(Cittadino e Provincia) – Perugia 31 gennaio 2013 – “Il depotenziamento dell’Aeroporto di Sant’Egidio – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - rispetto a prospettive di sviluppo che tutti davano per assodate, ormai, è un capitolo nero per la storia delle infrastrutture della nostra Regione . L’esclusione dell’approdo umbro dalle 30 stazioni aeroportuali di valenza nazionale strategica è un colpo che non può essere incassato senza reagire : le forze provinciali, regionali, i parlamentari umbri debbono unirsi in un fronte comune per tornare alla carica ed esigere una riparazione a questo grave attacco allo sviluppo economico e sociale delle nostre collettività. L’episodio conferma la giustezza di una vertenza dell’Italia mediana a 360 gradi : tra un sud e un nord assistiti da denari a pioggia per opere che si chiamano ora Salerno – Reggio Calabria, ora Passante di Mestre, c’è un Centro Italia per cui qualcuno ha immaginato un ruolo di corridoio dove passano i denari destinati alle infrastrutture senza mai fermarsi in loco . L’Italia mediana non può essere un corridoio, ma un volano per lo sviluppo di tutta la Nazione. I Presidenti delle Regioni e delle Province del Centro Italia, assieme ai Sindaci, si uniscano in un fronte compatto per richiedere immediatamente un incontro al vertice a Roma con ENAC e Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Nel 2010, a seguito di una classifica penalizzante il nostro Aeroporo, redatta dal “Sole 24 Ore “, qualche parlamentare umbro scrisse di impegni col Governo per garantire all’Aeroporto lo sviluppo…..i fatti sembrano essere andati in senso contrario alle promesse! Allo stato attuale, a parte le risorse stanziate precedentemente da altri Governi e dagli Enti Locali, in primis la Provincia (che ha progettato l’allungamento della pista, passo necessario per il salto di qualità dell’Aeroporto stesso ), altro non si è visto e tale situazione non può durare in eterno” .
Gc13035.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 31 gennaio 2013 – “Il depotenziamento dell’Aeroporto di Sant’Egidio – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - rispetto a prospettive di sviluppo che tutti davano per assodate, ormai, è un capitolo nero per la storia delle infrastrutture della nostra Regione . L’esclusione dell’approdo umbro dalle 30 stazioni aeroportuali di valenza nazionale strategica è un colpo che non può essere incassato senza reagire : le forze provinciali, regionali, i parlamentari umbri debbono unirsi in un fronte comune per tornare alla carica ed esigere una riparazione a questo grave attacco allo sviluppo economico e sociale delle nostre collettività. L’episodio conferma la giustezza di una vertenza dell’Italia mediana a 360 gradi : tra un sud e un nord assistiti da denari a pioggia per opere che si chiamano ora Salerno – Reggio Calabria, ora Passante di Mestre, c’è un Centro Italia per cui qualcuno ha immaginato un ruolo di corridoio dove passano i denari destinati alle infrastrutture senza mai fermarsi in loco . L’Italia mediana non può essere un corridoio, ma un volano per lo sviluppo di tutta la Nazione. I Presidenti delle Regioni e delle Province del Centro Italia, assieme ai Sindaci, si uniscano in un fronte compatto per richiedere immediatamente un incontro al vertice a Roma con ENAC e Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Nel 2010, a seguito di una classifica penalizzante il nostro Aeroporo, redatta dal “Sole 24 Ore “, qualche parlamentare umbro scrisse di impegni col Governo per garantire all’Aeroporto lo sviluppo…..i fatti sembrano essere andati in senso contrario alle promesse! Allo stato attuale, a parte le risorse stanziate precedentemente da altri Governi e dagli Enti Locali, in primis la Provincia (che ha progettato l’allungamento della pista, passo necessario per il salto di qualità dell’Aeroporto stesso ), altro non si è visto e tale situazione non può durare in eterno” .
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