territori rispetto ai servizi ai cittadini ed allo sviluppo locale. Zampa, Capitani e Panfili chiedono quindi al Presidente della Provincia “in quale modo intenda prendere parte attiva agli incontri tra il Consiglio Comunale di Spoleto ed i rappresentanti politici e tecnici della Sanità regionale, nonché con i neo eletti parlamentari, sui temi in premessa riportati, garantire la concertazione preventiva di qualsivoglia modello di ristrutturazione dei servizi sanitari territoriali ed ospedalieri della ASL2, nonché riguardo l’ubicazione della sede legale della stessa, operare affinché si proceda immediatamente alla copertura, tramite concorso, della direzione della Struttura Complessa di Chirurgia del San Matteo degli Infermi, con totale garanzia sull’utilizzo della tecnologia robotica, prima tra le esperienze a livello internazionale in questo campo e fortemente attrattiva per il sistema sanitario della Regione Umbria, vigilare affinché il presidio ospedaliero di Spoleto resti a pieno titolo nella rete dell’Emergenza/Urgenza e affinché venga intrapresa ogni utile iniziativa per impedire che eventuali pensionamenti e/o trasferimenti di figure professionali dell’ospedale di Spoleto, vadano ad inficiare i parametri minimi per il mantenimento dell’Emergenza – Urgenza, tutelare e valorizzare la potenzialità dei servizi territoriali, con particolare riferimento alla attuazione del progetto che riguarda l’ampliamento della RSA per anziani di Terraja e all’Hospice, per il quale in diverse occasioni la Provincia si è espressa in termini di eccellenza e quale modello da seguire in tutta la regione e da potenziare, valutare con la Regione Umbria la possibilità di considerare il nosocomio di Spoleto quale presidio di riferimento per il ricovero e la cura dei detenuti delle Case di Reclusione Umbre, in considerazione che questo è già in tal senso organizzato e strutturato”.
Gc13106.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 15 marzo 2013 – I Consiglieri Provinciali Laura Zampa e Massimiliano Capitani del Pd e Giampiero Panfili del Pdl hanno presentato una interrogazione che partendo dall’approvazione di uno specifico o.d.g da parte del Consiglio Comunale di Spoleto (con un solo voto contrario) e dalle “azioni intraprese dal Sindaco di Spoleto, dalla fine dello scorso anno ad oggi, per ottenere un confronto con i vertici regionali della sanità umbra e della ASL2 sulle proposte di riorganizzazione in ordine al ruolo futuro ed alle prospettive dei servizi e delle attività dell’Ospedale di Spoleto “San Matteo degli Infermi, della preoccupazione relativa alle prospettive riguardanti l’ospedale di Spoleto espressa in più circostanze da diversi gruppi politici, da Consiglieri comunali e provinciali, nonché da diverse associazioni del territorio” mette sul tappeto le problematiche relative all’ospedale della città dei due mondi. “E’ in fase di elaborazione continua il documento - il Piano Attuativo Locale (PAL), così come previsto dalle normative vigenti, documento fondamentale la riorganizzazione dei Servizi Sanitari. In tutti i territori dovrebbe avviarsi un processo di partecipazione che conduca a scelte condivise riguardo la riorganizzazione, che garantiscano equità e rispetto della dignità nel mantenimento delle strutture di eccellenze nonché garanzia per quanto riguarda i servizi essenziali ai cittadini. Ad oggi non si ha alcuna conoscenza circa le ipotesi della su richiamata riorganizzazione, in particolare per ciò che concerne i servizi e le attività dell’ospedale di Spoleto. L’esigenza di sostituzione del primariato di chirurgia, che grazie alla esperienza conquistata sotto la guida del Dott. Luciano Casciola, si colloca tra le eccellenze regionali soprattutto per la laparoscopia robotica”. Consiglieri ricordano inoltre “come negli ultimi Ianni si sia molto investito, grazie ad interventi pubblici e privati (in particolar modo Fondazione CARISPO), sul rinnovamento delle tecnologie sanitarie e sull’ammodernamento delle strutture, fattore questo che consente a Spoleto di vantare servizi di qualità ed eccellenza assolute, da mettere a disposizione dell’intero sistema sanitario regionale, che la città di Spoleto ha una posizione centrale strategica rispetto a tutto il territorio della neo costituita Azienda Sanitaria Locale n°2 dell’Umbria, e che questo costituisce elemento privilegiato per il mantenimento di servizi a Spoleto ai quali comodamente i cittadini possano accedere da tutto il territorio della suddetta azienda e che quale Ente di Area Vasta la Provincia ha il dovere di vigilare ed operare al fine di garantire equità e pari dignità ai territori rispetto ai servizi ai cittadini ed allo sviluppo locale. Zampa, Capitani e Panfili chiedono quindi al Presidente della Provincia “in quale modo intenda prendere parte attiva agli incontri tra il Consiglio Comunale di Spoleto ed i rappresentanti politici e tecnici della Sanità regionale, nonché con i neo eletti parlamentari, sui temi in premessa riportati, garantire la concertazione preventiva di qualsivoglia modello di ristrutturazione dei servizi sanitari territoriali ed ospedalieri della ASL2, nonché riguardo l’ubicazione della sede legale della stessa, operare affinché si proceda immediatamente alla copertura, tramite concorso, della direzione della Struttura Complessa di Chirurgia del San Matteo degli Infermi, con totale garanzia sull’utilizzo della tecnologia robotica, prima tra le esperienze a livello internazionale in questo campo e fortemente attrattiva per il sistema sanitario della Regione Umbria, vigilare affinché il presidio ospedaliero di Spoleto resti a pieno titolo nella rete dell’Emergenza/Urgenza e affinché venga intrapresa ogni utile iniziativa per impedire che eventuali pensionamenti e/o trasferimenti di figure professionali dell’ospedale di Spoleto, vadano ad inficiare i parametri minimi per il mantenimento dell’Emergenza – Urgenza, tutelare e valorizzare la potenzialità dei servizi territoriali, con particolare riferimento alla attuazione del progetto che riguarda l’ampliamento della RSA per anziani di Terraja e all’Hospice, per il quale in diverse occasioni la Provincia si è espressa in termini di eccellenza e quale modello da seguire in tutta la regione e da potenziare, valutare con la Regione Umbria la possibilità di considerare il nosocomio di Spoleto quale presidio di riferimento per il ricovero e la cura dei detenuti delle Case di Reclusione Umbre, in considerazione che questo è già in tal senso organizzato e strutturato”.
Gc13106.red