(Cittadino e provincia) – Perugia 26 febbraio 2013 – “Il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha deciso nella giornata di ieri, 25 febbraio – afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale Giampiero Rasimelli - di nominare, dopo l’uscita dall’esecutivo per motivi diversi degli Assessori Feligioni e Bellini, un nuovo Assessore nella persona del Dott. Domenico De Marinis. Atto pienamente legittimo perché rientra nelle prerogative del Presidente nominare i membri dell’esecutivo. A motivo di questa scelta il Presidente ha addotto l’esigenza di avere una maggiore collaborazione per far fronte alla mole di lavoro amministrativo dei prossimi mesi. Sento la necessità di esprimere più di una perplessità su questo atto, senza che ciò significhi, da parte mia, il venir meno di una lealtà politica nei confronti dell’Amministrazione. La nomina è stata fatta in una giornata travagliata e di alto significato politico, la giornata dello scrutinio elettorale. Contano le forme, ma anche il contenuto. Nel giorno in cui lo tsunami politico di Grillo cambia l’Italia indicando la riduzione dei costi e degli apparati della politica come priorità del paese viene nominato a Perugia, in una Provincia il cui destino, come quello di tutte le altre, è ancora in discussione, un Assessore in più che con un po’ di buona volontà si poteva evitare. Era meglio fermarsi ad una riduzione del numero degli Assessori, dando un piccolo segnale di cambiamento.
- L’urgenza di questa nomina non convince, le deleghe attribuite sono del tutto marginali rispetto all’attività della Provincia e non si vede come possano dare un contributo decisivo all’azione amministrativa dei prossimi mesi. - Era stata richiesta e poi concordata col Presidente una discussione nel Gruppo Consiliare sugli assetti di Giunta. Evidentemente si è ritenuto che l’esito della discussione fosse del tutto ininfluente rispetto alle decisioni da assumere. Ciò non toglie nulla alla piena legittimità degli atti, ma indica una diversa sensibilità rispetto alla discussione collegiale.Il Presidente Guasticchi più volte si è fatto paladino dell’impegno per il rinnovamento del PD, ma quanto è avvenuto proprio ieri in Italia dimostra che se il rinnovamento si limita alla contendibilità dei gruppi dirigenti e alla gestione delle nomine senza concentrarsi sul terreno dei contenuti e dei comportamenti, non si fa un buon servizio al PD e non si contribuisce a far avanzare le riforme di cui ha bisogno il paese. Detto questo, si tratta di una vicenda di scarso rilievo politico che, al di là di un chiarimento necessario, credo non debba creare ulteriori discussioni e lacerazioni che né il momento né il merito consigliano. Il nostro sforzo deve concentrarsi ora sull’attività dell’ente a favore dei cittadini e delle imprese e sull’impegno a dare una prospettiva di governo al paese”.
Gc13076.red
(Cittadino e provincia) – Perugia 26 febbraio 2013 – “Il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha deciso nella giornata di ieri, 25 febbraio – afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale Giampiero Rasimelli - di nominare, dopo l’uscita dall’esecutivo per motivi diversi degli Assessori Feligioni e Bellini, un nuovo Assessore nella persona del Dott. Domenico De Marinis. Atto pienamente legittimo perché rientra nelle prerogative del Presidente nominare i membri dell’esecutivo. A motivo di questa scelta il Presidente ha addotto l’esigenza di avere una maggiore collaborazione per far fronte alla mole di lavoro amministrativo dei prossimi mesi. Sento la necessità di esprimere più di una perplessità su questo atto, senza che ciò significhi, da parte mia, il venir meno di una lealtà politica nei confronti dell’Amministrazione. La nomina è stata fatta in una giornata travagliata e di alto significato politico, la giornata dello scrutinio elettorale. Contano le forme, ma anche il contenuto. Nel giorno in cui lo tsunami politico di Grillo cambia l’Italia indicando la riduzione dei costi e degli apparati della politica come priorità del paese viene nominato a Perugia, in una Provincia il cui destino, come quello di tutte le altre, è ancora in discussione, un Assessore in più che con un po’ di buona volontà si poteva evitare. Era meglio fermarsi ad una riduzione del numero degli Assessori, dando un piccolo segnale di cambiamento.
- L’urgenza di questa nomina non convince, le deleghe attribuite sono del tutto marginali rispetto all’attività della Provincia e non si vede come possano dare un contributo decisivo all’azione amministrativa dei prossimi mesi. - Era stata richiesta e poi concordata col Presidente una discussione nel Gruppo Consiliare sugli assetti di Giunta. Evidentemente si è ritenuto che l’esito della discussione fosse del tutto ininfluente rispetto alle decisioni da assumere. Ciò non toglie nulla alla piena legittimità degli atti, ma indica una diversa sensibilità rispetto alla discussione collegiale.Il Presidente Guasticchi più volte si è fatto paladino dell’impegno per il rinnovamento del PD, ma quanto è avvenuto proprio ieri in Italia dimostra che se il rinnovamento si limita alla contendibilità dei gruppi dirigenti e alla gestione delle nomine senza concentrarsi sul terreno dei contenuti e dei comportamenti, non si fa un buon servizio al PD e non si contribuisce a far avanzare le riforme di cui ha bisogno il paese. Detto questo, si tratta di una vicenda di scarso rilievo politico che, al di là di un chiarimento necessario, credo non debba creare ulteriori discussioni e lacerazioni che né il momento né il merito consigliano. Il nostro sforzo deve concentrarsi ora sull’attività dell’ente a favore dei cittadini e delle imprese e sull’impegno a dare una prospettiva di governo al paese”.
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