(Cittadino e Provincia) - Perugia 13 novembre 2012 - I! capogruppo provinciale socialista Enrico Bastioli è intervenuto, con una mozione urgente, sul dibattito che si sta sviluppando attorno alla riforma degli ambiti territoriali di caccia proposta dalla Regione Umbria. Nel documento l'esponente socialista chiede alla Provincia di relazionare al più presto sul testo di riforma condiviso dalla Regione che, secondo Bastioli presenta più di una criticità. "In questi ultimi giorni - ha dichiarato Bastioli - ho letto diverse prese di posizione in merito al progetto di legge regionale sulla riforma degli Atc. Per quanto riguarda la posizione del gruppo provinciale socialista, pur condividendo lo spirito della riforma teso a razionalizzare le spese ed ad integrare il percorso di riforma istituzionale intrapreso anche nella nostra regione, dobbiamo sospendere il nostro giudizio complessivo in quanto credo che manchino ancora molti elementi per una valutazione finale. Auspico che con la nostra iniziativa si possa arrivare ad ottenere qualche risposta nel merito e a fornire al mondo venatorio una nuova organizzazione efficace, efficiente e che non comporti ulteriori costi". La bozza di riforma prevede, tra le altre cose: 1. la costituzione di un unico ATC e unico comitato di gestione nominato dalla Regione su indicazioni delle associazioni aventi diritto; 2. la nomina del presidente dell'Atc da parte della giunta regionale; 3. l'istituzione di cinque unità operative di gestione territoriale con sedi distaccate presso enti locali; 4. quali quote di iscrizione agli Atc saranno applicate con costo proporzionale al numero di unità operative che si vogliono frequentare. "Rispetto al progetto di legge regionale - ha proseguito Bastioli - non si possono non individuare elementi di confusione che a tutt'oggi necessitano di maggiori approfondimenti e coinvolgimento di tutti gli attori, compresa la Provincia di Perugia. Tra gli aspetti che maggiormente presentano elementi di criticità e poca chiarezza mi preme sottolineare innanzitutto !a non quantificazione dell'effettivo risparmio che si viene a creare passando da tre ad un solo Atc, ma nel contempo elevando a 5 le Unità Operative di Gestione. Altro aspetto poco chiaro sono le motivazioni della nomina del presidente dell'Atc da parte della Giunta regionale, che rischia di compromettere l'equilibrio democratico di scelta proprio delle associazioni che ne fanno parte, già minato dalla riduzione degli Atc da tre a uno. Inoltre vorrei conoscere quali saranno le modalità di gestione dell'Atc tra il vertice e le Unità operative e quanto inciderà sulle tasche del singolo cacciatore la possibilità di spostarsi da una Unità operativa all'altra, visto che dai tre Atc attualmente in vigore, si passerebbe alle 5 Unità previste considerando che la loro riaggregazione territoriale pone molti dubbi dì funzionalità, vedi ad esempio lo smembramento in due Unità del territorio del comune di Foligno. Infine, dal punto di vista finanziario, non si capisce chi dovrà garantire i fondi per la gestione delle Zrc. Auspico che il Presidente della Provincia - ha concluso Bastioli - convochi al più presto la commissione consiliare preposta, affinché al suo interno si possa discutere delle novità previste e portare il contributo di tutte le forze politiche e quindi della Provincia di Perugia per questa riforma che si preannuncia di grande impatto per le politiche di gestione dell'attività venatoria regionale". Questo il testod ella mozione : "La legge 157/92 ha previsto l'istituzione degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) demandando alle Regioni la regolamentazione del loro funzionamento. La Regione Umbria con la legge 14/94 e il successivo regolamento n.6/2008 ha provveduto a dettare le norme per la gestione degli ATC regionali, individuandoli nel numero di tr. La legge regionale 114/94, per quanto riguarda le modalità di conduzione degli Atc, demanda alle Province la nomina per ciascun Ambito di un comitato con compiti di organizzazione e gestione dell'esercizio venatorio nel territorio di propria competenza. Alla luce dei nuovi assetti istituzionali che si stanno delincando anche in Umbria e delle politiche di revisione della spesa pubblica in essere, 'a Regione Umbria sta predisponendo un disegno di legge di riforma degli Ambiti territoriali. I punti essenziali di tale progetto di legge possono essere così sintetizzati: Costituzione di un unico ATC e unico comitato di gestione nominato dalla Regione su indicazioni delle associazioni aventi diritto; Nomina del presidente dell'Atc da parte della giunta regionale; Istituzione di cinque unità operative di gestione