La Provincia organizza cerimonia di ringraziamento giovedì 17 gennaio nei locali della scuola
(Cittadino e Provincia – Perugia 11 gennaio ’13) - L’angoscia per il futuro che attanaglia i 300 lavoratori delle aziende del “Casti group” (Industrie metallurgiche Spoleto e Isotta Fraschini Fonderie Alluminio), senza stipendio da ottobre, è stata oggetto di un ampio dibattito in Consiglio provinciale su sollecitazione della mozione bipartisan presentata dai tre consiglieri eletti nel territorio di Spoleto. Con il documento, approvato all’unanimità, il consesso provinciale ha espresso solidarietà ai lavoratori delle due aziende, ma soprattutto ha impegnato “il presidente della Provincia di Perugia a mettere in atto ogni possibile azione a sostegno dei lavoratori e delle aziende, partecipando al tavolo di concertazione e affiancando la Regione Umbria nell’impegno concreto alla soluzione della crisi con azioni concertate con i vertici aziendali e sindacali”. Azioni concertate che hanno già portato a non sottoscrivere la cassa integrazione straordinaria, per scongiurare ogni ipotesi di chiusura dell’attività produttiva che, al contrario, è ancora viva all’interno dello stabilimento spoletino, grazie a numerose commesse tutt’ora in essere.
Il tutto in vista del pronunciamento del giudice del Tribunale di Spoleto che, esaminati registri contabili, verbali delle assemblee sindacali e carteggi relativi ai bilanci aziendali, concederà o meno il concordato preventivo per due anni, chiesto dai vertici aziendali in accordo con le organizzazioni sindacali e i lavoratori. Una procedura che consentirebbe di procedere al risanamento aziendale guidato da un tecnico esterno e super partes a cui sarà affidata la gestione delle aziende e l’attuazione del piano di rilancio. Il dibattito nell’aula consiliare ha visto la convinta partecipazione di tutti i gruppi che hanno chiarito la volontà di essere protagonisti di quell’auspicabile processo di recupero di competitività delle storiche aziende umbre e italiane. In linea con l’assemblea provinciale l’intervento dell’assessore alle politiche del lavoro che ha sottolineato come l’approvazione unanime del documento rappresenti da una parte l’espressione della volontà politica della Provincia di Perugia di essere vicina ai 300 lavoratori da quattro mesi senza stipendio e dall’altra la determinazione dell’Ente a impegnare direttamente i propri rappresentanti nella ricerca di una soluzione stabile e duratura ponendosi anche come punto di raccordo tra il territorio spoletino e la Regione Umbria.
Gc13008RM
(Cittadino e Provincia – Perugia 11 gennaio ’13) - L’angoscia per il futuro che attanaglia i 300 lavoratori delle aziende del “Casti group” (Industrie metallurgiche Spoleto e Isotta Fraschini Fonderie Alluminio), senza stipendio da ottobre, è stata oggetto di un ampio dibattito in Consiglio provinciale su sollecitazione della mozione bipartisan presentata dai tre consiglieri eletti nel territorio di Spoleto. Con il documento, approvato all’unanimità, il consesso provinciale ha espresso solidarietà ai lavoratori delle due aziende, ma soprattutto ha impegnato “il presidente della Provincia di Perugia a mettere in atto ogni possibile azione a sostegno dei lavoratori e delle aziende, partecipando al tavolo di concertazione e affiancando la Regione Umbria nell’impegno concreto alla soluzione della crisi con azioni concertate con i vertici aziendali e sindacali”. Azioni concertate che hanno già portato a non sottoscrivere la cassa integrazione straordinaria, per scongiurare ogni ipotesi di chiusura dell’attività produttiva che, al contrario, è ancora viva all’interno dello stabilimento spoletino, grazie a numerose commesse tutt’ora in essere.
Il tutto in vista del pronunciamento del giudice del Tribunale di Spoleto che, esaminati registri contabili, verbali delle assemblee sindacali e carteggi relativi ai bilanci aziendali, concederà o meno il concordato preventivo per due anni, chiesto dai vertici aziendali in accordo con le organizzazioni sindacali e i lavoratori. Una procedura che consentirebbe di procedere al risanamento aziendale guidato da un tecnico esterno e super partes a cui sarà affidata la gestione delle aziende e l’attuazione del piano di rilancio. Il dibattito nell’aula consiliare ha visto la convinta partecipazione di tutti i gruppi che hanno chiarito la volontà di essere protagonisti di quell’auspicabile processo di recupero di competitività delle storiche aziende umbre e italiane. In linea con l’assemblea provinciale l’intervento dell’assessore alle politiche del lavoro che ha sottolineato come l’approvazione unanime del documento rappresenti da una parte l’espressione della volontà politica della Provincia di Perugia di essere vicina ai 300 lavoratori da quattro mesi senza stipendio e dall’altra la determinazione dell’Ente a impegnare direttamente i propri rappresentanti nella ricerca di una soluzione stabile e duratura ponendosi anche come punto di raccordo tra il territorio spoletino e la Regione Umbria.
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