Guasticchi "Evitiamo fughe in avanti e applichiamo la concertazione, unica strada da percorrere in questo momento"
(Cittadino e Provincia) Sellano 1 agosto ’12 - A Sellano, in Località Vallecanapina, (S.P.459 della Spina), si è svolta una manifestazione unica nel panorama regionale, il I° Raduno regionale del Cane da Tartufo della Valnerina “Grifo Nero Valnerino”. In uno scenario di incomparabile bellezza naturalistica ed ambientale ha trionfato il connubio cane e tartufo, da sempre “re” della cucina e prodotto di eccellenza per lo sviluppo turistico e gastronomico della Valnerina. L’originalità e l’unicità della manifestazione hanno fatto registrare una grandissima partecipazione di pubblico e suscitato un particolare interesse nel mondo dei tartufai e non solo, in quanto per la prima volta si sono poste le basi per poter iniziare un percorso di selezione di una “razza di cane da tartufi” tipicamente della Valnerina e quindi umbra. Tale percorso è possibile grazie ad una popolazione canina già esistente di cani da tartufo, gelosamente custodita nei secoli dai tartufai della Valnerina e che presenta delle caratteristiche sia morfologiche sia caratteriali e di lavoro ben definite per la ricerca del tartufo. Nel pomeriggio, a completamento della manifestazione, si è tenuto a Sellano un convegno sulla “Tartuficoltura in Valnerina, il cane da tartufo nella tradizione locale e le potenzialità di sviluppo della cultura tartuficola” con la presenza dell’ideatore e coordinatore della manifestazione, Antonio Guerrini, dell’assessore Provinciale Roberto Bertini, del sindaco di Sellano, del presidente della Comunanza Agraria di Cammoro, del presidente dell’Associazione tartufai e tartuficoltori Pietro Fontana e di relatori di livello nazionale: Umberto Bernardini, presidente F.I.T.A., Marcello Raglione, esperto in suoli e terreni ed Alvaro Mantovani, presidente Gruppo Cinofilo Perugino. Dal dibattito che ne è seguito è emersa con forza la necessità di salvaguardare la risorsa tartufo, attraverso azioni volte al miglioramento della legislazione vigente ed all’adozione di un piano strategico mirato al potenziamento ed allo sviluppo della tartuficoltura, in un territorio particolarmente vocato come quello della Valnerina, prendendo anche come esempio quanto avvenuto nel recente passato nella Regione Marche. Tutto ciò può essere, in ogni caso, realizzato soltanto attraverso misure specifiche, da programmare nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale che, rendano conveniente investire sulla tartuficoltura. Si auspica quindi, l’intervento da parte della Regione Umbria nei confronti della Comunità Economica Europea affinché le piantagioni tartuficole siano considerate attività agricola come avviene in Spagna ed in Francia.
Agr12003.MTP
(Cittadino e Provincia) Sellano 1 agosto ’12 - A Sellano, in Località Vallecanapina, (S.P.459 della Spina), si è svolta una manifestazione unica nel panorama regionale, il I° Raduno regionale del Cane da Tartufo della Valnerina “Grifo Nero Valnerino”. In uno scenario di incomparabile bellezza naturalistica ed ambientale ha trionfato il connubio cane e tartufo, da sempre “re” della cucina e prodotto di eccellenza per lo sviluppo turistico e gastronomico della Valnerina. L’originalità e l’unicità della manifestazione hanno fatto registrare una grandissima partecipazione di pubblico e suscitato un particolare interesse nel mondo dei tartufai e non solo, in quanto per la prima volta si sono poste le basi per poter iniziare un percorso di selezione di una “razza di cane da tartufi” tipicamente della Valnerina e quindi umbra. Tale percorso è possibile grazie ad una popolazione canina già esistente di cani da tartufo, gelosamente custodita nei secoli dai tartufai della Valnerina e che presenta delle caratteristiche sia morfologiche sia caratteriali e di lavoro ben definite per la ricerca del tartufo. Nel pomeriggio, a completamento della manifestazione, si è tenuto a Sellano un convegno sulla “Tartuficoltura in Valnerina, il cane da tartufo nella tradizione locale e le potenzialità di sviluppo della cultura tartuficola” con la presenza dell’ideatore e coordinatore della manifestazione, Antonio Guerrini, dell’assessore Provinciale Roberto Bertini, del sindaco di Sellano, del presidente della Comunanza Agraria di Cammoro, del presidente dell’Associazione tartufai e tartuficoltori Pietro Fontana e di relatori di livello nazionale: Umberto Bernardini, presidente F.I.T.A., Marcello Raglione, esperto in suoli e terreni ed Alvaro Mantovani, presidente Gruppo Cinofilo Perugino. Dal dibattito che ne è seguito è emersa con forza la necessità di salvaguardare la risorsa tartufo, attraverso azioni volte al miglioramento della legislazione vigente ed all’adozione di un piano strategico mirato al potenziamento ed allo sviluppo della tartuficoltura, in un territorio particolarmente vocato come quello della Valnerina, prendendo anche come esempio quanto avvenuto nel recente passato nella Regione Marche. Tutto ciò può essere, in ogni caso, realizzato soltanto attraverso misure specifiche, da programmare nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale che, rendano conveniente investire sulla tartuficoltura. Si auspica quindi, l’intervento da parte della Regione Umbria nei confronti della Comunità Economica Europea affinché le piantagioni tartuficole siano considerate attività agricola come avviene in Spagna ed in Francia.
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