Upi dell'Umbria pronta a fare la propria parte per mantenere gli attuali livelli istituzionali. Guasticchi:"c'e' ancora spazio per modifiche in sede parlamentare"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 20 luglio ’12) - “L’alta concentrazione di operatori del legno in generale e specificatamente del mobile in stile che da sempre risiede nel territorio dell’alto Tevere e ne connota in buona parte l’economia, ci spinge ad essere presenti, vicini ed attenti alle relative esigenze”. Sono queste le parole del vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi che nei giorni scorsi, insieme al direttore d’area Adriano Bei, ha fatto visita alla sede espositiva di via Vittorini a Città di Castello, ricevuto dal presidente del Consorzio Smai Emanuele Emiliani insieme ad una rappresentanza del C.d.A.. “Toccare con mano le realtà produttive del territorio - ha riferito Rossi ai presenti – ci è utile per capire le problematiche del lavoro, comprenderne le fragilità ed apportare per competenza e responsabilità le opportune soluzioni”. “Il nostro sforzo - ha concluso il vicepresidente – andrà prevalentemente nella direzione della formazione qualificata delle figure necessarie al settore, nonché per la tutela e valorizzazione della qualità del prodotto”. “Testimonianze importanti come il consorzio Smai – ha dichiarato Emiliani – danno lo specchio della situazione; l’articolazione delle varie produzioni del mobile artigiano e la storicità aggregativa ormai quarantennale, fa ben comprendere che in periodi difficili ed importanti come quelli che stiamo vivendo è necessario ancora più di prima fare squadra”. “La sensibilità già più volte dimostrata dalla Provincia di Perugia – ha continuato Emiliani – è per noi uno stimolo importante, oggi è sempre più difficile tenere alta la bandiera delle nostre valenze artigiane, senza rinunciare alla qualità e perseverando nel tentativo di tramandare le nostre conoscenze di artigiani alle nuove generazioni e diventa sempre più strategico l’impulso che le istituzioni possono dare alle nostre fragili eccellenze”. “In mercati sempre più globalizzati – ha dichiarato in conclusione il presidente – sarebbe impensabile affrontare individualmente ambiti come la formazione, la comunicazione e promozione, senza il supporto e la collaborazione, spesso dimostrata, delle istituzioni”. Convinzione unanime quindi che quello del mobile è un settore che va salvaguardato, incentivando le capacità di aggregazione che gli artigiani oggi comprendono sempre più come necessità.
Oi12456.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 20 luglio ’12) - “L’alta concentrazione di operatori del legno in generale e specificatamente del mobile in stile che da sempre risiede nel territorio dell’alto Tevere e ne connota in buona parte l’economia, ci spinge ad essere presenti, vicini ed attenti alle relative esigenze”. Sono queste le parole del vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi che nei giorni scorsi, insieme al direttore d’area Adriano Bei, ha fatto visita alla sede espositiva di via Vittorini a Città di Castello, ricevuto dal presidente del Consorzio Smai Emanuele Emiliani insieme ad una rappresentanza del C.d.A.. “Toccare con mano le realtà produttive del territorio - ha riferito Rossi ai presenti – ci è utile per capire le problematiche del lavoro, comprenderne le fragilità ed apportare per competenza e responsabilità le opportune soluzioni”. “Il nostro sforzo - ha concluso il vicepresidente – andrà prevalentemente nella direzione della formazione qualificata delle figure necessarie al settore, nonché per la tutela e valorizzazione della qualità del prodotto”. “Testimonianze importanti come il consorzio Smai – ha dichiarato Emiliani – danno lo specchio della situazione; l’articolazione delle varie produzioni del mobile artigiano e la storicità aggregativa ormai quarantennale, fa ben comprendere che in periodi difficili ed importanti come quelli che stiamo vivendo è necessario ancora più di prima fare squadra”. “La sensibilità già più volte dimostrata dalla Provincia di Perugia – ha continuato Emiliani – è per noi uno stimolo importante, oggi è sempre più difficile tenere alta la bandiera delle nostre valenze artigiane, senza rinunciare alla qualità e perseverando nel tentativo di tramandare le nostre conoscenze di artigiani alle nuove generazioni e diventa sempre più strategico l’impulso che le istituzioni possono dare alle nostre fragili eccellenze”. “In mercati sempre più globalizzati – ha dichiarato in conclusione il presidente – sarebbe impensabile affrontare individualmente ambiti come la formazione, la comunicazione e promozione, senza il supporto e la collaborazione, spesso dimostrata, delle istituzioni”. Convinzione unanime quindi che quello del mobile è un settore che va salvaguardato, incentivando le capacità di aggregazione che gli artigiani oggi comprendono sempre più come necessità.
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