(Cittadino e Provincia) – Perugia 30 luglio ’12 - “E’ con grande soddisfazione che accolgo la notizia della convocazione, entro settembre, del Tavolo governativo sulle criticità del gasdotto Brindisi – Minerbio “– afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli – con specifica attenzione a quelle rilevate nei tratti abruzzese e umbro – marchigiano. Si cominciano a vedere in maniera chiara e palpabile i frutti della grande mobilitazione dei Comitati, sempre vigili ed attenti, e di autorevoli livelli istituzionali locali: la Provincia, grazie alla mia iniziativa e a quella dell’Assessore Feligioni, dal 2010, dopo che una Mozione già era stata approvata, ha coinvolto i Comuni interessati, ha inoltrato per due anni ricorsi in sede nazionale ed europea, ha patrocinato una grande iniziativa con Comuni, Regione , Associazioni e cittadini in Consiglio provinciale. In Regione, grazie soprattutto all’iniziativa del Consigliere Orfeo Goracci , da sempre attento alla tematica con interrogazioni e prese di posizione chiare ed inequivocabili, è stato presentato un altro documento volto a chiedere una revisione del progetto . I parlamentari umbri , dal canto loro, hanno intensificato l’impegno per evitare che il territorio venga devastato da un ‘opera inutile e costosa. Ci sono quindi ormai tutte le premesse per verificare la reale necessità di un’opera impattante, che non porta nemmeno un metro cubo di gas alle nostre comunità, non reca se non disagi e pericoli, passando in zone sismiche, ambienti naturali di pregio, zone franose. Un’ opera che distruggerebbe, con una servitù di passaggio mastodontica, l’economia agricola e turistica che ancora caratterizza gran parte dell’Appennino umbro – marchigiano. E’ vergognoso che di certe zone ci si ricordi solo quando si debbono far patire disagi ai cittadini per opere che vanno solo a vantaggio delle multinazionali e del grande capitale. In ogni caso, l’opera va spostata nel suo percorso , prendendo in considerazione, sempre che ve ne sia necessità comprovata di realizzazione, la tratta adriatica, lungo la costa. Il Tavolo governativo, con imparzialità e nell’interesse in primo luogo per la vita dei cittadini e la salvaguardia dei territori, dovrà assolvere a queste funzioni , allontanando ogni eventuale , indebita pressione di lobbies economiche interessate a devastare i nostri territori per l’utile di pochi. Resta anche da capire per quale motivo, in un Paese e in un Continente in piena recessione, vi sia necessità di aumentare, come se fossimo ai tempi del boom economico, l’approvvigionamento di gas e non invece di razionalizzare la rete energetica in modo da rendere il sistema Paese e il sistema economico continentale europeo meno dipendente dai rubinetti di paesi stranieri. Su questo, SNAM RETE GAS tace da tempo , aprendo bocca solo quando si tratta di spingere per la realizzazione di un’opera di cui non si giustificano però le finalità. La mia attenzione sul tema sarà continua, tenace e la mobilitazione istituzionale dovrà andare di pari passo con la mobilitazione civica , dal basso, delle popolazioni interessate”.
Gc12309.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 30 luglio ’12 - “E’ con grande soddisfazione che accolgo la notizia della convocazione, entro settembre, del Tavolo governativo sulle criticità del gasdotto Brindisi – Minerbio “– afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli – con specifica attenzione a quelle rilevate nei tratti abruzzese e umbro – marchigiano. Si cominciano a vedere in maniera chiara e palpabile i frutti della grande mobilitazione dei Comitati, sempre vigili ed attenti, e di autorevoli livelli istituzionali locali: la Provincia, grazie alla mia iniziativa e a quella dell’Assessore Feligioni, dal 2010, dopo che una Mozione già era stata approvata, ha coinvolto i Comuni interessati, ha inoltrato per due anni ricorsi in sede nazionale ed europea, ha patrocinato una grande iniziativa con Comuni, Regione , Associazioni e cittadini in Consiglio provinciale. In Regione, grazie soprattutto all’iniziativa del Consigliere Orfeo Goracci , da sempre attento alla tematica con interrogazioni e prese di posizione chiare ed inequivocabili, è stato presentato un altro documento volto a chiedere una revisione del progetto . I parlamentari umbri , dal canto loro, hanno intensificato l’impegno per evitare che il territorio venga devastato da un ‘opera inutile e costosa. Ci sono quindi ormai tutte le premesse per verificare la reale necessità di un’opera impattante, che non porta nemmeno un metro cubo di gas alle nostre comunità, non reca se non disagi e pericoli, passando in zone sismiche, ambienti naturali di pregio, zone franose. Un’ opera che distruggerebbe, con una servitù di passaggio mastodontica, l’economia agricola e turistica che ancora caratterizza gran parte dell’Appennino umbro – marchigiano. E’ vergognoso che di certe zone ci si ricordi solo quando si debbono far patire disagi ai cittadini per opere che vanno solo a vantaggio delle multinazionali e del grande capitale. In ogni caso, l’opera va spostata nel suo percorso , prendendo in considerazione, sempre che ve ne sia necessità comprovata di realizzazione, la tratta adriatica, lungo la costa. Il Tavolo governativo, con imparzialità e nell’interesse in primo luogo per la vita dei cittadini e la salvaguardia dei territori, dovrà assolvere a queste funzioni , allontanando ogni eventuale , indebita pressione di lobbies economiche interessate a devastare i nostri territori per l’utile di pochi. Resta anche da capire per quale motivo, in un Paese e in un Continente in piena recessione, vi sia necessità di aumentare, come se fossimo ai tempi del boom economico, l’approvvigionamento di gas e non invece di razionalizzare la rete energetica in modo da rendere il sistema Paese e il sistema economico continentale europeo meno dipendente dai rubinetti di paesi stranieri. Su questo, SNAM RETE GAS tace da tempo , aprendo bocca solo quando si tratta di spingere per la realizzazione di un’opera di cui non si giustificano però le finalità. La mia attenzione sul tema sarà continua, tenace e la mobilitazione istituzionale dovrà andare di pari passo con la mobilitazione civica , dal basso, delle popolazioni interessate”.
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