(Cittadino e Provincia – Perugia 13 settembre 2012) – “Con i referendum sui beni comuni abbiamo dimostrato che i cittadini la pensano in maniera diversa da chi ci ha governato negli ultimi anni e se attraverso le leggi elettorali truffaldine, si continueranno a proporre governi disinteressati alla volontà popolare, saremo ancora una volta in campo per difendere i diritti dei cittadini ed il futuro del nostro paese”. Il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, con queste parole esprime la sua volontà ad aderire ai referendum sui diritti dei lavoratori. “Viviamo oggi le conseguenze della crisi economica che le classi sociali più deboli hanno pagato di più che in molti altri paesi, a causa della tassazione dei redditi, delle pensioni e dei consumi, evitando la patrimoniale e di fatto tutelando il 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza – commenta - a questa iniqua scelta, gli ultimi due governi hanno aggiunto due provvedimenti che hanno crudelmente cancellato anni di rivendicazioni, di lotte e sangue versato dai lavoratori italiani che mentre li rivendicavano, consentivano all’Italia di diventare uno dei paesi economicamente più forti del mondo. Se la crisi economica ha prodotto qualche incertezza, non dovevano essere i diritti dei lavoratori a farne le spese perché non sono di certo loro i responsabili della stessa”. “Nel nome della crisi, il governo Berlusconi ha infatti introdotto la possibilità di derogare ai contratti nazionali ed il Governo Monti, di fatto, ha cancellato l’articolo 18 – precisa – si tratta di provvedimenti che hanno reso più instabile la posizione lavorativa ed economica di tanti lavoratori e delle rispettive famiglie, che inevitabilmente hanno dovuto contrarre i consumi per l’incertezza sul futuro. Scelte vendicative e depressive che saranno certamente cancellate dalle iniziative referendarie alle quali aderisco per dovere civile ancor prima che politico, per riscattare i lavoratori dalle scelte sconsiderate dei governi Berlusconi-Monti – conclude - sarò disponibile a collaborare per la raccolta ed autentica delle firme nei banchetti che saranno organizzati in ogni parte del territorio provinciale e sono certo che i cittadini risponderanno in massa per questa importante iniziativa di giustizia sociale”.
OI12549.MD
(Cittadino e Provincia – Perugia 13 settembre 2012) – “Con i referendum sui beni comuni abbiamo dimostrato che i cittadini la pensano in maniera diversa da chi ci ha governato negli ultimi anni e se attraverso le leggi elettorali truffaldine, si continueranno a proporre governi disinteressati alla volontà popolare, saremo ancora una volta in campo per difendere i diritti dei cittadini ed il futuro del nostro paese”. Il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, con queste parole esprime la sua volontà ad aderire ai referendum sui diritti dei lavoratori. “Viviamo oggi le conseguenze della crisi economica che le classi sociali più deboli hanno pagato di più che in molti altri paesi, a causa della tassazione dei redditi, delle pensioni e dei consumi, evitando la patrimoniale e di fatto tutelando il 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza – commenta - a questa iniqua scelta, gli ultimi due governi hanno aggiunto due provvedimenti che hanno crudelmente cancellato anni di rivendicazioni, di lotte e sangue versato dai lavoratori italiani che mentre li rivendicavano, consentivano all’Italia di diventare uno dei paesi economicamente più forti del mondo. Se la crisi economica ha prodotto qualche incertezza, non dovevano essere i diritti dei lavoratori a farne le spese perché non sono di certo loro i responsabili della stessa”. “Nel nome della crisi, il governo Berlusconi ha infatti introdotto la possibilità di derogare ai contratti nazionali ed il Governo Monti, di fatto, ha cancellato l’articolo 18 – precisa – si tratta di provvedimenti che hanno reso più instabile la posizione lavorativa ed economica di tanti lavoratori e delle rispettive famiglie, che inevitabilmente hanno dovuto contrarre i consumi per l’incertezza sul futuro. Scelte vendicative e depressive che saranno certamente cancellate dalle iniziative referendarie alle quali aderisco per dovere civile ancor prima che politico, per riscattare i lavoratori dalle scelte sconsiderate dei governi Berlusconi-Monti – conclude - sarò disponibile a collaborare per la raccolta ed autentica delle firme nei banchetti che saranno organizzati in ogni parte del territorio provinciale e sono certo che i cittadini risponderanno in massa per questa importante iniziativa di giustizia sociale”.
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