(Cittadino e Provincia – Perugia, 30 agosto 2012) - Penultimo appuntamento con la cultura e lo spettacolo del cartellone estivo di “Splendidissima – L’estate a Villa Fidelia”. Sabato 1 settembre, alle ore 21, nello spazio del Giardino all’italiana – o nella Limonaia in caso di maltempo – per la sezione “Scaenica” viene eseguito il recital per voce e violoncello “Roncalli legge Roncalli”. Ne sono interpreti Guido e Diego Roncalli, il primo come lettore di testi di Giovanni XXIII, il secondo come esecutore di un repertorio bachiano. “Con questo recital” sottolineano il presidente Marco Vinicio Guasticchi e l’assessore alla cultura Donatella Porzi “rilanciamo il messaggio contenuto nella mostra ‘Fotografie della visita di Giovanni XXIII ad Assisi’ che dal 14 luglio si può visitare nella Palazzina della Villa. L’esposizione di fotografie scattate cinquant’anni fa da Andrea De Giovanni rende omaggio a un evento a suo tempo capitale per lo sviluppo della pace e per il cammino di rinnovamento della Chiesa. Lo stesso Giovanni XXIII che il 4 ottobre 1962 giungeva ad Assisi per ottenere la protezione di San Francesco sull’apertura del Concilio Vaticano II emerge dai testi che legge Guido Roncalli accompagnato da suo fratello Diego al violoncello. In entrambi i casi - sia nei ritratti sulla tomba di San Francesco sia nelle omelie e nelle lettere - il ‘Papa buono’ delinea quella forte personalità pubblica e quell’intensa umanità che ne hanno fatto un modello di ineguagliabile richiamo spirituale per generazioni e generazioni”. Il programma del recital, infatti, è ordinato in modo tale da raggiungere elevati livelli di suggestione grazie al combinarsi di testi pubblici e di testi appartenenti alla sfera privata del Pontefice: estratti dalla “Pacem in terris” (1963), appunto, e brani del primo Diario del futuro Papa, quel “Giornale dell’anima” che, già nel 1917, rivelava una moralità al servizio della religione così forte e aperta da porsi come punto di riferimento per la crisi delle coscienze degli uomini e per la tragedia della loro vita materiale che il Novecento avrebbe fatto conoscere al mondo intero. L’uomo di Chiesa è stato inoltre, sin dai suoi anni giovanili, al centro di importanti vicende diplomatiche che hanno coinvolto la Santa Sede soprattutto nel periodo fra le due guerre mondiali. Piace ricordare che, in qualche modo, il futuro Pontefice è stato al centro dei rapporti diplomatici che hanno portato Giovanna di Savoia a sposare re Boris di Bulgaria, il cui ricevimento nuziale si svolse proprio a Villa Fidelia nel 1930. “In virtù di questi molteplici legami” concludono il presidente Guasticchi e l’assessore Porzi “il recital del prossimo 1 settembre assume un significato di straordinario significato storico e culturale, che sarà ulteriormente esaltato dalla sua ripresa che abbiamo intenzione di proporre in un istituto carcerario umbro nel prossimo inverno, anche qui a ricordo della visita a Regina Coeli che Giovanni XXIII fece nel Natale del 1958 e il cui Discorso viene letto, con grande e trascinante carica emotiva, da Guido Roncalli durante il recital”.
Oi12519.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 30 agosto 2012) - Penultimo appuntamento con la cultura e lo spettacolo del cartellone estivo di “Splendidissima – L’estate a Villa Fidelia”. Sabato 1 settembre, alle ore 21, nello spazio del Giardino all’italiana – o nella Limonaia in caso di maltempo – per la sezione “Scaenica” viene eseguito il recital per voce e violoncello “Roncalli legge Roncalli”. Ne sono interpreti Guido e Diego Roncalli, il primo come lettore di testi di Giovanni XXIII, il secondo come esecutore di un repertorio bachiano. “Con questo recital” sottolineano il presidente Marco Vinicio Guasticchi e l’assessore alla cultura Donatella Porzi “rilanciamo il messaggio contenuto nella mostra ‘Fotografie della visita di Giovanni XXIII ad Assisi’ che dal 14 luglio si può visitare nella Palazzina della Villa. L’esposizione di fotografie scattate cinquant’anni fa da Andrea De Giovanni rende omaggio a un evento a suo tempo capitale per lo sviluppo della pace e per il cammino di rinnovamento della Chiesa. Lo stesso Giovanni XXIII che il 4 ottobre 1962 giungeva ad Assisi per ottenere la protezione di San Francesco sull’apertura del Concilio Vaticano II emerge dai testi che legge Guido Roncalli accompagnato da suo fratello Diego al violoncello. In entrambi i casi - sia nei ritratti sulla tomba di San Francesco sia nelle omelie e nelle lettere - il ‘Papa buono’ delinea quella forte personalità pubblica e quell’intensa umanità che ne hanno fatto un modello di ineguagliabile richiamo spirituale per generazioni e generazioni”. Il programma del recital, infatti, è ordinato in modo tale da raggiungere elevati livelli di suggestione grazie al combinarsi di testi pubblici e di testi appartenenti alla sfera privata del Pontefice: estratti dalla “Pacem in terris” (1963), appunto, e brani del primo Diario del futuro Papa, quel “Giornale dell’anima” che, già nel 1917, rivelava una moralità al servizio della religione così forte e aperta da porsi come punto di riferimento per la crisi delle coscienze degli uomini e per la tragedia della loro vita materiale che il Novecento avrebbe fatto conoscere al mondo intero. L’uomo di Chiesa è stato inoltre, sin dai suoi anni giovanili, al centro di importanti vicende diplomatiche che hanno coinvolto la Santa Sede soprattutto nel periodo fra le due guerre mondiali. Piace ricordare che, in qualche modo, il futuro Pontefice è stato al centro dei rapporti diplomatici che hanno portato Giovanna di Savoia a sposare re Boris di Bulgaria, il cui ricevimento nuziale si svolse proprio a Villa Fidelia nel 1930. “In virtù di questi molteplici legami” concludono il presidente Guasticchi e l’assessore Porzi “il recital del prossimo 1 settembre assume un significato di straordinario significato storico e culturale, che sarà ulteriormente esaltato dalla sua ripresa che abbiamo intenzione di proporre in un istituto carcerario umbro nel prossimo inverno, anche qui a ricordo della visita a Regina Coeli che Giovanni XXIII fece nel Natale del 1958 e il cui Discorso viene letto, con grande e trascinante carica emotiva, da Guido Roncalli durante il recital”.
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