Porzi "La Provincia per lo sviluppo della civiltÃÂ dello studio"
(Cittadino e Provincia) Perugia 11 settembre ’12 – in occasione del nuovo anno scolastico, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Porzi, diffonde il suo messaggio, rivolto al mondo della scuola. Il bilancio dell’anno scolastico appena terminato si proietta – con le sue soddisfazioni e le sue recriminazioni, i lati oscuri e le attese pienamente appagate – sul prossimo primo giorno di scuola con tutto il potere rasserenante che possono avere avuto lunghe settimane di riposo e di allentamento della tensione didattica. Quando poi, come oggi, si ricomincia, i vecchi progetti di colpo tornano vivi, ma la partecipazione allo studio non può ancora avere lo stesso ritmo, si esprime con tempi di ripresa più lenti e pacati. Così, tra la progettualità e la sua traduzione in impegno scolastico, tutti gli attori della scuola, nei primi giorni della ripresa autunnale, sono chiamati a compiere il lavoro più delicato, quello di comprendersi e di aiutarsi a gestire con intelligenza i rapporti che tornano a formarsi, le situazioni che evolvono anche drammaticamente, le difficoltà che qualche mese fa non c’erano e oggi sono pressanti, preoccupanti, disorientanti. Tocca alle istituzioni, in questo avvio di anno scolastico, fare la loro parte, che se non riguarda la didattica, se non si occupa dei curricula degli studenti, se non entra nelle questioni del personale impiegato a scuola e nella formazione del corpo docente, se non ha riscontri nella esplicazione delle funzioni dirigenziali, pure instaura un dialogo franco e determinante in tutti gli atti in cui prende forma l’attività formativa. Così la Provincia, accanto alla responsabilità della dotazione degli edifici scolastici, al ruolo di primo piano nella redazione del piano di dimensionamento del suo territorio, garantisce altre forme di sviluppo della civiltà dello studio agendo su tavoli molto diversi. Essa, da un lato, consente una presenza tangibile del corpo di polizia provinciale per contenere il bullismo e qualunque altra forma di delinquenza intacchi la vita fra i banchi. E, su tutt’altro versante, interviene nel campo della coscienza civile degli studenti proponendo la collaborazione a progetti di grande significato morale e sociale, come il piano di attività che, sotto il titolo di “Leg@lmente”, vede impegnate scuole di tutta Italia nella testimonianza attiva e concreta contro le forme dell’illegalità ovunque diffuse e mascherate. Nello stesso campo di interventi, costruiremo insieme agli studenti e ai loro insegnanti la partecipazione delle scuole della provincia di Perugia al percorso di candidatura di PerugiAssisi a capitale della cultura. La Provincia di Perugia, così come tutti gli attori della scena scolastica su cui si alza il sipario, è consapevole della delicatezza del momento e favorirà al massimo la presa di coscienza intorno alla progettualità che, in tempo di crisi, soprattutto in tempo di crisi e di contenimento della spesa, non può abbandonare la scuola. Dall’attività che tutti saremo in grado di sviluppare proprio in questi primi mesi del nuovo anno scolastico, comprendendoci e aiutandoci a vicenda, dipenderà in definitiva il successo delle azioni che ognuno – studenti, insegnanti, dirigenti, personale ATA, genitori, organizzazioni sindacali – potrà mettere in campo nel pieno dell’attività formativa.
PI12015.GC
(Cittadino e Provincia) Perugia 11 settembre ’12 – in occasione del nuovo anno scolastico, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Porzi, diffonde il suo messaggio, rivolto al mondo della scuola. Il bilancio dell’anno scolastico appena terminato si proietta – con le sue soddisfazioni e le sue recriminazioni, i lati oscuri e le attese pienamente appagate – sul prossimo primo giorno di scuola con tutto il potere rasserenante che possono avere avuto lunghe settimane di riposo e di allentamento della tensione didattica. Quando poi, come oggi, si ricomincia, i vecchi progetti di colpo tornano vivi, ma la partecipazione allo studio non può ancora avere lo stesso ritmo, si esprime con tempi di ripresa più lenti e pacati. Così, tra la progettualità e la sua traduzione in impegno scolastico, tutti gli attori della scuola, nei primi giorni della ripresa autunnale, sono chiamati a compiere il lavoro più delicato, quello di comprendersi e di aiutarsi a gestire con intelligenza i rapporti che tornano a formarsi, le situazioni che evolvono anche drammaticamente, le difficoltà che qualche mese fa non c’erano e oggi sono pressanti, preoccupanti, disorientanti. Tocca alle istituzioni, in questo avvio di anno scolastico, fare la loro parte, che se non riguarda la didattica, se non si occupa dei curricula degli studenti, se non entra nelle questioni del personale impiegato a scuola e nella formazione del corpo docente, se non ha riscontri nella esplicazione delle funzioni dirigenziali, pure instaura un dialogo franco e determinante in tutti gli atti in cui prende forma l’attività formativa. Così la Provincia, accanto alla responsabilità della dotazione degli edifici scolastici, al ruolo di primo piano nella redazione del piano di dimensionamento del suo territorio, garantisce altre forme di sviluppo della civiltà dello studio agendo su tavoli molto diversi. Essa, da un lato, consente una presenza tangibile del corpo di polizia provinciale per contenere il bullismo e qualunque altra forma di delinquenza intacchi la vita fra i banchi. E, su tutt’altro versante, interviene nel campo della coscienza civile degli studenti proponendo la collaborazione a progetti di grande significato morale e sociale, come il piano di attività che, sotto il titolo di “Leg@lmente”, vede impegnate scuole di tutta Italia nella testimonianza attiva e concreta contro le forme dell’illegalità ovunque diffuse e mascherate. Nello stesso campo di interventi, costruiremo insieme agli studenti e ai loro insegnanti la partecipazione delle scuole della provincia di Perugia al percorso di candidatura di PerugiAssisi a capitale della cultura. La Provincia di Perugia, così come tutti gli attori della scena scolastica su cui si alza il sipario, è consapevole della delicatezza del momento e favorirà al massimo la presa di coscienza intorno alla progettualità che, in tempo di crisi, soprattutto in tempo di crisi e di contenimento della spesa, non può abbandonare la scuola. Dall’attività che tutti saremo in grado di sviluppare proprio in questi primi mesi del nuovo anno scolastico, comprendendoci e aiutandoci a vicenda, dipenderà in definitiva il successo delle azioni che ognuno – studenti, insegnanti, dirigenti, personale ATA, genitori, organizzazioni sindacali – potrà mettere in campo nel pieno dell’attività formativa.
PI12015.GC