(Cittadino e Provincia) - Perugia 18 luglio ’12 - "Saluto con soddisfazione - afferma in una nota il Capogruppo del Pre in Consiglio Provinciale Luca Baldelli -l'approvazione all'unanimità, avvenuta nella seduta del Direttivo UPI, tenutasi a Terni, di un documento politico con i seguenti punti salienti: difesa dell'esistenza delle Province di Perugia e Terni in Umbria, contro i disegni governativi che intendono smantellare, senza deroghe, le Province fino a 350.000 abitanti ; opposizione forte, con il coinvolgìmento dei parlamentari eletti in Umbria, ai tagli decisi dal Governo Monti, tagli pesantissimi che mettono, di fatto, in condizioni di paralisi operativa e gestionale gli Enti Locali e in particolare le Province. In breve tempo vanno riuniti i consigli provinciali di Perugia e Terni alla presenza dei parlamentari umbri e va messa in atto un'azione istituzionale volta a salvare la Provincia in quanto Ente di area vasta operativo, che quotidianamente dà risposte ai cittadini . Sarebbe sconsiderato, infatti, non solo abolire le Province tout court, ma anche renderle, come il Decreto Salvaltalia vuole, Enti di secondo piano non elettivi e senza competenze di rilievo. L'attacco demagogico e strumentale contro le Province i cittadini lo stanno pagando ogni giorno di più : nel declassamento del sistema paese e della sua economia operato nei giorni scorsi dall'Agenzia MOODY'S , che ha comportato perdite di miliardi e miliardi di euro per l'Italia, una delle principali ragioni è stata la tentata abolizione delle Province, dal momento che il vuoto di potere che creerebbe e l'incertezza legislativa che genererebbe sarebbero forieri di perdite anche per il sistema economico del Paese. Già i cittadini, a causa dello scippo di competenze fondamentali alle Province, operato dal Governo per interposte Regioni, vedi l'esempio della Valutazione Ambientale Strategica, stanno pagando con tempi dilatati per il disbrigo delle pratiche e costi aggiuntivi per ottenere prestazioni prima gratuitamente effettuate dalla Province, al punto che i Comuni stanno sottoscrivendo protocolli d'intesa con le Province per il disbrigo di atti che non sono capaci di effettuare autonomamente dopo le nuove disposizioni. Quanto alle mitologiche Conferenze dei Sindaci non se ne vede l'inizio e, anche se questo avesse luogo, sarebbero non più organismi di area vasta come le Province, ma sommatorie di interessi particolari che mai potranno giungere a composizione. Non solo : è a rischio di bocciatura, da parte della Corte costituzionale, lo stesso " Decreto Salvaltalia", il che significa che le Province, lungi dall'essere smantellate, potrebbero tornare ben presto ad avere un ruolo ampio, definito nel dettaglio, e che quindi i cittadini potrebbero aver perso tempo e denaro prezioso per l'approssimazione e il dilettantismo dei loro governanti. Comunque la si metta, resta lo scandalo di una politica demagogica , assurda e di piccolo cabotaggio, che, per salvare greppie e postazioni clientelar! e improduttive, va a colpire gli Enti operativi che esercitano la funzione di area vasta, costano meno di tutti gli altri Enti elettivi e sono vicini ai bisogni dei cittadini. Le lobbies finanziarie che intendono privatizzare quel poco che è rimasto pubblico, i potentati che hanno interesse a creare uno scenario balcanizzato di Regioni e Comuni " di serie A e serie B " quanto a capacità operativa e relazionale a livello interistituzionale, ringraziano sentitamente Monti e compagnia. Speriamo che questo non sia lo scenario reale e che, in breve tempo, il Governo ( che in quanto governo tecnico usurpa la volontà popolare ) riveda le sue posizioni ".
GC12283.red
(Cittadino e Provincia) - Perugia 18 luglio ’12 - "Saluto con soddisfazione - afferma in una nota il Capogruppo del Pre in Consiglio Provinciale Luca Baldelli -l'approvazione all'unanimità, avvenuta nella seduta del Direttivo UPI, tenutasi a Terni, di un documento politico con i seguenti punti salienti: difesa dell'esistenza delle Province di Perugia e Terni in Umbria, contro i disegni governativi che intendono smantellare, senza deroghe, le Province fino a 350.000 abitanti ; opposizione forte, con il coinvolgìmento dei parlamentari eletti in Umbria, ai tagli decisi dal Governo Monti, tagli pesantissimi che mettono, di fatto, in condizioni di paralisi operativa e gestionale gli Enti Locali e in particolare le Province. In breve tempo vanno riuniti i consigli provinciali di Perugia e Terni alla presenza dei parlamentari umbri e va messa in atto un'azione istituzionale volta a salvare la Provincia in quanto Ente di area vasta operativo, che quotidianamente dà risposte ai cittadini . Sarebbe sconsiderato, infatti, non solo abolire le Province tout court, ma anche renderle, come il Decreto Salvaltalia vuole, Enti di secondo piano non elettivi e senza competenze di rilievo. L'attacco demagogico e strumentale contro le Province i cittadini lo stanno pagando ogni giorno di più : nel declassamento del sistema paese e della sua economia operato nei giorni scorsi dall'Agenzia MOODY'S , che ha comportato perdite di miliardi e miliardi di euro per l'Italia, una delle principali ragioni è stata la tentata abolizione delle Province, dal momento che il vuoto di potere che creerebbe e l'incertezza legislativa che genererebbe sarebbero forieri di perdite anche per il sistema economico del Paese. Già i cittadini, a causa dello scippo di competenze fondamentali alle Province, operato dal Governo per interposte Regioni, vedi l'esempio della Valutazione Ambientale Strategica, stanno pagando con tempi dilatati per il disbrigo delle pratiche e costi aggiuntivi per ottenere prestazioni prima gratuitamente effettuate dalla Province, al punto che i Comuni stanno sottoscrivendo protocolli d'intesa con le Province per il disbrigo di atti che non sono capaci di effettuare autonomamente dopo le nuove disposizioni. Quanto alle mitologiche Conferenze dei Sindaci non se ne vede l'inizio e, anche se questo avesse luogo, sarebbero non più organismi di area vasta come le Province, ma sommatorie di interessi particolari che mai potranno giungere a composizione. Non solo : è a rischio di bocciatura, da parte della Corte costituzionale, lo stesso " Decreto Salvaltalia", il che significa che le Province, lungi dall'essere smantellate, potrebbero tornare ben presto ad avere un ruolo ampio, definito nel dettaglio, e che quindi i cittadini potrebbero aver perso tempo e denaro prezioso per l'approssimazione e il dilettantismo dei loro governanti. Comunque la si metta, resta lo scandalo di una politica demagogica , assurda e di piccolo cabotaggio, che, per salvare greppie e postazioni clientelar! e improduttive, va a colpire gli Enti operativi che esercitano la funzione di area vasta, costano meno di tutti gli altri Enti elettivi e sono vicini ai bisogni dei cittadini. Le lobbies finanziarie che intendono privatizzare quel poco che è rimasto pubblico, i potentati che hanno interesse a creare uno scenario balcanizzato di Regioni e Comuni " di serie A e serie B " quanto a capacità operativa e relazionale a livello interistituzionale, ringraziano sentitamente Monti e compagnia. Speriamo che questo non sia lo scenario reale e che, in breve tempo, il Governo ( che in quanto governo tecnico usurpa la volontà popolare ) riveda le sue posizioni ".
GC12283.red