territoriale con sedi distaccate presso enti locali; quote di iscrizione agli Atc con costo proporzionale al numero di unità operative che si vogliono frequentare. La regione dell'Umbria ha partecipato questa bozza di progetto di legge in un incontro con la consulta regionale della caccia, alla quale ha preso parte anche la Provincia di Perugia. A tutt'oggi ;i consiglio provinciale non è stato informato, né coinvolto, nella condivisione e discussione di questo progetto di legge. Inoltre che, rispetto allo stesso, non si possono non individuar': elementi di confusione che a tutt'oggi necessitano di maggiori approfondimenti e coinvolgimento di tutti gli attori, compresa la Provincia di Perugia. Tra gli aspetti che maggiormente presentano elementi di criticità e non chiarezza presenti , preme sottolineare: L'effettivo risparmio che si viene a creare passando da tre ad un solo Atc, ma nel contempo elevando a 5 le Unità Operative di Gestione; le motivazioni della nomina del presidente dell'Atc da parte della Giunta regionale, che rischia di compromettere l'equilibrio democratico di scelta proprio delle associazioni che ne fanno parte, già minato dalla riduzione degli Atc da tre a uno; Quali saranno le modalità di gestione dell'Atc tra il vertice e le Unità operative; Quanto inciderà sulle tasche del singolo cacciatore la possibilità di spostarsi da una Unità operativa all'altra, visto che dai tre Atc attualmente in vigore, si passerebbe alle 5 Unità previste considerando che la loro riaggregazione territoriale pone molti dubbi di funzionalità, vedi ad esempio lo smembramento in due Unità del territorio del comune di Foligno; Dal punto di vista finanziario non si capisce chi dovrà garantire i fondi per la gestione delle Zrc". Bastioli chiede quindi alla Presidente e alla Giunta Provinciale: "Di illustrare quanto prima ai consiglieri le novità previste dalla bozza di progetto di legge regionale di modifica degli Atc; di convocare al più presto la commissione consiliare preposta, affinché al suo interno si possa discutere delle novità previste e portare il contributo di tutte le forze politiche e quindi della Provincia di Perugia per questa riforma che si preannuncia di grande impatto per le politiche di gestione dell'attività venatoria regionale".
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(Cittadino e Provincia) - Perugia 13 novembre 2012 - I! capogruppo provinciale socialista Enrico Bastioli è intervenuto, con una mozione urgente, sul dibattito che si sta sviluppando attorno alla riforma degli ambiti territoriali di caccia proposta dalla Regione Umbria. Nel documento l'esponente socialista chiede alla Provincia di relazionare al più presto sul testo di riforma condiviso dalla Regione che, secondo Bastioli presenta più di una criticità. "In questi ultimi giorni - ha dichiarato Bastioli - ho letto diverse prese di posizione in merito al progetto di legge regionale sulla riforma degli Atc. Per quanto riguarda la posizione del gruppo provinciale socialista, pur condividendo lo spirito della riforma teso a razionalizzare le spese ed ad integrare il percorso di riforma istituzionale intrapreso anche nella nostra regione, dobbiamo sospendere il nostro giudizio complessivo in quanto credo che manchino ancora molti elementi per una valutazione finale. Auspico che con la nostra iniziativa si possa arrivare ad ottenere qualche risposta nel merito e a fornire al mondo venatorio una nuova organizzazione efficace, efficiente e che non comporti ulteriori costi". La bozza di riforma prevede, tra le altre cose: 1. la costituzione di un unico ATC e unico comitato di gestione nominato dalla Regione su indicazioni delle associazioni aventi diritto; 2. la nomina del presidente dell'Atc da parte della giunta regionale; 3. l'istituzione di cinque unità operative di gestione territoriale con sedi distaccate presso enti locali; 4. quali quote di iscrizione agli Atc saranno applicate con costo proporzionale al numero di unità operative che si vogliono frequentare. "Rispetto al progetto di legge regionale - ha proseguito Bastioli - non si possono non individuare elementi di confusione che a tutt'oggi necessitano di maggiori approfondimenti e coinvolgimento di tutti gli attori, compresa la Provincia di Perugia. Tra gli aspetti che maggiormente presentano elementi di criticità e poca chiarezza mi preme sottolineare innanzitutto !a non quantificazione dell'effettivo risparmio che si viene a creare passando da tre ad un solo Atc, ma nel contempo elevando a 5 le Unità Operative di Gestione. Altro aspetto poco chiaro sono le motivazioni della nomina del presidente dell'Atc da parte della Giunta regionale, che