Erasmus, azione del programma di educazione e di apprendimento permanente LLP (Lifelong Learning Programme), a rischio per mancanza di fondi. Il progetto, che da 25 anni fa viaggiare gli universitari di 33 Stati, potrebbe essere alle sue ultime battute. A lanciare l’allarme è il presidente della Commissione Bilancio del Parlamento europeo. Una situazione critica confermata dalla presidentessa dell’Unione degli studenti europei Karina Ufert e dalla stessa Commissione europea, i cui membri stanno ora cercando soluzioni alternative. La chiusura del progetto rappresenterebbe un vero e proprio fallimento dell’opportunità degli studenti di fare un’esperienza indipendente e formativa all’estero.
Intanto la Commissione Bilancio UE ha approvato emendamenti per evitare i tagli del Consiglio sul programma Erasmus. Così il 23 ottobre il Commissario del Bilancio presenterà una proposta “salva-Erasmus” in cui metterà sul tavolo una somma non indifferente.
Perché venga approvata, però, è necessario che gli Stati dell’Unione europea contribuiscano con la propria quota prevista dai canoni dell’UE. E qui sorge il problema, perché, vista la crisi, non è detto che tutti possano (o vogliano farlo). E così l’esperienza che più di tutte incarna in modo riuscito lo spirito europeista coniugando studio, viaggi e divertimento rischia di fallire.
Pubblicato 11 ottobre 2012
Erasmus, azione del programma di educazione e di apprendimento permanente LLP (Lifelong Learning Programme), a rischio per mancanza di fondi. Il progetto, che da 25 anni fa viaggiare gli universitari di 33 Stati, potrebbe essere alle sue ultime battute. A lanciare l’allarme è il presidente della Commissione Bilancio del Parlamento europeo. Una situazione critica confermata dalla presidentessa dell’Unione degli studenti europei Karina Ufert e dalla stessa Commissione europea, i cui membri stanno ora cercando soluzioni alternative. La chiusura del progetto rappresenterebbe un vero e proprio fallimento dell’opportunità degli studenti di fare un’esperienza indipendente e formativa all’estero.
Intanto la Commissione Bilancio UE ha approvato emendamenti per evitare i tagli del Consiglio sul programma Erasmus. Così il 23 ottobre il Commissario del Bilancio presenterà una proposta “salva-Erasmus” in cui metterà sul tavolo una somma non indifferente.
Perché venga approvata, però, è necessario che gli Stati dell’Unione europea contribuiscano con la propria quota prevista dai canoni dell’UE. E qui sorge il problema, perché, vista la crisi, non è detto che tutti possano (o vogliano farlo). E così l’esperienza che più di tutte incarna in modo riuscito lo spirito europeista coniugando studio, viaggi e divertimento rischia di fallire.
Pubblicato 11 ottobre 2012