"Abbiamo sempre lavorato per predisporre programmi di intervento coordinato con altri Enti, in particolare con la ComunitÃÂ Montana Monti del Trasimeno"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 1 dicembre ’12) - Con riferimento alle dichiarazioni del Sindaco di Masciano Alfio Todini rilasciate attraverso il TG RAI Regione del 30.11.2012 la Provincia di Perugia evidenzia quanto segue. “In primo luogo si deve ricordare che nel complesso e confuso sistema che determina gli interventi nei corsi d’acqua, peraltro ereditato dalle precedenti gestioni (Stato e Regione), la Provincia ha sempre lavorato per predisporre programmi di intervento coordinato con gli altri Enti, in particolare con la Comunità Montana Monti del Trasimeno, tanto da predisporre un programma di interventi unitario, che includeva anche il Fiume Nestore, che è stato sottoposto al Commissario delegato dal Ministero dell’Ambiente sia nel 2011 che nel 2012; tale programma non è stato attuato a causa della mancanza di finanziamenti che sono a completo carico dello Stato e della Regione. Nell’ambito delle attività inerenti l’emergenza relativa agli eventi del 11-13 novembre, si prende atto di quanto dichiarato in consiglio comunale dal Sindaco che ha pubblicamente ringraziato il personale della Provincia, ma si evidenzia che nella notte dell’11 novembre solo grazie all’intervento perentorio dei tecnici della Provincia è stata presa effettiva coscienza delle dimensioni dell’evento, infatti è stato preteso l’intervento del Sindaco e l’avvio delle operazioni di avviso delle famiglie che abitano nelle fasce perimetrate dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), contribuendo in maniera attiva per tutta la zona nord del territorio comunale con pattuglie della Polizia Provinciale e intervenendo con le squadre dell’area Viabilità e personale del servizio Idraulica. Tale attività ha probabilmente consentito di avere solo la conta dei danni e non anche ulteriori e molto più gravi e pesanti conseguenze. Pare appena il caso di ricordare che le prime stime effettuate dal Centro Funzionale della Regione Umbria indicano per l’evento in esame un tempo di ritorno di almeno 100 anni; tale indicazione tecnica significa che la piena avvenuta fra i giorni 11 e 13 novembre può accadere 1 volta ogni 100 anni in base alle elaborazioni statistiche delle informazioni idrologiche ed idrauliche disponibili. Infine si deve osservare che le tanto osteggiate mappe del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) hanno ben rappresentato l’evento che si è verificato. Purtroppo si deve evidenziare come anche in occasione dell’ultima variante generale al Piano Regolatore Generale (PRG) le tematiche inerenti la tutela idraulica e idrogeologica sono state vissute dall’Amministrazione Comunale e dai suoi consulenti urbanisti come un ostacolo e non come una reale occasione conoscitiva dei reali rischi del territorio. Solo l’intervento categorico della Provincia ha evitato di perseverare negli errori del passato, i cui risultati sono oggi evidenti”.
AMB12052.RBr
(Cittadino e Provincia – Perugia, 1 dicembre ’12) - Con riferimento alle dichiarazioni del Sindaco di Masciano Alfio Todini rilasciate attraverso il TG RAI Regione del 30.11.2012 la Provincia di Perugia evidenzia quanto segue. “In primo luogo si deve ricordare che nel complesso e confuso sistema che determina gli interventi nei corsi d’acqua, peraltro ereditato dalle precedenti gestioni (Stato e Regione), la Provincia ha sempre lavorato per predisporre programmi di intervento coordinato con gli altri Enti, in particolare con la Comunità Montana Monti del Trasimeno, tanto da predisporre un programma di interventi unitario, che includeva anche il Fiume Nestore, che è stato sottoposto al Commissario delegato dal Ministero dell’Ambiente sia nel 2011 che nel 2012; tale programma non è stato attuato a causa della mancanza di finanziamenti che sono a completo carico dello Stato e della Regione. Nell’ambito delle attività inerenti l’emergenza relativa agli eventi del 11-13 novembre, si prende atto di quanto dichiarato in consiglio comunale dal Sindaco che ha pubblicamente ringraziato il personale della Provincia, ma si evidenzia che nella notte dell’11 novembre solo grazie all’intervento perentorio dei tecnici della Provincia è stata presa effettiva coscienza delle dimensioni dell’evento, infatti è stato preteso l’intervento del Sindaco e l’avvio delle operazioni di avviso delle famiglie che abitano nelle fasce perimetrate dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), contribuendo in maniera attiva per tutta la zona nord del territorio comunale con pattuglie della Polizia Provinciale e intervenendo con le squadre dell’area Viabilità e personale del servizio Idraulica. Tale attività ha probabilmente consentito di avere solo la conta dei danni e non anche ulteriori e molto più gravi e pesanti conseguenze. Pare appena il caso di ricordare che le prime stime effettuate dal Centro Funzionale della Regione Umbria indicano per l’evento in esame un tempo di ritorno di almeno 100 anni; tale indicazione tecnica significa che la piena avvenuta fra i giorni 11 e 13 novembre può accadere 1 volta ogni 100 anni in base alle elaborazioni statistiche delle informazioni idrologiche ed idrauliche disponibili. Infine si deve osservare che le tanto osteggiate mappe del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) hanno ben rappresentato l’evento che si è verificato. Purtroppo si deve evidenziare come anche in occasione dell’ultima variante generale al Piano Regolatore Generale (PRG) le tematiche inerenti la tutela idraulica e idrogeologica sono state vissute dall’Amministrazione Comunale e dai suoi consulenti urbanisti come un ostacolo e non come una reale occasione conoscitiva dei reali rischi del territorio. Solo l’intervento categorico della Provincia ha evitato di perseverare negli errori del passato, i cui risultati sono oggi evidenti”.
AMB12052.RBr