(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 febbraio 2013 – in Consiglio provinciale il capogruppo del Prc Luca Baldelli ha presentato un’interrogazione sulla situazione del torrente Camignano nel Comune di Gubbio. “La Provincia di Perugia ha già effettuato un’efficace opera di ripulitura del torrente – ha spiegato – e visto che il tratto del Camignano ricadente nella zona del Bottaccione e di competenza del Comune è interessato da un forte degrado, chiedo se siano pervenute alla Provincia da parte dell’amministrazione di Gubbio richieste di autorizzazione per interventi di sistemazione del torrente e, in caso contrario, se non sia il caso di sensibilizzare l’amministrazione stessa per predisporre tali interventi in tempi ragionevoli”. “Vorrei anche sapere se non sia il caso – ha concluso Baldelli – di adoperasi affinché la Provincia si faccia portatrice dell’esigenza di ricondurre sotto un’unica istituzione la responsabilità degli interventi di risanamento nei corsi d’acqua, questo per evitare confusione e quindi danno ai cittadini”. La risposta è stata data dall’assessore competente Domenico Caprini: “Nel tratto in questione c’è stato un intervento della Agenzia forestale (ex Comunità montana), noi non siamo competenti, questa è in capo al Comune, alla Agenzia forestale e all’Unione speciale dei Comuni. Attualmente la legge regionale 18 permette competenze plurime intorno ai corsi d’acqua che rendono difficoltoso il coordinamento del interventi: è un’organizzazione antiquata. Sono quindi d’accordissimo nel cercare di ridurre la competenza ad un unico soggetto: gli spezzettamenti fanno male all’ambiente e ai cittadini. Anche in merito ai finanziamenti la Provincia ha cercato di esercitare la funzione di coordinamento proponendo una programmazione triennale di interventi indirizzata al commissario straordinario delegato, ma attualmente non abbiamo avuto alcun riscontro”. Nella sua replica Baldelli si è dichiarato molto soddisfatto della risposta ed ha aggiunto: “Lo spezzatino in materia di corsi d’acqua non è più ammissibile, altrimenti si creano situazioni di ‘scaricabarile’ e danni ai cittadini”.
Gc13072.MLF
(Cittadino e Provincia) – Perugia 26 febbraio 2013 – in Consiglio provinciale il capogruppo del Prc Luca Baldelli ha presentato un’interrogazione sulla situazione del torrente Camignano nel Comune di Gubbio. “La Provincia di Perugia ha già effettuato un’efficace opera di ripulitura del torrente – ha spiegato – e visto che il tratto del Camignano ricadente nella zona del Bottaccione e di competenza del Comune è interessato da un forte degrado, chiedo se siano pervenute alla Provincia da parte dell’amministrazione di Gubbio richieste di autorizzazione per interventi di sistemazione del torrente e, in caso contrario, se non sia il caso di sensibilizzare l’amministrazione stessa per predisporre tali interventi in tempi ragionevoli”. “Vorrei anche sapere se non sia il caso – ha concluso Baldelli – di adoperasi affinché la Provincia si faccia portatrice dell’esigenza di ricondurre sotto un’unica istituzione la responsabilità degli interventi di risanamento nei corsi d’acqua, questo per evitare confusione e quindi danno ai cittadini”. La risposta è stata data dall’assessore competente Domenico Caprini: “Nel tratto in questione c’è stato un intervento della Agenzia forestale (ex Comunità montana), noi non siamo competenti, questa è in capo al Comune, alla Agenzia forestale e all’Unione speciale dei Comuni. Attualmente la legge regionale 18 permette competenze plurime intorno ai corsi d’acqua che rendono difficoltoso il coordinamento del interventi: è un’organizzazione antiquata. Sono quindi d’accordissimo nel cercare di ridurre la competenza ad un unico soggetto: gli spezzettamenti fanno male all’ambiente e ai cittadini. Anche in merito ai finanziamenti la Provincia ha cercato di esercitare la funzione di coordinamento proponendo una programmazione triennale di interventi indirizzata al commissario straordinario delegato, ma attualmente non abbiamo avuto alcun riscontro”. Nella sua replica Baldelli si è dichiarato molto soddisfatto della risposta ed ha aggiunto: “Lo spezzatino in materia di corsi d’acqua non è più ammissibile, altrimenti si creano situazioni di ‘scaricabarile’ e danni ai cittadini”.
Gc13072.MLF