(Cittadino e Provincia) – Perugia 12 febbraio 2013 – “La positiva conclusione dell’accordo sui lavoratori precari della Provincia –afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - è da me salutata con favore, avendo sempre profuso impegno, per la mia parte e per le mie competenze, su questo delicato capitolo. La Provincia di Perugia , in un quadro generale contraddistinto da estensione della precarietà e dell’incertezza nel mondo del lavoro , è andata in felice controtendenza. Leggi nazionali penalizzanti e discriminanti, partorite dai Governi Berlusconi e Monti, lasciano ancora in ombra alcuni aspetti del capitolo stabilizzazione, ma l’incremento orario sancito dai patti rappresenta comunque un importantissimo avanzamento . La Provincia deve molto a queste figure professionali, che da anni costituiscono, con il loro sapere la loro esperienza, uno dei pilastri fondamentali e imprescindibili dell’Ente. Ora è il momento di aprire una grande vertenza nazionale per ottenere dal prossimo Governo da un lato i fondi, e dall’altro revisioni legislative che consentano la stabilizzazione dei precari : l’obiettivo “ precari zero “, assieme al massimo rigore e alla massima sobrietà nelle future assunzioni, deve essere un obiettivo realmente perseguito e posto sui tavoli decisionali” .
Gc13057.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 12 febbraio 2013 – “La positiva conclusione dell’accordo sui lavoratori precari della Provincia –afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - è da me salutata con favore, avendo sempre profuso impegno, per la mia parte e per le mie competenze, su questo delicato capitolo. La Provincia di Perugia , in un quadro generale contraddistinto da estensione della precarietà e dell’incertezza nel mondo del lavoro , è andata in felice controtendenza. Leggi nazionali penalizzanti e discriminanti, partorite dai Governi Berlusconi e Monti, lasciano ancora in ombra alcuni aspetti del capitolo stabilizzazione, ma l’incremento orario sancito dai patti rappresenta comunque un importantissimo avanzamento . La Provincia deve molto a queste figure professionali, che da anni costituiscono, con il loro sapere la loro esperienza, uno dei pilastri fondamentali e imprescindibili dell’Ente. Ora è il momento di aprire una grande vertenza nazionale per ottenere dal prossimo Governo da un lato i fondi, e dall’altro revisioni legislative che consentano la stabilizzazione dei precari : l’obiettivo “ precari zero “, assieme al massimo rigore e alla massima sobrietà nelle future assunzioni, deve essere un obiettivo realmente perseguito e posto sui tavoli decisionali” .
Gc13057.red