"Rimuovere il segreto di stato per conoscere finalmente la veritÃÂ nascosta"
(Cittadino e Provincia – Bologna, 2 agosto 2012) – “Un paese è veramente libero quando attraverso le informazioni di cui dispone garantisce verità e giustizia e per onorare la memoria delle vittime innocenti della strage di Bologna, l’auspicio è che sia subito rimosso il segreto di stato su questa strage, affinché i familiari delle vittime, le istituzioni democratiche oggi presenti e gli italiani, possano conoscere la verità nascosta”. Queste le parole del vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi che, seguito dal Gonfalone dell’Ente, questa mattina ha partecipato alla commemorazione della strage di Bologna avvenuta il 2 agosto del 1980. Alle 10.25 di 32 anni fa, un ordigno a tempo di fabbricazione militare, esplose nella sala d’aspetto di 2ª classe della stazione di Bologna, causando il crollo dell’ala ovest dell'edificio e con lo stesso, la morte di 85 persone ed il ferimento di oltre 200. “Non posso che esprimere solidarietà all’Associazione dei parenti delle vittime che da oltre 30 anni chiedono allo Stato una sola cosa: la verità – commenta Rossi - sono persone mortificate dalle tante ipotesi e, in particolare, dai depistaggi organizzati per far terminare le indagini, tra cui nel tempo, non è mancato l’impegno diretto di alcuni vertici dei servizi segreti del SISMI. Una prova questa, tra le tante, del ruolo chiave che hanno avuto i vertici politici e militari del nostro Paese e che attraverso il segreto di stato custodiscono ancora oggi gelosamente”.
Oi12482.GC
(Cittadino e Provincia – Bologna, 2 agosto 2012) – “Un paese è veramente libero quando attraverso le informazioni di cui dispone garantisce verità e giustizia e per onorare la memoria delle vittime innocenti della strage di Bologna, l’auspicio è che sia subito rimosso il segreto di stato su questa strage, affinché i familiari delle vittime, le istituzioni democratiche oggi presenti e gli italiani, possano conoscere la verità nascosta”. Queste le parole del vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi che, seguito dal Gonfalone dell’Ente, questa mattina ha partecipato alla commemorazione della strage di Bologna avvenuta il 2 agosto del 1980. Alle 10.25 di 32 anni fa, un ordigno a tempo di fabbricazione militare, esplose nella sala d’aspetto di 2ª classe della stazione di Bologna, causando il crollo dell’ala ovest dell'edificio e con lo stesso, la morte di 85 persone ed il ferimento di oltre 200. “Non posso che esprimere solidarietà all’Associazione dei parenti delle vittime che da oltre 30 anni chiedono allo Stato una sola cosa: la verità – commenta Rossi - sono persone mortificate dalle tante ipotesi e, in particolare, dai depistaggi organizzati per far terminare le indagini, tra cui nel tempo, non è mancato l’impegno diretto di alcuni vertici dei servizi segreti del SISMI. Una prova questa, tra le tante, del ruolo chiave che hanno avuto i vertici politici e militari del nostro Paese e che attraverso il segreto di stato custodiscono ancora oggi gelosamente”.
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