Una pubblicazione di 285 pagine editi e inediti del professore
(Cittadino e Provincia – Perugia 21 giugno 2012) - Per evitare da qui in futuro un nuovo terribile 8 maggio – la guerriglia urbana tra spacciatori dove furono aggredite forze dell’ordine e furono devastati locali – il Consiglio provinciale ha schierato in campo tutto il peso politico e i mezzi della Provincia di Perugia. Con il voto favorevole del Pd, Psi, Pdci, Idv e Pdl – Rifondazione Comunista non ha firmato il documento - è stato approvato un ordine del giorno unitario che auspica in un intervento del Presidente del consiglio provinciale, Marco Vinicio Guasticchi, su 4 punti distinti per la sicurezza del capoluogo: “a) Garantire la vivibilità dei parchi pubblici delle città; b) garantire la vigilanza di fronte alle scuole di Perugia e della provincia; c) garantire attenzione ai temi della riqualificazione urbanistica della città; d) garantire il controllo diffuso del territorio urbano ed extraurbano delle città della provincia. Tutto questo attraverso la presenza della polizia provinciale e anche tramite un attenta opera di controllo anche del Prg per evitare linee urbane che favoriscano gli appetiti delle infiltrazioni mafiose e casermoni per il degrado urbano e sociale. “Siamo soddisfatti – ha spiegato il vice-presidente del consiglio provinciale Bruno Biagiotti - del nuovo documento che riprende molti aspetti delle nostre richieste, lasciandone altri, ma dove anche il centrosinistra prende le distanze e giudica negativamente il periodo delle passate amministrazioni comunali che hanno sottovalutato o volutamente ignorato quello che accadeva in città”. “La Provincia in fatto di sicurezza di Perugia – ha spiegato il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli – può intervenire sul piano della prevenzione e sull’impegno interforze con le altre istituzioni e i corpi delle forze dell’ordine. Il consiglio provinciale di oggi, oltre che a dare delle indicazioni precise, è unito nel combattere la criminalità con gli strumenti amministrativi a disposizione”. E sull’unità il capogruppo Bastioli si è detto soddisfatto: “Si dimostra ancora una volta con fatti concreti che questo Consiglio è unito sui grandi temi che riguardano i cittadini, trovando soluzioni importanti per affrontare la situazione difficile che sta vivendo il capoluogo di regione. Per queste ragioni anche come gruppo Psi abbiamo sottoscritto il nuovo documento. Ma un ruolo importante lo giocano le forze dell’ordine, alle quali va la nostra solidarietà, con le quali le istituzioni devono avere un rapporto sempre più saldo”. “Su Perugia – ha precisato Piero Sorcini - possiamo fare la nostra parte: recuperando ad esempio i Giardini di Santa Margherita dove ci sono stabili provinciali da riconvertire a servizi per la città, con tanto di sorveglianza accurata della polizia provinciale. Anche sul piano regolatore dobbiamo vigilare per evitare ghetti e speculazioni: vi siete mai chiesti perché città come Todi, Spoleto e Assisi hanno fatto scelte urbanistiche diverse da quelle di Perugia? La verità è che anche con l’urbanistica si allontana degrado e criminalità”. Luca Baldelli, capogruppo di Rifondazione comunista, ha spiegato il motivo della sua mancata firma: “Nel documento iniziale c’erano riferimenti chiari alla criminalità mafiosa; elementi che sono stati poi annacquati in stesura unitaria dove si è voluto criminalizzare anche le gestioni passate del Comune di Perugia, come a prendere le distanze invece che sostenerlo nel cambiamento attuale”. Per il presidente del consiglio provinciale, Giacomo Leonelli: “Il Consiglio ha approvato con larga maggioranza un testo per la sicurezza concreto e con punti mirati dove intervenire. E’ una prova di grande maturità politica”.
Oi12387.NB
(Cittadino e Provincia – Perugia 21 giugno 2012) - Per evitare da qui in futuro un nuovo terribile 8 maggio – la guerriglia urbana tra spacciatori dove furono aggredite forze dell’ordine e furono devastati locali – il Consiglio provinciale ha schierato in campo tutto il peso politico e i mezzi della Provincia di Perugia. Con il voto favorevole del Pd, Psi, Pdci, Idv e Pdl – Rifondazione Comunista non ha firmato il documento - è stato approvato un ordine del giorno unitario che auspica in un intervento del Presidente del consiglio provinciale, Marco Vinicio Guasticchi, su 4 punti distinti per la sicurezza del capoluogo: “a) Garantire la vivibilità dei parchi pubblici delle città; b) garantire la vigilanza di fronte alle scuole di Perugia e della provincia; c) garantire attenzione ai temi della riqualificazione urbanistica della città; d) garantire il controllo diffuso del territorio urbano ed extraurbano delle città della provincia. Tutto questo attraverso la presenza della polizia provinciale e anche tramite un attenta opera di controllo anche del Prg per evitare linee urbane che favoriscano gli appetiti delle infiltrazioni mafiose e casermoni per il degrado urbano e sociale. “Siamo soddisfatti – ha spiegato il vice-presidente del consiglio provinciale Bruno Biagiotti - del nuovo documento che riprende molti aspetti delle nostre richieste, lasciandone altri, ma dove anche il centrosinistra prende le distanze e giudica negativamente il periodo delle passate amministrazioni comunali che hanno sottovalutato o volutamente ignorato quello che accadeva in città”. “La Provincia in fatto di sicurezza di Perugia – ha spiegato il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli – può intervenire sul piano della prevenzione e sull’impegno interforze con le altre istituzioni e i corpi delle forze dell’ordine. Il consiglio provinciale di oggi, oltre che a dare delle indicazioni precise, è unito nel combattere la criminalità con gli strumenti amministrativi a disposizione”. E sull’unità il capogruppo Bastioli si è detto soddisfatto: “Si dimostra ancora una volta con fatti concreti che questo Consiglio è unito sui grandi temi che riguardano i cittadini, trovando soluzioni importanti per affrontare la situazione difficile che sta vivendo il capoluogo di regione. Per queste ragioni anche come gruppo Psi abbiamo sottoscritto il nuovo documento. Ma un ruolo importante lo giocano le forze dell’ordine, alle quali va la nostra solidarietà, con le quali le istituzioni devono avere un rapporto sempre più saldo”. “Su Perugia – ha precisato Piero Sorcini - possiamo fare la nostra parte: recuperando ad esempio i Giardini di Santa Margherita dove ci sono stabili provinciali da riconvertire a servizi per la città, con tanto di sorveglianza accurata della polizia provinciale. Anche sul piano regolatore dobbiamo vigilare per evitare ghetti e speculazioni: vi siete mai chiesti perché città come Todi, Spoleto e Assisi hanno fatto scelte urbanistiche diverse da quelle di Perugia? La verità è che anche con l’urbanistica si allontana degrado e criminalità”. Luca Baldelli, capogruppo di Rifondazione comunista, ha spiegato il motivo della sua mancata firma: “Nel documento iniziale c’erano riferimenti chiari alla criminalità mafiosa; elementi che sono stati poi annacquati in stesura unitaria dove si è voluto criminalizzare anche le gestioni passate del Comune di Perugia, come a prendere le distanze invece che sostenerlo nel cambiamento attuale”. Per il presidente del consiglio provinciale, Giacomo Leonelli: “Il Consiglio ha approvato con larga maggioranza un testo per la sicurezza concreto e con punti mirati dove intervenire. E’ una prova di grande maturità politica”.
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