rischia di compromettere l'equilibrio democratico di scelta proprio delle associazioni che ne fanno parte, già minato dalla riduzione degli Atc da tre a uno. Inoltre vorrei conoscere quali saranno le modalità di gestione dell'Atc tra il vertice e le Unità operative e quanto inciderà sulle tasche del singolo cacciatore la possibilità di spostarsi da una Unità operativa all'altra, visto che dai tre Atc attualmente in vigore, si passerebbe alle 5 Unità previste considerando che la loro riaggregazione territoriale pone molti dubbi dì funzionalità, vedi ad esempio lo smembramento in due Unità del territorio del comune di Foligno. Infine, dal punto di vista finanziario, non si capisce chi dovrà garantire i fondi per la gestione delle Zrc. Auspico che il Presidente della Provincia - ha concluso Bastioli - convochi al più presto la commissione consiliare preposta, affinché al suo interno si possa discutere delle novità previste e portare il contributo di tutte le forze politiche e quindi della Provincia di Perugia per questa riforma che si preannuncia di grande impatto per le politiche di gestione dell'attività venatoria regionale". Questo il testod ella mozione : "La legge 157/92 ha previsto l'istituzione degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) demandando alle Regioni la regolamentazione del loro funzionamento. La Regione Umbria con la legge 14/94 e il successivo regolamento n.6/2008 ha provveduto a dettare le norme per la gestione degli ATC regionali, individuandoli nel numero di tr. La legge regionale 114/94, per quanto riguarda le modalità di conduzione degli Atc, demanda alle Province la nomina per ciascun Ambito di un comitato con compiti di organizzazione e gestione dell'esercizio venatorio nel territorio di propria competenza. Alla luce dei nuovi assetti istituzionali che si stanno delincando anche in Umbria e delle politiche di revisione della spesa pubblica in essere, 'a Regione Umbria sta predisponendo un disegno di legge di riforma degli Ambiti territoriali. I punti essenziali di tale progetto di legge possono essere così sintetizzati: Costituzione di un unico ATC e unico comitato di gestione nominato dalla Regione su indicazioni delle associazioni aventi diritto; Nomina del presidente dell'Atc da parte della giunta regionale; Istituzione di cinque unità operative di gestione territoriale con sedi distaccate presso enti locali; quote di iscrizione agli Atc con costo proporzionale al numero di unità operative che si vogliono frequentare. La regione dell'Umbria ha partecipato questa bozza di progetto di legge in un incontro con la consulta regionale della caccia, alla quale ha preso parte anche la Provincia di Perugia. A tutt'oggi ;i consiglio provinciale non è stato informato, né coinvolto, nella condivisione e discussione di questo progetto di legge. Inoltre che, rispetto allo stesso, non si possono non individuar': elementi di confusione che a tutt'oggi necessitano di maggiori approfondimenti e coinvolgimento di tutti gli attori, compresa la Provincia di Perugia. Tra gli aspetti che maggiormente presentano elementi di criticità e non chiarezza presenti , preme sottolineare: L'effettivo risparmio che si viene a creare passando da tre ad un solo Atc, ma nel contempo elevando a 5 le Unità Operative di Gestione; le motivazioni della nomina del presidente dell'Atc da parte della Giunta regionale, che rischia di compromettere l'equilibrio democratico di scelta proprio delle associazioni che ne fanno parte, già minato dalla riduzione degli Atc da tre a uno; Quali saranno le modalità di gestione dell'Atc tra il vertice e le Unità operative; Quanto inciderà sulle tasche del singolo cacciatore la possibilità di spostarsi da una Unità operativa all'altra, visto che dai tre Atc attualmente in vigore, si passerebbe alle 5 Unità previste considerando che la loro riaggregazione territoriale pone molti dubbi di funzionalità, vedi ad esempio lo smembramento in due Unità del territorio del comune di Foligno; Dal punto di vista finanziario non si capisce chi dovrà garantire i fondi per la gestione delle Zrc". Bastioli chiede quindi alla Presidente e alla Giunta Provinciale: "Di illustrare quanto prima ai consiglieri le novità previste dalla bozza di progetto di legge regionale di modifica degli Atc; di convocare al più presto la commissione consiliare preposta, affinché al suo interno si possa discutere delle novità previste e portare il contributo di tutte le forze politiche e quindi della Provincia di Perugia per questa riforma che si preannuncia di grande impatto per le politiche di gestione dell'attività venatoria regionale".
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