(Cittadino e Provincia) – 14 febbraio 2013 – Durante lo scorso Consiglio provinciale è stata presentata un’interrogazione del capogruppo del Prc sulla necessità di una revisione in merito alla politica delle quote associative. “Considerato che le Province sono Enti sostanzialmente non dotati di autonomia impositiva e che di anno in anno vengono sottratti dei cespiti – ha spiegato il consigliere – è necessario stabilire un raccordo tra Giunta, commissione competente e Consiglio per giungere, in tempi rapidi, ad una rivisitazione delle quote associative per l’anno 2013, tutto ciò per garantire un fondamentale risparmio di risorse”. Concorde l’assessore al Bilancio: “Anche se abbiamo chiuso l’anno nel rispetto del Patto di stabilità – ha detto - nel 2013 l’Ente non può impegnare i fondi che ha sempre usato. E’ quindi necessario lavorare per stabilire delle priorità nelle spese, e quindi anche nelle quote associative”. Il consigliere nella sua replica si è detto completamente soddisfatto della risposta, aggiungendo: “I nostri fondi usiamoli nel campo dei servizi essenziali, è necessario sfoltire il resto”.
Gc13060.MLF
(Cittadino e Provincia) – 14 febbraio 2013 – Durante lo scorso Consiglio provinciale è stata presentata un’interrogazione del capogruppo del Prc sulla necessità di una revisione in merito alla politica delle quote associative. “Considerato che le Province sono Enti sostanzialmente non dotati di autonomia impositiva e che di anno in anno vengono sottratti dei cespiti – ha spiegato il consigliere – è necessario stabilire un raccordo tra Giunta, commissione competente e Consiglio per giungere, in tempi rapidi, ad una rivisitazione delle quote associative per l’anno 2013, tutto ciò per garantire un fondamentale risparmio di risorse”. Concorde l’assessore al Bilancio: “Anche se abbiamo chiuso l’anno nel rispetto del Patto di stabilità – ha detto - nel 2013 l’Ente non può impegnare i fondi che ha sempre usato. E’ quindi necessario lavorare per stabilire delle priorità nelle spese, e quindi anche nelle quote associative”. Il consigliere nella sua replica si è detto completamente soddisfatto della risposta, aggiungendo: “I nostri fondi usiamoli nel campo dei servizi essenziali, è necessario sfoltire il resto”.
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