Vicepresidente Provincia "Vista la crisi serve impegnarsi nella ricerca del lavoro costruendosi opportunità"
(Cittadino e Provincia) – Perugia 10 gennaio 2013 – “Il Prc provinciale ritiene assolutamente fondamentale, – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - in attesa della discussione della nostra interrogazione in merito (nella quale sono state inserite analisi e proposte precise, dettagliate fino al millimetro) che l’Amministrazione provinciale e tutte le Istituzioni interessate impongano all’Azienda “Colacem“ una revisione radicale del progetto relativo alle attività estrattive nella zona di Petazzano / Loreto Piazza. L’incontro con l’Assessore regionale ha visto l’assenza, gravissima, del Comune di Gubbio, elemento questo assolutamente esecrabile, vista l’importanza dell’argomento trattato per le sorti della Città di Gubbio, della qualità del suo ambiente, della vivibilità di una parte rilevante del suo territorio . Si perde tempo in frivolezze e kermesse, ma non si trova il tempo per confrontarsi con i cittadini , con un’intera comunità che rivendica il diritto a vivere nel suo territorio senza condizioni a ciò ostative. In quello stesso incontro si è aperto uno spiraglio alla revisione dei metodi proposti per le attività estrattive, ponendo sul tavolo la possibilità ( avanzata anche da me e dal Comitato ) di procedere con il metodo “ a fornello”, molto più rispettoso dell’ambiente e dell’assetto geologico e orografico complessivo . Questa tecnologia va imposta assolutamente, specie se l’alternativa dovesse essere l’abbassamento del Monte di Loreto di molti metri, con rimozione della Croce, bestialità rispetto alla quale i cittadini (e io in testa!) ci mobiliteremmo per impedire in ogni modo il suo verificarsi . Stesso ragionamento per la viabilità : non è pensabile che i cittadini subiscano un oltraggio , con passaggi “ selvaggi “ di camion lungo una direttrice assolutamente impropria e inadatta, con la violazione di ogni diritto dei residenti alle minime condizioni di vivibilità e alla loro libertà. Le attività estrattive debbono convivere con il rispetto dell’ambiente e del diritto delle popolazioni a vivere nei loro territori senza condizioni insopportabili . Se questo non può essere garantito, non devono essere le popolazioni a subire, ma i titolari delle attività estrattive a fare un passo indietro ! Vigilerò quindi (per quanto è nei miei poteri) affinchè trionfi l’autorevolezza delle Istituzioni e vengano accolte le istanze dei cittadini, da me raccolte e dal Comitato messe per iscritto in una petizione che ha raccolto tantissime firme e che nessuno può ignorare”.
Gc13006.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 10 gennaio 2013 – “Il Prc provinciale ritiene assolutamente fondamentale, – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale - in attesa della discussione della nostra interrogazione in merito (nella quale sono state inserite analisi e proposte precise, dettagliate fino al millimetro) che l’Amministrazione provinciale e tutte le Istituzioni interessate impongano all’Azienda “Colacem“ una revisione radicale del progetto relativo alle attività estrattive nella zona di Petazzano / Loreto Piazza. L’incontro con l’Assessore regionale ha visto l’assenza, gravissima, del Comune di Gubbio, elemento questo assolutamente esecrabile, vista l’importanza dell’argomento trattato per le sorti della Città di Gubbio, della qualità del suo ambiente, della vivibilità di una parte rilevante del suo territorio . Si perde tempo in frivolezze e kermesse, ma non si trova il tempo per confrontarsi con i cittadini , con un’intera comunità che rivendica il diritto a vivere nel suo territorio senza condizioni a ciò ostative. In quello stesso incontro si è aperto uno spiraglio alla revisione dei metodi proposti per le attività estrattive, ponendo sul tavolo la possibilità ( avanzata anche da me e dal Comitato ) di procedere con il metodo “ a fornello”, molto più rispettoso dell’ambiente e dell’assetto geologico e orografico complessivo . Questa tecnologia va imposta assolutamente, specie se l’alternativa dovesse essere l’abbassamento del Monte di Loreto di molti metri, con rimozione della Croce, bestialità rispetto alla quale i cittadini (e io in testa!) ci mobiliteremmo per impedire in ogni modo il suo verificarsi . Stesso ragionamento per la viabilità : non è pensabile che i cittadini subiscano un oltraggio , con passaggi “ selvaggi “ di camion lungo una direttrice assolutamente impropria e inadatta, con la violazione di ogni diritto dei residenti alle minime condizioni di vivibilità e alla loro libertà. Le attività estrattive debbono convivere con il rispetto dell’ambiente e del diritto delle popolazioni a vivere nei loro territori senza condizioni insopportabili . Se questo non può essere garantito, non devono essere le popolazioni a subire, ma i titolari delle attività estrattive a fare un passo indietro ! Vigilerò quindi (per quanto è nei miei poteri) affinchè trionfi l’autorevolezza delle Istituzioni e vengano accolte le istanze dei cittadini, da me raccolte e dal Comitato messe per iscritto in una petizione che ha raccolto tantissime firme e che nessuno può ignorare”.
Gc13006.red