La Mostra resterà aperta fino al 17 febbraio
(Cittadino e Provincia) Perugia 18 gennaio ’13 - Il Capogruppo di Rifondazione Comunista, in considerazione dei cattivi odori che si avvertono continuamente in una zona del territorio eugubino, specialmente nei pressi di Casciano, tra gli abitati di Valdichiascio e Ghigiano, in una interrogazione ha chiesto all’assessore competente “se la Provincia, sia stata già allertata da privati cittadini o istituzioni sulla consistenza del problema e se, in considerazione delle prerogative ad essa assegnate sulla tutela e la salute dell’ambiente, si sia attivata per valutare l’entità del problema stesso ed, eventualmente, per considerare la presenza di carenze da sanzionare”. L’Assessore alla Gestione ed al Controllo Ambientale ha risposto facendo presente come non ci siano state segnalazioni da parte di alcuno ma come, ce ne siano state invece da parte dell’Arpa. “Segnalazioni di un problema che - ha affermato l’assessore - è stato già affrontato, portando ad individuare cause concomitanti a definire la presenza di miasmi e cattivi odori, tra cui, preponderante, quella legata alle condizioni di bassa pressione e di inversione termica che non favorisce la dispersione delle emissioni provenienti dal cementificio Colacem”. L’assessore ha aggiunto come non risulti, a tutt’oggi, alcun superamento dei limiti imposti alla Colacem stessa dalla Autorizzazione Integrata Ambientale e come l’Arpa abbia anche già da tempo predisposto misure per la riduzione dei composti odorigeni. “Misure che- ha concluso l’assessore- sono corredati da molti studi, a disposizione di chiunque voglia prenderne visione”. L’assessore ha comunque assicurato che la Provincia continuerà ad occuparsi del problema sollecitando la prosecuzione dell’indagine che, del resto, l’Arpa non intende abbandonare. Il Capogruppo si è dichiarato abbastanza soddisfatto della riposta, ribadendo il proprio scetticismo su eventuali cause naturali ed invitando invece a mettere particolare attenzione sulle cause scatenate dalla attività del cementificio.
Gc13019.CC
(Cittadino e Provincia) Perugia 18 gennaio ’13 - Il Capogruppo di Rifondazione Comunista, in considerazione dei cattivi odori che si avvertono continuamente in una zona del territorio eugubino, specialmente nei pressi di Casciano, tra gli abitati di Valdichiascio e Ghigiano, in una interrogazione ha chiesto all’assessore competente “se la Provincia, sia stata già allertata da privati cittadini o istituzioni sulla consistenza del problema e se, in considerazione delle prerogative ad essa assegnate sulla tutela e la salute dell’ambiente, si sia attivata per valutare l’entità del problema stesso ed, eventualmente, per considerare la presenza di carenze da sanzionare”. L’Assessore alla Gestione ed al Controllo Ambientale ha risposto facendo presente come non ci siano state segnalazioni da parte di alcuno ma come, ce ne siano state invece da parte dell’Arpa. “Segnalazioni di un problema che - ha affermato l’assessore - è stato già affrontato, portando ad individuare cause concomitanti a definire la presenza di miasmi e cattivi odori, tra cui, preponderante, quella legata alle condizioni di bassa pressione e di inversione termica che non favorisce la dispersione delle emissioni provenienti dal cementificio Colacem”. L’assessore ha aggiunto come non risulti, a tutt’oggi, alcun superamento dei limiti imposti alla Colacem stessa dalla Autorizzazione Integrata Ambientale e come l’Arpa abbia anche già da tempo predisposto misure per la riduzione dei composti odorigeni. “Misure che- ha concluso l’assessore- sono corredati da molti studi, a disposizione di chiunque voglia prenderne visione”. L’assessore ha comunque assicurato che la Provincia continuerà ad occuparsi del problema sollecitando la prosecuzione dell’indagine che, del resto, l’Arpa non intende abbandonare. Il Capogruppo si è dichiarato abbastanza soddisfatto della riposta, ribadendo il proprio scetticismo su eventuali cause naturali ed invitando invece a mettere particolare attenzione sulle cause scatenate dalla attività del cementificio.
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