(Cittadino e Provincia) Perugia 8 settembre ’12 – Si è parlato del “Ridimensionamento del corpo docente nel territorio provinciale a seguito della riforma scolastica” durante l’ultima seduta del Consiglio Provinciale, grazie ad una interrogazione presentata dal Capogruppo Enrico Bastioli (Socialisti riformisti). Nel documento Bastioli chiedeva di “sapere con precisione la reale consistenza del numero degli esuberi previsti sia per il personale docente che per quello A.T.A. e se la Provincia intende attivarsi, assieme alla Regione, all'Ufficio scolastico provinciale, al Miur e alle organizzazioni sindacali affinché venga istituito un tavolo istituzionale che affronti congiuntamente il percorso che dovrà portare il personale docente e A.T.A. in esubero ad essere riassorbito attraverso percorsi formativi di qualità nelle strutture scolastiche o in alternativa in altri uffici pubblici, evitando così il dramma della messa in mobilità”. A rispondere in consiglio è stata L’assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Perugia Donatella Porzi che ha precisato “La Provincia di Perugia ha competenza sulla gestione dei Piani Dimensionali Provinciali che prevedono l’accorpamento delle reggenze, ovvero l’assegnazione di un Dirigente Scolastico e un DSGA, ogni 600 alunni. Solo da pochi giorni – afferma Porzi - dopo aver ricevuto la sospensiva relativa al ricorso sul concorso per presidi presidi, si è riusciti a nominare i dirigenti scolastici, in tutte le sedi (tra cui 28 nuovi nominati), sono stati assegnate 19 reggenze sul territorio regionale. Da qui a dicembre dovremmo avviare e concludere il processo per il dimensionamento scolastico sulla base delle nuove linee guida emanate dalla regione, che, dopo il ricorso accolto, non prevede più l'obbligo dell'organizzazione in Istituti Comprensivi. Come sempre procederemo con il percorso della concertazione, prendendo in considerazione le indicazioni provenienti dalle delibere dei Consigli Comunali e dei Consigli di istituto. Successivamente, raccolte le istanze dei territori, arriveremo a redigere il Piano dimensionale provinciale che sarà presentato il Consiglio Regionale”.
Oi12538.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 8 settembre ’12 – Si è parlato del “Ridimensionamento del corpo docente nel territorio provinciale a seguito della riforma scolastica” durante l’ultima seduta del Consiglio Provinciale, grazie ad una interrogazione presentata dal Capogruppo Enrico Bastioli (Socialisti riformisti). Nel documento Bastioli chiedeva di “sapere con precisione la reale consistenza del numero degli esuberi previsti sia per il personale docente che per quello A.T.A. e se la Provincia intende attivarsi, assieme alla Regione, all'Ufficio scolastico provinciale, al Miur e alle organizzazioni sindacali affinché venga istituito un tavolo istituzionale che affronti congiuntamente il percorso che dovrà portare il personale docente e A.T.A. in esubero ad essere riassorbito attraverso percorsi formativi di qualità nelle strutture scolastiche o in alternativa in altri uffici pubblici, evitando così il dramma della messa in mobilità”. A rispondere in consiglio è stata L’assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Perugia Donatella Porzi che ha precisato “La Provincia di Perugia ha competenza sulla gestione dei Piani Dimensionali Provinciali che prevedono l’accorpamento delle reggenze, ovvero l’assegnazione di un Dirigente Scolastico e un DSGA, ogni 600 alunni. Solo da pochi giorni – afferma Porzi - dopo aver ricevuto la sospensiva relativa al ricorso sul concorso per presidi presidi, si è riusciti a nominare i dirigenti scolastici, in tutte le sedi (tra cui 28 nuovi nominati), sono stati assegnate 19 reggenze sul territorio regionale. Da qui a dicembre dovremmo avviare e concludere il processo per il dimensionamento scolastico sulla base delle nuove linee guida emanate dalla regione, che, dopo il ricorso accolto, non prevede più l'obbligo dell'organizzazione in Istituti Comprensivi. Come sempre procederemo con il percorso della concertazione, prendendo in considerazione le indicazioni provenienti dalle delibere dei Consigli Comunali e dei Consigli di istituto. Successivamente, raccolte le istanze dei territori, arriveremo a redigere il Piano dimensionale provinciale che sarà presentato il Consiglio Regionale”.
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