Uomini e mezzi in allerta e sale a disposizione
(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 gennaio 2013 – “Con forza e determinazione il Prc provinciale torna a porre alla Provincia di Perugia – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - ( lo faremo anche nelle prossime ore con un a circostanziata interrogazione urgente ) la questione della conduzione di “ Umbriamobilità “, del suo futuro e delle sue prospettive : chi quotidianamente si batte per migliorare il servizio del trasporto pubblico locale non può non guardare in primo luogo al quadro d’insieme, alle condizioni generali di salute dell’Azienda. La Provincia, con il prestito ponte ideato l’estate scorsa, ha salvato “ Umbriamobilità “, garantendo la prosecuzione della sua attività ed evitando , dopo i mancati incassi causati dalle insolvenze del fronte romano, una crisi di liquidità che avrebbe significato portare i libri in Tribunale. Questo dovrebbe essere messo un po’ più in risalto dalle forze sindacali, che mentre giustamente criticano e pungolano rispetto a ritardi e sfasature, sono avare di pur fondamentali riconoscimenti per ciò che è avvenuto nei mesi scorsi. La Provincia, e non la Regione, ha costituito il primo motore del salvataggio dell’Azienda del trasporto pubblico locale umbro. La Regione, certo, si è aggiunta al processo in maniera positiva e costruttiva, ma guai a non riconoscere i diversi meriti e ruoli. Si dice : la Provincia si rifiuta di ricapitalizzare “ Umbriamobilità” e sta solo riprendendosi il prestito ponte erogato mesi fa Ora : la ricapitalizzazione è stata una decisione condivisa e sottoscritta da tutti gli azionisti di “ Umbriamobilità” ; gli accordi firmati parlano chiaro sui tempi e le modalità nei quali l’infusione di nuove risorse fresche dovrà essere praticata. Allo stesso modo, in tutto il mondo i creditori esigono la restituzione delle somme prestate, secondo i patti scritti, firmati e per tutti vincolanti . Allarmi tutti volti a colpire la Provincia e a glorificare la Regione sono fuori luogo e intellettualmente anche poco onesti. Altra cosa è quella che io chiedo e che metterò meglio per iscritto in un’interrogazione nelle prossime ore : la Provincia comunichi ufficialmente fin da ora quando e in quale misura intende stanziare le prime poste per la ricapitalizzazione di “ Umbriamobilità”. Se ci sarà un diniego rispetto a ciò, riconsidererò la mia posizione e chiederò conto alla Giunta di un’intollerabile e ingiustificabile omissione di impegni pattuiti e firmati. Fare processi alle intenzioni prima non serve a nulla. Accanto a ciò, ribadirò con forza la mia posizione sul resto : veto ad ogni ingresso di soci privati nella compagine di “Umbriamobilità”; rispetto nel tempo dell’impegno dei suoi vertici per un netto taglio degli emolumenti; corresponsione puntuale di stipendi e tredicesime; razionalizzazione della rete del trasporto senza tagli indiscriminati; azione maggiormente incisiva su Roma per la corresponsione delle somme dovute. In ballo ci sono l’esistenza del trasporto pubblico locale, più di mille posti di lavoro di maestranze altamente specializzate e qualificate, le esigenze di tantissimi utenti che, specie in una fase di aumento vertiginoso dei costi dei carburanti, hanno riscoperto o possono riscoprire la grande risorsa del Trasporto pubblico locale”.
Gc13015.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 gennaio 2013 – “Con forza e determinazione il Prc provinciale torna a porre alla Provincia di Perugia – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - ( lo faremo anche nelle prossime ore con un a circostanziata interrogazione urgente ) la questione della conduzione di “ Umbriamobilità “, del suo futuro e delle sue prospettive : chi quotidianamente si batte per migliorare il servizio del trasporto pubblico locale non può non guardare in primo luogo al quadro d’insieme, alle condizioni generali di salute dell’Azienda. La Provincia, con il prestito ponte ideato l’estate scorsa, ha salvato “ Umbriamobilità “, garantendo la prosecuzione della sua attività ed evitando , dopo i mancati incassi causati dalle insolvenze del fronte romano, una crisi di liquidità che avrebbe significato portare i libri in Tribunale. Questo dovrebbe essere messo un po’ più in risalto dalle forze sindacali, che mentre giustamente criticano e pungolano rispetto a ritardi e sfasature, sono avare di pur fondamentali riconoscimenti per ciò che è avvenuto nei mesi scorsi. La Provincia, e non la Regione, ha costituito il primo motore del salvataggio dell’Azienda del trasporto pubblico locale umbro. La Regione, certo, si è aggiunta al processo in maniera positiva e costruttiva, ma guai a non riconoscere i diversi meriti e ruoli. Si dice : la Provincia si rifiuta di ricapitalizzare “ Umbriamobilità” e sta solo riprendendosi il prestito ponte erogato mesi fa Ora : la ricapitalizzazione è stata una decisione condivisa e sottoscritta da tutti gli azionisti di “ Umbriamobilità” ; gli accordi firmati parlano chiaro sui tempi e le modalità nei quali l’infusione di nuove risorse fresche dovrà essere praticata. Allo stesso modo, in tutto il mondo i creditori esigono la restituzione delle somme prestate, secondo i patti scritti, firmati e per tutti vincolanti . Allarmi tutti volti a colpire la Provincia e a glorificare la Regione sono fuori luogo e intellettualmente anche poco onesti. Altra cosa è quella che io chiedo e che metterò meglio per iscritto in un’interrogazione nelle prossime ore : la Provincia comunichi ufficialmente fin da ora quando e in quale misura intende stanziare le prime poste per la ricapitalizzazione di “ Umbriamobilità”. Se ci sarà un diniego rispetto a ciò, riconsidererò la mia posizione e chiederò conto alla Giunta di un’intollerabile e ingiustificabile omissione di impegni pattuiti e firmati. Fare processi alle intenzioni prima non serve a nulla. Accanto a ciò, ribadirò con forza la mia posizione sul resto : veto ad ogni ingresso di soci privati nella compagine di “Umbriamobilità”; rispetto nel tempo dell’impegno dei suoi vertici per un netto taglio degli emolumenti; corresponsione puntuale di stipendi e tredicesime; razionalizzazione della rete del trasporto senza tagli indiscriminati; azione maggiormente incisiva su Roma per la corresponsione delle somme dovute. In ballo ci sono l’esistenza del trasporto pubblico locale, più di mille posti di lavoro di maestranze altamente specializzate e qualificate, le esigenze di tantissimi utenti che, specie in una fase di aumento vertiginoso dei costi dei carburanti, hanno riscoperto o possono riscoprire la grande risorsa del Trasporto pubblico locale”.
Gc13015.red