(Cittadino e Provincia) – Perugia 24 luglio - “Il Governo Monti, in ossequio alla sua linea antipopolare e monetarista – sostiene in una interrogazione il Capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - sta imponendo, con il complesso di misure che ricadono sotto l’espressione “ spending review “, sacrifici crescenti ed intollerabili agli Enti Locali, in modo particolare alle Province. Le misure previste e in parte varate comporteranno per Comuni, Province e Regioni tagli stimati per la bellezza di 3 miliardi e mezzo di euro, contro i 161 milioni circa di sacrificio chiesto ai Ministeri. Questi tagli pongono a serio rischio il mantenimento di servizi e prestazioni fondamentali, come quelli legati al Trasporto pubblico locale. Il Trasporto pubblico locale è, in Umbria, assieme alla Sanità, pur con i pesanti tagli governativi e con decisioni, talora avventate e impopolari, prese da alcuni Enti locali sulla scorta di questi ( vedi rincaro, nel 2010, del biglietto urbano di Perugia a 1,50 euro ). Una delle conquiste più importanti ottenute dalla Provincia in questi anni, in seguito ad interpellanze e sollecitazioni provenienti dal Consiglio provinciale, puntualmente riportate in sede di APM prima e “UMBRIAMOBILITA’” poi, è stata certamente quella di mantenere invariate le tariffe di biglietti e abbonamenti extraurbani delle linee di autobus, evitando rincari che avrebbero determinato minore utenza e quindi minori incassi. Da più parti, si parla di un nuovo biglietto urbano regionale unico da 1,20 euro , che , se da una parte significherebbe ridurre del 20 % il biglietto urbano vigente di Perugia, con guadagni indubbi per la cittadinanza perugina, dall’altro vorrebbe dire accrescere le tariffe di tutti gli altri titoli di viaggio sul territorio provinciale del 20 % almeno, con riflessi pesanti sul tessuto sociale. Da indiscrezioni riprese anche da interpellanze e interrogazioni in alcuni Comuni, si parla di un biglietto unico legato alla prospettiva dell’ingresso del Minimetrò nell’Azienda unica, con la condivisione dei costi dell’opera da parte di tutta la collettività provinciale e regionale, prospettiva questa senza dubbio inaccettabile in mancanza di ogni seria politica volta a rendere il Minimetrò realmente funzionante e funzionale ai bisogni della collettività regionale e provinciale”. Per queste ragioni Baldelli interroga la Giunta per sapere : Se non sia il caso di intervenire presso “Umbriamobilità” affinchè, come negli altri anni, si evitino aumenti delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti delle fasce extraurbane del trasporto pubblico, modulando eventuali razionalizzazioni in modo tale da non colpire il ruolo sociale del trasporto pubblico e difendendo, soprattutto, le prerogative delle località più periferiche e penalizzate dal punto di vista infrastrutturale; Se sia stata avviata una discussione ufficiale, con tutti i soggetti interessati, in ordine all’ipotesi di biglietto unico regionale urbano ( rispetto alla quale, differentemente da ciò che attiene al servizio extraurbano, la Provincia non ha potere decisionale diretto ) e se questa scelta sia in qualche modo legata al futuro del Minimetrò, al suo ingresso nell’Azienda unica; Se, in ogni caso, non sia opportuno, limitatamente alle competenze di ordine generale che la Provincia comunque ha, non sia il caso di porre all’attenzione di “Umbriamobilità”, di concerto con i Comuni interessati, nel caso in cui il ragionamento sul biglietto unico regionale urbano vada avanti, l’esigenza di migliorare e potenziare i servizi del trasporto urbano, specie verso le periferie dei vari Comuni, salvaguardando in ogni caso, anche dal punto di vista tariffario, le fasce deboli ( disoccupati, pensionati e studenti in primis )”.
Gc1298.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 24 luglio - “Il Governo Monti, in ossequio alla sua linea antipopolare e monetarista – sostiene in una interrogazione il Capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - sta imponendo, con il complesso di misure che ricadono sotto l’espressione “ spending review “, sacrifici crescenti ed intollerabili agli Enti Locali, in modo particolare alle Province. Le misure previste e in parte varate comporteranno per Comuni, Province e Regioni tagli stimati per la bellezza di 3 miliardi e mezzo di euro, contro i 161 milioni circa di sacrificio chiesto ai Ministeri. Questi tagli pongono a serio rischio il mantenimento di servizi e prestazioni fondamentali, come quelli legati al Trasporto pubblico locale. Il Trasporto pubblico locale è, in Umbria, assieme alla Sanità, pur con i pesanti tagli governativi e con decisioni, talora avventate e impopolari, prese da alcuni Enti locali sulla scorta di questi ( vedi rincaro, nel 2010, del biglietto urbano di Perugia a 1,50 euro ). Una delle conquiste più importanti ottenute dalla Provincia in questi anni, in seguito ad interpellanze e sollecitazioni provenienti dal Consiglio provinciale, puntualmente riportate in sede di APM prima e “UMBRIAMOBILITA’” poi, è stata certamente quella di mantenere invariate le tariffe di biglietti e abbonamenti extraurbani delle linee di autobus, evitando rincari che avrebbero determinato minore utenza e quindi minori incassi. Da più parti, si parla di un nuovo biglietto urbano regionale unico da 1,20 euro , che , se da una parte significherebbe ridurre del 20 % il biglietto urbano vigente di Perugia, con guadagni indubbi per la cittadinanza perugina, dall’altro vorrebbe dire accrescere le tariffe di tutti gli altri titoli di viaggio sul territorio provinciale del 20 % almeno, con riflessi pesanti sul tessuto sociale. Da indiscrezioni riprese anche da interpellanze e interrogazioni in alcuni Comuni, si parla di un biglietto unico legato alla prospettiva dell’ingresso del Minimetrò nell’Azienda unica, con la condivisione dei costi dell’opera da parte di tutta la collettività provinciale e regionale, prospettiva questa senza dubbio inaccettabile in mancanza di ogni seria politica volta a rendere il Minimetrò realmente funzionante e funzionale ai bisogni della collettività regionale e provinciale”. Per queste ragioni Baldelli interroga la Giunta per sapere : Se non sia il caso di intervenire presso “Umbriamobilità” affinchè, come negli altri anni, si evitino aumenti delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti delle fasce extraurbane del trasporto pubblico, modulando eventuali razionalizzazioni in modo tale da non colpire il ruolo sociale del trasporto pubblico e difendendo, soprattutto, le prerogative delle località più periferiche e penalizzate dal punto di vista infrastrutturale; Se sia stata avviata una discussione ufficiale, con tutti i soggetti interessati, in ordine all’ipotesi di biglietto unico regionale urbano ( rispetto alla quale, differentemente da ciò che attiene al servizio extraurbano, la Provincia non ha potere decisionale diretto ) e se questa scelta sia in qualche modo legata al futuro del Minimetrò, al suo ingresso nell’Azienda unica; Se, in ogni caso, non sia opportuno, limitatamente alle competenze di ordine generale che la Provincia comunque ha, non sia il caso di porre all’attenzione di “Umbriamobilità”, di concerto con i Comuni interessati, nel caso in cui il ragionamento sul biglietto unico regionale urbano vada avanti, l’esigenza di migliorare e potenziare i servizi del trasporto urbano, specie verso le periferie dei vari Comuni, salvaguardando in ogni caso, anche dal punto di vista tariffario, le fasce deboli ( disoccupati, pensionati e studenti in primis )”.
Gc1298.red